A passo lento: l'economia trentina tra due censimenti (1951-1961)
Il mutamento in corso in Trentino, a Trento e nei suoi sobborghi tra l’inizio degli anni cinquanta e i primi anni sessanta
La Fondazione Museo storico del Trentino invita tutti gli interessati all'inaugurazione della mostra
A passo lento: l'economia trentina tra due censimenti (1951-1961)
a cura di Alberto Ianes
Attraverso vari indicatori come l’occupazione, i consumi, la motorizzazione e il tempo libero, l'esposizione si propone di cogliere il mutamento in corso in Trentino, a Trento e nei suoi sobborghi tra l’inizio degli anni cinquanta e i primi anni sessanta.
L’Italia ha appena superato i traumi della guerra e gli affanni della ricostruzione; eppure, in breve tempo, la parte più evoluta del Paese inizia a marciare. Tra il 1951 e il 1961 cambia radicalmente la struttura dell’occupazione, specchio di un mondo del lavoro che si fa meno contadino, sempre più industriale e legato all’economia dei servizi. Ma non è così ovunque: perciò è importante osservare il ritmo attraverso cui varie parti del Paese sostengono, apprendono, o subiscono, le novità di quel periodo.
Mettendo in primo piano i numeri e le statistiche, la mostra si propone di cogliere il mutamento in corso in Trentino, a Trento, nei suoi sobborghi, tra l’inizio degli anni cinquanta e i primi anni sessanta, interrogando vari indicatori come l’occupazione, i consumi, la motorizzazione e il tempo libero.
I dati accompagnano e puntualizzano le immagini tratte dall’archivio del quotidiano l'Adige: esse costituiscono l’ossatura portante della mostra, un registro d’impatto emotivo per raccontare, con «le istantanee», quegli anni.
Infine, si attinge alla documentazione di prima mano di quattro importanti organismi, come le Casse rurali di Povo, Villazzano, Vigo Cortesano, Sopramonte, casse-forti di un territorio, ma anche spie rilevatrici di una società in movimento.
Mostra realizzata dalla
Fondazione Museo storico del Trentino
a cura di
Alberto Ianes
in collaborazione con
Associazione culturale Francesco Gelmi di Caporiacco
l’Adige, quotidiano indipendente del Trentino Alto Adige.
progetto grafico ed espositivo
Designfabrik, Rovereto
coordinamento organizzativo
Alberto Ianes, Patrizia Marchesoni e Rodolfo Taiani
realizzazioni video
Lorenzo Pevarello
ricerca d’archivio
Paola Gabrielli
scansioni digitali
Fabrizio Tamè
stampe serigrafiche
Digital service, Egna (BZ)
supporto tecnico
Massimo Nicolussi e Alessandro Pedrotti
enti prestatori
Associazione culturale Francesco Gelmi di Caporiacco
S.I.E. Società Iniziative Editoriali spa - giornale l’Adige
Fondazione Museo storico del Trentino
fotografie
Giorgio Rossi
Roberto Bernardinatti
Archivio storico giornale l’Adige
si ringraziano per la collaborazione
Associazione Tuttapovo, Antonio Bernabè, Irma Casagranda, Danilo Curti, Renzo Dori, Giuseppe Ferrandi, Pierangelo Giovanetti, Maria Antonietta Mazza, Veronica Nicolini, Ilaria Pagano, Francesca Rocchetti, Laura Spazian, Caterina Tomasi.
Ingresso libero
organizzazione: Fondazione Museo storico del Trentino