Bilancio 2021 e il report annuale delle attività

Presentati all’Assemblea dei Soci del Museo della Guerra 

Il Centenario, il riallestimento del percorso permanente, i progetti espositivi e quelli digitali: per il Museo della Guerra il 2021 ha segnato un anno di grandi cambiamenti, nonostante il protrarsi dell’emergenza sanitaria. All’incontro rivolto ai suoi circa 300 Soci, il Presidente del Museo della Guerra di Rovereto, Alberto Miorandi, ha presentato il bilancio 2021, chiuso con un disavanzo di circa 30.000 euro e un conto economico che vede entrate per euro 1.035.311 e uscite prima delle imposte per 1.062.996. Il bilancio è stato accompagnato dal report annuale delle attività (pubblicato sul sito web www.museodellaguerra.it).
“Il Museo - ha riferito il Presidente - ha reagito a questa situazione eccezionale trovando nuove risorse, grazie alla partecipazione a numerosi bandi e progetti, rivedendo a fondo l’esperienza complessiva di visita e mantenendo vitale il rapporto con i suoi pubblici”.

Per la prima volta, nel corso dell’Assemblea, il bilancio consuntivo è stato presentato insieme al bilancio sociale, alla relazione di missione e al rendiconto ETS, a seguito delle novità legislative introdotte dal Testo Unico del Terzo Settore. Il bilancio consuntivo si è caratterizzato per migliori performance in termini di ricavi e vendite da bigliettazione rispetto al 2020, ma soprattutto per uno spiccato attivismo del Museo nel partecipare a bandi per la valorizzazione del patrimonio e per attività di ricerca e divulgazione. Proprio grazie ai bandi culturali, è stato possibile integrare le risorse strutturali e le attività tradizionali, a fronte dei costi per il personale che sono rimasti stabili.
L’adozione del bilancio sociale ha evidenziato la dimensione della funzione collettiva e sociale del Museo, che non è sintetizzabile nelle sole performance economiche. L’elenco degli stakeholder e delle relazioni attivate risulta fittissimo. I dati disaggregati su costi figurativi (280.858 euro) e proventi figurativi (2.773.634 euro), mostrano una dimensione dell’attività dell’istituzione a favore del tessuto e della collettività che va decisamente oltre la dimensione del bilancio consuntivo, con un effetto leva particolarmente positivo, al quale il Presidente Miorandi ha fatto cenno nella sua relazione.

In dettaglio, nel 2021 la pandemia ha inciso in maniera rilevante sulla programmazione e sulle attività del Museo, imponendo oltre 4 mesi di chiusura forzata, forti limitazioni agli eventi in presenza e alla partecipazione dei gruppi e delle scuole alle attività museali. Tuttavia sono stati oltre 20.500 i visitatori che si sono recati al Museo, concentrati nei mesi estivi, con un picco a luglio in cui si sono registrati flussi maggiori che negli anni pre-pandemia. Lo sforzo del Museo di divenire luogo accogliente anche per i più piccoli è stato premiato con un afflusso significativo di famiglie che, anche grazie alla Trentino Guest Card (posseduta da oltre il 25% dei visitatori), hanno visitato il museo da tutto il Nord Italia. La presenza di pubblico straniero, pur in percentuale minore rispetto al passato, fa registrare incoraggianti segnali di ripresa.

Nonostante i mesi di chiusura e le limitazioni all’operatività, è proseguito il lavoro di trasformazione del percorso di visita, che conta ora su una superficie di oltre 2.000 metri quadrati che andrà ad ampliarsi ancora con gli ultimi lavori di restauro del castello. Sono state riallestite le prime due sale dedicate agli eserciti nell’800 e ad ottobre 2021 sono state inaugurate la terza e la quarta sala del terzo piano, nell’ambito degli eventi del centenario del Museo, dedicate al fenomeno dei volontari e alla dimensione globale della Prima guerra mondiale.
In collaborazione con Marameolab sono stati realizzati nuovi pannelli illustrativi nelle sale, giochi e una video-animazione rivolti al pubblico dei più piccoli.

Con il sostegno del Comune di Rovereto, sono stati riorganizzati gli spazio di accoglienza, la biglietteria ed il bookshop. l Museo ha anche condotto un rilevante intervento di riqualificazione energetica nell’ottica di una maggiore sostenibilità. Con il supporto di Dolomiti Energia sono stati sostituiti circa 700 corpi illuminanti a incandescenza, neon e alogeni, sostituendoli con tecnologia a led. Ciò ha migliorato l’illuminazione degli spazi di visita, accoglienza e lavoro e ha generato rilevanti riduzioni nei consumi di energia elettrica (-40%). Potenziata anche la rete informatica del Museo per garantire una gestione migliore dei prodotti multimediali inseriti nel percorso di visita, anche da remoto.
Un anno dunque, quello passato, in cui il Museo si è rimesso a nuovo.

La pandemia ha inciso anche sulla programmazione, con gli eventi legati al centenario realizzati in parte online e in parte in presenza, modalità sperimentate anche per gli altri appuntamenti dell’anno, diversificati per tipologia e pubblico, e organizzati in collaborazione con altre istituzioni, grazie al sostegno di Provincia autonoma di Trento, Comunità della Vallagarina, Comune di Rovereto e Fondazione Caritro.
Una quota rilevante del lavoro del Museo è stata caratterizzata dalla partecipazione e realizzazione di progetti speciali, finanziati su bando da enti terzi. Questa circostanza ha permesso al Museo di mantenere e rafforzare il suo ruolo di hub culturale a servizio del territorio.

Non ha subito battute d’arresto e anzi, si è intensificata, l’attività legata alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio. Acquisizioni e donazioni hanno ampliato le collezioni e gli archivi del Museo, convenzioni e prestiti hanno permesso di esporre oggetti, documenti e fotografie anche in altre sedi museali e in iniziative espositive temporanee in ambito nazionale.
La relazione del Presidente ha messo in evidenza come il 2021 sia stato un anno in cui il Museo ha fortemente rafforzato le reti presenti sul territorio, con iniziative coordinate con gli altri musei della città e promosse efficacemente insieme all’Apt Rovereto e Vallagarina, andando a coinvolgere maggiormente il pubblico prossimale. Un’esperienza che ha permesso di sviluppare l’attrattività nei confronti dei turisti che hanno continuato a scegliere la Vallagarina come metà di soggiorno, grazie alla ricca offerta culturale.

L’Assemblea si è chiusa con uno sguardo rivolto ai tanti progetti già avviati per il 2022. Già nel corso della primavera verrà riaperta la sezione Artiglierie della Grande Guerra, ospitata nel bunker della Seconda guerra mondiale in piazza Podestà, con un allestimento completamente rinnovato nei contenuti e nella grafica. Nel mese di maggio sarà poi presentato al pubblico l’importante catalogo delle uniformi italiane nella Prima guerra mondiale realizzato per la casa editrice Verlag Militaria di Vienna nell’ambito degli eventi connessi al centenario di fondazione. Il doppio volume, già disponibile per i pre-ordini, è l’esito di un importante progetto di catalogazione svolto con il sostegno del Ministero della Cultura. Proseguirà anche nel 2022 l’attività di divulgazione scientifica del Museo con convegni, presentazioni di volumi e nuove pubblicazioni. Verrà completata l’esposizione permanente sulla Prima guerra mondiale al terzo piano del castello e si potenzieranno i servizi di visita, in sede ed online. Per l’estate, tante le proposte per coinvolgere residenti e turisti alla scoperta delle collezioni e del Castello di Rovereto, in collaborazione con il Comune e con altri numerosi soggetti del territorio.

Museo Storico Italiano della Guerra

29/03/2022