“Tra i frati e la Fersina: la Busa di Trento”: la 30ª edizione delle Giornate FAI di Primavera a Trento
Sabato 26 e domenica 27 marzo 2022 torna la grande festa della cultura promossa dal FAI
Trent'anni di passione civica ed educativa
In queste parole è racchiuso lo spirito della 30ª edizione delle Giornate FAI di Primavera in programma sabato 26 e domenica 27 marzo 2022. Trent’anni sono un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa.
Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile.
In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.
Il FAI ha organizzato le GIORNATE DI PRIMAVERA nel capoluogo proponendo un fine settimana di visite guidate dal titolo
“Con la derivazione delle rogge per opera del Clesio - ha scritto Renzo Francescotti nel suo memorabile libro “Gente di quartiere” dedicato alla storia degli antichi rioni di Trento - la Busa è diventata la prima zona industriale (sia pure di un’industria artigianale) a Trento. Il piccolo rione si incassa terminando a Ponte Cornicchio, contro gli argini del Fersina. Anche la Busa ha la sua anima acquatica, scandita dalle acque del torrente e delle rogge. Proprio dove il rione finisce c’è una piccola piazzetta tra gli antichi edifici, una sorta di calle veneziana, con una fontana di pietra rossa addossata a una casa, un antico affresco che raffigura una Sacra Famiglia sulla facciata, un dedalo di portici e vicoletti e, in cima all’edificio con l’affresco, una campanella. Da quanto si dice questo antico edificio con l’affresco a tema religioso e la campanella è stato un antico convento”.
La Busa è dunque quel rione di Trento, il più piccolo della città ma anche uno dei più antichi, compreso fra la Fersina che, scendendo dalla Forra di Ponte Alto e dalle balze di Mesiano percorre da qui l’ultimo tratto urbano e si avvia a congiungersi con l’Adige, la Statale della Valsugana e la vasta mole del convento dei frati francescani e della chiesa di san Bernardino che paiono quasi dominare il rione dall’alto. Un piccolo mondo autentico, abitato da famiglie operose (i “Busaròi”) che sfruttavano l’acqua della Roggia Grande - che proprio dalla Busa iniziava il suo percorso attraverso la città - con una spiccata vocazione proletaria e libertaria. Un rione coeso che è riuscito, negli anni, a sviluppare e a conservare un’autentica dimensione comunitaria e di appartenenza e che solo l’apertura ottocentesca dell’elegante e borghese via Giuseppe Grazioli ha congiunto definitivamente con il resto della città.
Programma visite guidate a Trento:
SABATO 26 MARZO ore 14.00 - 18.00 (ultima visita ore 17.00)
DOMENICA 27 MARZO ore 10.00 - 18.00 (ultima visita ore 17.00)
- alla Chiesa e convento di san Bernardino dei frati francescani
- alla Biblioteca di san Bernardino e quadreria nella “Toresela madruzziana”
- alla scoperta di Storie e mestieri del rione della Busa
- e, con una apertura in via eccezionale per le Giornate del FAI, alla Cappella del Simonino in Palazzo Bortolazzi.
Ogni itinerario di visita è autonomo e la durata delle visite, per ciascun bene aperto, è di circa un’ora.
L’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione sono consultabili su www.giornatefai.it ; è consigliata la prenotazione online perché garantisce l’accesso alla visita. Una volta ricevuta la mail di conferma, i visitatori potranno presentarsi all’orario indicato presso i banchi dei volontari FAI allestiti in prossimità dei luoghi di visita.
L’accesso alle visite è consentito per legge alle sole persone in possesso di green pass rafforzato ed è obbligatorio l’utilizzo di mascherine FFP2. Il green pass non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei 12 anni e per i soggetti esenti in base a idonea certificazione medica.
Sarà possibile iscriversi in loco al FAI o rinnovare le iscrizioni scadute.
(Fonte: comunicato stampa di Delegazione FAI di Trento)
22/03/2022