Al popolo che non ha tomba

Mostra fotografica

Giorno della memoria. 27 gennaio 2007

di Piero Cavagna, Raffaele Crocco e Renzo Fracalossi
con Club Armonia e Scuola musicale Il diapason
a cura dell’associazione per il Coordinamento teatrale trentino

Una mostra fotografica, con materiale inedito e originale, risultato di un progetto culturale che al protagonismo delle immagini incrocia linguaggi diversi, per riprendere in mano l’orrore dello Sterminio, per come è stato e per come è stato documentato.

Crescente appare dentro la frenesia del presente l’irrinunciabile dovere di una Memoria dello Sterminio, come paradigma del Male assoluto e della sua enorme banalità, Memoria che non può quindi e non deve esaurirsi nell’autocelebrazione e nel rito del “compleanno del dolore” festeggiando “una tantum” ma deve invece diventare un costante tema soprattutto dentro i percorsi formativi delle giovani generazioni.
Da questo presupposto prende origine questo progetto culturale che incrocia linguaggi diversi anche se fra loro complementari e comunque rotanti attorno al protagonismo delle immagini.
L’idea parte dalla consapevolezza che, nel tempo, la maggior parte del grande valore di denuncia che avevano avuto le immagini dei lager pubblicate appena terminata la seconda guerra mondiale, si è affievolito. Le immagini più crude sono sempre meno state riproposte lasciando il posto a resoconti quasi asettici e filtrati dall’orrore del vero.
Quell’orrore che noi vorremmo riprendere in mano per come è stato e per come è stato documentato sull’emozione del momento, aggiungendoci alcune indispensabili riflessioni:
> la consapevolezza che tutto è successo in un clima di assoluta normalità;
> l’importanza di assumere, sempre, singolarmente, una chiara presa di posizione e una forte responsabilità di fronte a casi analoghi, impegnandosi a cercarne e diffonderne la coscienza;
> la conoscenza che quello nazista non è stato l’unico e l’ultimo genocidio pianificato;
> l’analisi sulla forza della persuasione della propaganda, che arriva a mutare i comportamenti dei singoli e, quindi, della collettività giungendo infine – come nel caso del nazifascismo nel ventennio 1922-1945 – a fare accettare scelte aberranti.
Sulla scorta di tutto questo nasce il progetto di allestire una mostra fotografica sullo sterminio con materiale inedito ed originale e con il supporto del Teatro e della musica.
Renzo Fracalossi


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino