Apre qualcosa di nuovo: Ramé

A Trento apre un nuovo spazio artistico e culturale.

Si chiama Ramé, parola balinese che significa “caos gioioso e creativo”, ed è promosso dalla neo-costituita Associazione “APE Apprendere Per Esperienza”.
Ramé si inaugurerà venerdì prossimo con una serie di eventi pubblici nei giorni 4, 5 e 6 ottobre 2024 presso lo spazio di via Madruzzo 66, a pochi metri dai Tre portoni.
APE e Ramé sono stati pensati e realizzati da una proposta di Piergiorgio Reggio, formatore e pedagogista, docente dal 2001 presso l’università Cattolica di Milano e Brescia e attualmente all’Università di Verona, dove insegna “Ermeneutica delle pratiche formative”. Milanese di origine, da dieci anni vive a Trento dove è stato presidente della Fondazione “Franco Demarchi” ed attualmente è presidente della cooperativa sociale “Progetto92”.
Con Piergiorgio Reggio hanno dato vita a questo nuovo spazio persone provenienti da diversi ambiti di interesse artistico, culturale e sociale trentino - Ivo Bressanini, Paolo Ghezzi, Francesca Bonadiman, Daniela Drago, Michele Torresani, Andrea Bortolotti – e di altre regioni come i docenti universitari Michele Marangi (media educator, di Torino), Daniele Barbieri (semiologo, di Bologna) e Ivano Gamelli (pedagogista, di Milano), la poetessa Giusi Drago di Milano, l’educatore e formatore Giuseppe Elia di Bolzano.
Ramé si propone come spazio poliedrico di incontro, ambiente artistico e creativo, luogo di bellezza dove la sorpresa interrompe la routine quotidiana esponendo chi lo desidera al fare esperienza. L’Arte in diverse sue forme è piacere estetico ma in Ramé è soprattutto occasione di conoscenza di sé e del mondo.
Ramé intende sostenere, in particolare, giovani artisti nella delicata fase iniziale di costruzione del proprio percorso di ricerca, quando non è semplice proporsi al pubblico e farsi conoscere. Ramé ospiterà giovani artisti di altre regioni e Paesi europei, favorendo l’incontro con i giovani artisti trentini.
Verranno proposti
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Eventi artistici e culturali: esposizioni, letture poetiche, rappresentazioni teatrali, concerti, proiezioni, incontri e dialoghi… che affrontano, da varie prospettive, un tema generatore nell’arco di circa tre-quattro mesi
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Laboratori esperienziali, condotti da formatori/trici esperti/e insieme ad artisti, per generare conoscenza a partire da produzioni artistiche. Sono rivolti ad adulti e anziani, giovani, bambini
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Incontri inaspettati nella quotidianità. A partire dalle 17.30 ogni giorno (quasi), entrando a Ramé ci si può accomodare in poltrona o intorno a un tavolo, sfogliare libri d’arte, leggere romanzi o poesie ma, soprattutto incontrare altre persone. Ramé è spazio di relazioni, conoscenze tra artisti, giovani… dalle quali possono generarsi anche idee, desideri di collaborazione o contaminazione… nell’inatteso sorprendente di relazioni che richiedono tempo, pause e un luogo adatto.
L’inaugurazione (4,5 e 6 ottobre) propone diversi eventi che affrontano il tema provocatorio:
“TAGLI”, che sono rotture, ferite e lacerazioni, fratture ma anche spiragli, fessure che aprono a sguardi e prospettive inediti. I tagli appartengono alle vite personali ma incidono anche la vita sociale e politica: segnano confini, distacchi e conflitti tra gruppi, popoli e nazioni. Spesso sono drastici e impietosi, segnano le geografie dei territori e delle vite delle popolazioni. Passare e attraversare sono azioni che avvengono nei tagli e grazie ad essi. Quali sono i tagli che viviamo? Quali passaggi attraversiamo e come? Quali visioni e prospettive nuove intravediamo attraverso le aperture create dai tagli?
Segnaliamo, in particolare, 3 appuntamenti che possono incuriosire i cittadini/lettori:
venerdì 4 ottobre alle 20.30 Fischi per fiaschi, dialogo su un’opera letteraria con sette lettori e uno scrittore, Giorgio Mascitelli; sabato 5 ottobre alle 20.30 Poesia su misura. Scrittura come confezione di una giacca di iuta, con le poetesse Giusi Drago e Laura Liberale; domenica 6 ottobre alle 9.30 La voce che abbiamo, un’esperienza di consapevolezza vocale, con Ivano Gamelli.
Interverranno ai diversi eventi dell’inaugurazione di Ramé dedicata ai “Tagli”:
Giorgio Mascitelli, scrittore milanese, autore di diversi romanzi tra il quale il recente racconto lungo Fischi per fiaschi, edito da DeriveApprodi, che sta ottenendo significativo interesse nel panorama letterario, come testimoniato dalla recente intervista rilasciata da Mascitelli alla trasmissione culturale “Fahrenheit” di Radio Tre. Fischi per fiaschi è un racconto dal tono umoristico che pone criticamente attenzione ai processi di omologazione all’interno delle organizzazioni di lavoro.
Emiliano Medardo Barbieri, giovane ma già affermato fotografo documentarista bolognese, con uno sguardo rivolto verso temi sociali, politici e ambientali. Oltre al territorio bolognese, Barbieri sviluppa da alcuni anni reportage in giro per il mondo: America Latina e Africa.
Laura Liberale, scrittrice, tanatologa e indologa , laureata in filosofia. Ha pubblicato numerose raccolte di poesie, tra le quali Unità stratigrafiche (Arcipelagoitaca, 2020) e saggi I nomi di Śiva (CLEUP 2018); Bestiario Hindu, Editoriale Jouvence 2023). È presente nell’antologia Nuovi poeti italiani 6, Einaudi.
Giusi Drago, poetessa e traduttrice letteraria dal tedesco. Trentina, vive a Milano dove insegna nei Licei. Ha pubblicato raccolte poetiche ottenendo significativi riconoscimenti e premi a livello nazionale. Tra le opere recenti Correggere le diottrie (Oedipus, 2020), Serie nera e verde, Seri editore 2024
Ivano Gamelli, docente di Pedagogia del corpo presso l’Università di Milano Bicocca, disciplina della quale è stato il primo docente in Italia e alla quale ha dedicato saggi e studi scientifici rilevanti: Pedagogia del corpo (Cortina, 2011), Il sapere del corpo (Philo, 2016).
Michele Marangi, media educator e docente di Didattica e tecnologia dell’’istruzione presso l’Università Cattolica di Milano. Come formatore e supervisore, progetta e conduce – da anni anche in Trentino - percorsi sull’utilizzo dei media digitali in ambito pedagogico, sociale, culturale, aziendale, medico e sanitario. Tra le sue pubblicazioni, Addomesticare gli schermi. Il digitale a misura dell’infanzia 0-6 (Morcelliana, 2023). Antonella Grazzi, scultrice vive e lavora a Valdaone (TN). Acquisisce le tecniche base della scultura frequentando la scuola del legno di Praso. Lavora legni e pietre preferendo tronchi interi e pietre recuperate in montagna

Spazio Ramè

02/10/2024