ECOS
Paesaggi sonori negli Ecomusei
Un nuovo progetto co-finanziato dalla Fondazione CARITRO che coinvolge la Rete degli Ecomusei del Trentino e una fitta rete di partner, per esplorare un elemento fondante del paesaggio in cui viviamo: il suono.
La Rete degli Ecomusei del Trentino, costituita dai 9 ecomusei riconosciuti e rappresentata dal suo capofila Ecomuseo Argentario, ha sviluppato il tema del paesaggio fin dai primi anni di attività, promuovendo annualmente la Giornata europea del Paesaggio. Dal 2021 coordina il progetto “Scopriamo il Paesaggio con gli Ecomusei” (co-finanziato dalla Fondazione CARITRO www.ecomusei.trentino.it/paesaggio/scopriamo-il-paesaggio/) nell’ambito del quale sono state realizzate proposte didattiche per le scuole dedicate al tema, costruite ad hoc per i territori dei singoli ecomusei. Oltre agli istituti scolastici, sono stati coinvolti come partner TSM-Step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio e MUSE Museo delle Scienze di Trento.
Il nuovo progetto “ECOS. Paesaggi sonori negli Ecomusei” si propone di esplorare un elemento fondante del paesaggio di cui spesso siamo inconsapevoli: il suono. I suoni caratterizzano fortemente un territorio perché legati al suo ambiente naturale, culturale, economico e politico, tant’è che l’UNESCO li riconosce come “patrimonio immateriale e componente essenziale del paesaggio”. Gli Ecomusei sono quindi custodi di paesaggi sonori scomparsi, in pericolo o in via di estinzione, che il progetto mira a individuare e catalogare con approccio scientifico coinvolgendo direttamente le comunità. L’obiettivo è tutelarli per le generazioni future e sensibilizzare sulla loro importanza, attraverso strumenti di conoscenza, divulgazione e valorizzazione, sperimentando anche linguaggi originali come quelli dell’arte e della musica.
Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione CARITRO nell’ambito del Bando Memoria 2024, ha preso avvio ufficialmente il 13 settembre e ha una durata prevista di 2 anni.
Gli output principali previsti sono un archivio sonoro online implementabile, passeggiate sonore (soundwalk) nei territori degli Ecomusei nell’ambito delle Giornate del Paesaggio, la composizione di una colonna sonora degli Ecomusei, una mappa sonora di comunità degli Ecomusei e un manifesto del paesaggio sonoro degli Ecomusei. I risultati saranno presentati durante un evento finale al MUSE nel 2026.
I partner coinvolti sono molti e di alto livello. Il MUSE-Museo delle Scienze di Trento supporterà il coordinamento generale delle azioni, fornirà la consulenza tecnico scientifica e curerà momenti formativi per gli operatori, oltre a supportare la promozione del progetto e organizzare l’evento finale presso la sua sede. La Fondazione Museo Storico del Trentino e il METS – Museo Etnografico di San Michele supporteranno la ricerca storica nei territori degli Ecomusei per individuare ed eventualmente riprodurre suoni scomparsi o in via di estinzione. La SUPSI – Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Dipartimento formazione e apprendimento Alta scuola pedagogica) fornirà la consulenza scientifica sul tema specifico dei paesaggi sonori. La TSM-Step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio supporterà momenti formativi e attività per il pubblico sul tema del paesaggio. Il Conservatorio di Musica F. A. Bonporti di Trento (Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali Scuola di Musica Elettronica) sarà partner tecnico per la registrazione dei suoni ma soprattutto si occuperà di rielaborare in chiave artistico-musicale i dati raccolti, realizzando la “colonna sonora degli Ecomusei”.
La Società di Scienze Naturali con i suoi volontari supporterà la raccolta di suoni in outdoor tramite l’approccio della Citizen Science e curerà un volume monografico dedicato al progetto della sua rivista Natura Alpina.
I prossimi passi prevedono: il kick-off meeting con tutti i partner venerdì 25 ottobre dalle 9.30 alle 12.30 presso il MUSE e sabato 16 novembre una soundwalk a Lavis, nel territorio dell’Ecomuseo Argentario (ritrovo alle 14.00 in Piazza Loreto). Una prima sperimentazione di soundwalk si è tenuta il 21 settembre alla Roggia di Calavino, nell’Ecomuseo della Valle dei Laghi.
Maria Bertolini, mediatrice scientifica del MUSE: “Le neuroscienze hanno dimostrato che la dimensione dei suoni è uno dei fattori che condizionano più direttamente le azioni umane e che l’esperienza e i ricordi di ogni individuo sono costellati di suoni, presenti e passati. Il suono inoltre contribuisce a instaurare con i luoghi un legame identitario: è parte costituiva della nostra cultura, tant’è che UNESCO lo riconosce “Patrimonio materiale e immateriale, componente essenziale del paesaggio”. Sulla base di queste premesse, già da alcuni anni, il MUSE è impegnato in ambito educativo e formativo sul tema del paesaggio sonoro, proponendo percorsi formativi multidisciplinari e multisensoriali, sia sul territorio provinciale che nelle istituzioni scolastiche, di educazione all’ascolto consapevole, di interpretazione e di conoscenza delle sonorità dei luoghi (biofonie, geofonie e antropofonie). Il progetto ECOS si inserisce proprio su questa traccia, intendendo dare “voce” (e ascolto) ai territori degli ecomusei e alle loro comunità, in modo che, esse, attraverso processi partecipati e condivisi, possano recuperare e valorizzare il patrimonio sonoro collettivo, diventando “Soundscape Ambassador”.
Giuseppe Gorfer, Presidente Ecomuseo Argentario APS: "Gli ecomusei del Trentino sono custodi attivi del patrimonio culturale e naturale del territorio, i paesaggi sonori sono elemento fondamentale di questo patrimonio. I suoni di un luogo, infatti, ne raccontano la storia, le tradizioni e le caratteristiche uniche. L'ascolto attivo diventa un'esperienza sensoriale completa, che arricchisce la visita e la comprensione del territorio. Attraverso la mappatura e l'analisi dei paesaggi sonori, gli ecomusei promuovono una maggiore consapevolezza e valorizzazione del territorio, invitando i visitatori a un ascolto attento e consapevole. I paesaggi sonori possono diventare inoltre uno strumento educativo per sensibilizzare le persone sulle tematiche ambientali e sulla necessità di proteggere la biodiversità acustica. Con il progetto ECOS gli Ecomusei del Trentino diventano veri e propri osservatori dei paesaggi sonori, promuovendone la conoscenza, la tutela e la valorizzazione e attraverso un approccio multidisciplinare, contribuiscono a rendere i suoni una risorsa per lo sviluppo sostenibile dei territori."
23/10/2024