La poesia di Lilia Slomp Ferrari

Con Pagine la poetessa trentina ha vinto il premio assoluto al concorso Grappolo d’oro XX edizione – Comune di Bardolino 

Vi proponiamo oggi di entrare nelle Pagine di Lilia Slomp Ferrari, di gustarne la musicalità, lo scorrere fluido, l'effetto sinestetico che rende ognuno di noi protagonista di un'immersione nella natura. Che altro non è se non un'immersione in noi stessi.   

Questa la motivazione del conferimento del premio espressa dalla commissione giudicatrice presieduta da Gian Paolo Marchi, ordinario emerito di letteratura italiana già preside dell’Università di Verona e composta stesa da docenti dello stesso ateneo:                                         

"Le pagine che la poetessa racconta creano un’atmosfera di vera fiaba, che si anima e prende vita, con un incanto che sorprende e che rende il lettore felice di sentirsi bambino: sui fogli compaiono quindi sentieri, fate, mostri, streghe, funghi, castelli, lupi e rane, che prendono senso più nel loro insieme che non nella loro solitaria identità. La misura dell’endecasillabo (in alcuni casi dato da parole tronche) rende bene la dimensione poetica e narrativa, sviluppandosi in un sistema quasi privo di rime regolari, e ricco invece di rime al mezzo e assonanze, insomma un testo in cui la costruzione retorica c’è, ma non pesa; una poesia da cui lasciarsi trascinare come da un vortice, pieno di vita e di meraviglia”.

Pagine

El libro de le storie l’è ’n encant

de àrboi sentinela de tramonti

de sintéri che ràmpega fiorìde

a spass dentro ferìde de brocón.

Le pagine le gà odor de mus’cio

el nar de le stagión sul fià dei dì

quel zèrto sbrissiar via de maravéie.

E ogni fada, ogni mostro o strìa

i gà ’l so campanil, la so campana

na stramberia, en pugn stremì de case

na macia de ingiòstro sul castel

en fongh che gà ’l capèl pù ross del ross.

E dentro al bosch i lóvi i se sparpaia

pronti come le rane dentro ’l fòss.

Pagine

Il libro delle favole è un incanto / di alberi sentinella di tramonti / di sentieri che arrampicano fiorite / a spasso dentro ferite d’erica. / Le pagine hanno odore di muschio / l’andare di stagioni sul fiato dei giorni / quel certo scivolar via di meraviglie. / E ogni fata, ogni mostro o strega / hanno il loro campanile, la loro campana / una stramberia, un pugno impaurito di case  / una macchia d’inchiostro sul castello / un fungo che ha il cappello più rosso del rosso. / E dentro al bosco i lupi si sparpagliano / pronti come le rane dentro il fosso.

note biografiche:

Lilia Slomp Ferrari è nata e vive a Trento. È vice presidente del Gruppo “Il Cenacolo trentino di Cultura dialettale” diretto da Elio Fox, segretaria della “Pro Cultura” di Trento. Sia in dialetto che in lingua ha conseguito importanti premi regionali, triveneti e nazionali. In prosa, suoi racconti in dialetto e in italiano sono apparsi su varie riviste. Fa parte di numerose giurie di poesia e narrativa in italiano e dialetto. Viene spesso richiesta la sua presenza in serate volte alla diffusione e alla conoscenza della poesia contemporanea e non, prestando la sua voce nella lettura di testi anche non suoi. Ha tenuto lezioni di poesia nelle scuole cercando di trasmetterne l’amore.   

Ha pubblicato: En zerca de aquiloni 1987, Schiramèle 1990, Nonostante tutto 1991, Controcanto 1993, Amor porét 1995, Leggenda 1998, Striarìa 2002, All’ombra delle nove lune 2005, Come goccia di vetrata 2008, Ombrìe 2012.

Tiene nel cassetto più di trecento haiku in attesa di pubblicazione e numerose poesie inedite. In prosa, suoi racconti e quelle che lei chiama: Pagine sparse sono apparsi su varie antologie e riviste. È presente in numerose antologie nazionali e sue poesie in dialetto trentino sono state incluse e tradotte in inglese nell’antologia Dialect Poetry of Northern and Central Italy, Legas New York, 2001.

redazione

09/11/2015