Villa romana: cantiere di scavo aperto con visite guidate e incontro di presentazione
Venerdì 13 dicembre a partire dalle ore 15 a Isera
Tra i ritrovamenti romani più importanti della Vallagarina, la Villa romana di Isera, in piazza San Vincenzo, è un grande edificio terrazzato con sale panoramiche e giardino risalente alla prima età imperiale. Da alcune settimane presso il sito sono riprese le indagini archeologiche che proseguiranno anche nei mesi invernali, condotte dall'Ufficio beni archeologici dell’UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento. Venerdì 13 dicembre, dalle ore 15 alle 16.30 lo scavo sarà eccezionalmente aperto al pubblico che potrà prendere parte a visite guidate condotte dagli esperti che seguono i lavori, l’archeologa Barbara Maurina e la restauratrice Susanna Fruet della Soprintendenza provinciale assieme ai tecnici di Arc Team e Kore, le ditte incaricate di effettuare gli scavi e gli interventi di prima conservazione delle strutture. Le guide, organizzate in collaborazione con il Comune di Isera, verranno effettuate ad intervalli di circa 20 minuti, in gruppi di massimo 15 persone. L’iniziativa prosegue alle ore 18 a Palazzo Probizer dove si terrà un incontro di presentazione delle ricerche in corso. La partecipazione alle visite guidate e all’incontro è libera e gratuita.
I resti della Villa romana di Isera furono messi in luce alla fine degli anni ‘40 del secolo scorso durante i lavori per la costruzione di un asilo infantile. L’urgenza dell’opera determinò la distruzione quasi totale del contesto archeologico, ma una parte delle strutture e del deposito stratigrafico sfuggì all’attività di sbancamento, rimanendo interrata sotto il piano di calpestio dell’asilo e dell’area circostante. Alla fine degli anni ’60, per iniziativa del presidente dell’Associazione Lagarina di Storia Antica, Adriano Rigotti, e con il sostegno del Museo Civico di Rovereto, fu avviato un progetto di indagine archeologica concretizzatosi in una serie di campagne di scavo susseguitesi in modo discontinuo fra il 1973 e il 2004. Le indagini misero in luce i resti dell’area nordorientale di un grande edificio terrazzato con sale panoramiche e terme, risalente alla prima età imperiale (fine I secolo a. C. - seconda metà I secolo d. C.), e permisero il recupero di migliaia di reperti. Dopo oltre quarant’anni di ricerche e scavi, i resti della Villa romana di Isera erano da tempo in attesa di un intervento di tutela e valorizzazione. Grazie all'impegno congiunto dell'UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento e del Comune di Isera e alla collaborazione della Fondazione Museo Civico di Rovereto, nel 2019 è stato avviato un progetto comprensivo della demolizione dell’asilo, della copertura del sito archeologico e degli scavi archeologici, che permetterà di raccogliere nuovi dati sulla tecnica edilizia e sull’articolazione dell’edificio romano e che costituisce la premessa necessaria alla futura musealizzazione del sito.
Informazioni
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UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali
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tel. 0461 492161
e-mail: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
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(md)
09/12/2024