L'omaggio di Ossana a Jacopo Aconcio

Una serie di appuntamenti a Castel San Michele a 450 anni dalla morte di questa figura poliedrica

“Finalmente si parla di  Jacopo Aconcio – esordisce Paola Giacomoni, professoressa presso l’Università di Trento -. Su di lui si sono affrontati degli studi anni fa, nel 2003 si è svolto un convegno con pubblicazione degli atti, ma storicamente se ne è parlato sempre poco. Anch’io lo ho scoperto da una prospettiva esterna, non a Trento. È importante che il Trentino si riappropri di questa figura interessante, il cui valore è poco conosciuto. La prima monografia che lo riguarda è di Paolo Rossi studioso fiorentino, e la seconda di un inglese. Oggi riceviamo dei feedback di interesse dagli Stati Uniti e dall’Australia”.

Jacopo Aconcio nacque a Ossana tra il 1492 e il 1500. Di famiglia agiata, dopo gli studi esercitò il notariato prima in Val di Sole e dal 1548 a Trento. Legato all’ambiente madruzziano, nel 1551 era in missione presso la corte di Vienna e poi, nel 1555 a Milano come segretario del principe vescovo Cristoforo Madruzzo. Da qui nel 1557 prese la via di Basilea per passare quindi fino al 1558 a Zurigo, dove consolidò i contatti con gli ambienti riformati; nello stesso anno fu a Strasburgo. Nel 1559 si recò a Londra dove fu impiegato alla corte di Elisabetta I come giurista, diplomatico e ingegnere civile e militare, ottenendo la cittadinanza inglese nel 1561. A Londra scrisse le sue opere principali e lì morì nel 1567.

Con una serie di appuntamenti che si svolgeranno a Castel San Michele, Ossana rende omaggio a Jacopo Aconcio a 450 anni dalla morte. Lo fa nel corso dell'estate con una ricca serie di appuntamenti con musica, teatro, cinema, arte e ricerca storica. Oltre a Giacomoni, a presentare il calendario delle iniziative nell’ambito di Cultura Informa sono presenti: l’assessore alla Cultura del Comune di Ossana, Laura Marinelli; Marcello Liboni del Centro Studi Val di Sole; il dirigente del Servizio attività culturali della Provincia autonoma di Trento, Claudio Martinelli.

“Aconcio faceva il notaio a Trento – prosegue Giacomoni  - è originario di una famiglia benestante di Ossana. Negli anni in cui capisce che il cristianesimo si sta separando sceglie di andare, di porsi dalla ‘parte sbagliata’. Non segue le regole dettate dal Concilio di Trento, va in Svizzera, poi in Francia e Inghilterra per poter vivere liberamente la propria fede. Il suo primo grande trattato sulla tolleranza, Gli stratagemmi di Satana del 1565, sottolinea la tendenza di ognuno a vincere la disputa anziché a confrontarsi. Vi è sottesa l’dea fondamentale dell’esistenza di una verità assoluta che è quella della fede, ma anche che nessuno la possieda in toto. La verità umana è sostanzialmente ricerca, è questa la base della sua idea di tolleranza.  Alle sue tante competenze – è infatti  teologo filosofo ingegnere -  si aggiunge quella di militare. Scrive un trattato sulle fortificazioni, di cui è stata trovata una copia in inglese, rivolgendosi però a chi vuole 'fare la pace'. Con il trattato porta in Inghilterra le novità della tecnica italiana. Si presenta come un uomo nuovo, uno specialista. Un uomo non solo del Rinascimento ma 'europeo', che percorre tante vite pensando che sia sempre possibile ragionare, confrontarsi senza dogmi sulla base della ragione. ‘La ragione ha una voce fioca ma non tace fino a che non trova ascolto’: Aconcio rappresenta questa idea di una ragione del dialogo, della tolleranza che sconfigge il fanatismo e cerca di dire no agli assoluti, pensando in modo laico” – conclude Giacomoni.

In conclusione dell'incontro, Martinelli mette in luce tre principali aspetti dell'iniziativa. "Conosciamo da tempo la vivacità delle comunità locali non ricomprese nel perimetro tra Trento e Rovereto - afferma - una vivacità che si occupa di mettere in rilievo la storia locale al di là dei confini della singola comunità, come nel caso di Aconcio, figura importante del pensiero moderno. Il secondo aspetto riguarda la messa a punto di un progetto che mette insieme competenze e soggetti diversi, cui si aggiunge il modello virtuoso del rapporto che si instaura tra Provincia e Comuni, all'insegna di quella 'biodiversità culturale' perseguita anche dalla legge 15/2007" - conclude.

ecco il calendario delle iniziative:

sabato 8 luglio, ore 20.45
Presentazione del cortometraggio “Inquietudini del ‘500”

Venerdì 14 e giovedì 27 luglio
Giovedì 3, sabato 12, giovedì 17, lunedì 21, venerdì 25 agosto
Giovedì 7 settembre
Concerti di musica rinascimentale

Giovedì 27 luglio, ore 21.00
Racconto e musica: “Il Castello di Aconcio: Ossana e il 1500”

Giovedì 3 agosto, ore 21.00
Dialogo tra Jacopo Aconcio e la musica del suo tempo

Venerdì 4 agosto, ore 21.00 (con replica domenica 8 ottobre)
Spettacolo Teatrale: “Il Sogno di Jacopo”
Uno spettacolo originale racconta la vita e l’ambiente storico del grande filosofo

Sabato 5 agosto, dalle ore 15.00
Festa per Jacopo Aconcio
con spettacoli di giocoleria, rievocazioni storiche,
musica e cena a lume di candela

dal 21 al 26 agosto
Simposio di sculture con spettacoli di giocoleria e musica rinascimentale

Domenica 8 ottobre, ore 14.30
Convegno scientifico “Jacopo Aconcio: origini e attualità della tolleranza”

info


07/07/2017