Alberto Manzi: storia di un maestro
Dopo il debutto di martedì 19 novembre al Teatro Sociale, il festival di arte e scienza prosegue mercoledì 20 novembre a Le Garage Lab e al Teatro Cuminetti con un ricordo di Alberto Manzi, indimenticato maestro della tv italiana
«Educazione potrebbe semplicemente significare: abitudine a osservare, riflettere, discutere, ascoltare, capire. Detto più semplicemente, prendere l’abitudine a pensare».
Così Alberto Manzi, docente, pedagogista, scrittore, conduttore della fortunata trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi”, raccontava la sua idea di ‘educazione’. Dal 1960 al 1968, il programma di Manzi contribuì ad alfabetizzare milioni di italiani, premiato dall’Unesco come una delle trasmissioni televisive più efficaci nella lotta contro l’analfabetismo.
L’edizione 2024 del Teatro della Meraviglia, il festival di arte e scienza co-organizzato da Università di Trento e Arditodesìo, omaggia Manzi con una giornata di appuntamenti per mercoledì 20 novembre.
Si parte alle 18 nello spazio di vicolo dalla Piccola con “Non è mai troppo tardi”. Daniela Nicosia – autrice e regista dello spettacolo che andrà in scena la sera stessa al Teatro Cuminetti – dialoga con Andrea Brunello sulla figura del celebre maestro televisivo. Si parlerà di come ogni conoscenza o trasmissione di sapere passi attraverso una relazione e di come Manzi sia riuscito a costruire questa relazione ponendosi in ascolto dei propri interlocutori.
Alle 19.30, sempre a Le Garage Lab, Camilla Fiorello, Arianna Borani, Davide Dal Bosco e Elisa Facen presentano “Non me la sento. Trenta miserabili minuti all'esame di acustica”, spettacolo realizzato in collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze fisiche del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento. Quattro studenti si preparano per un esame di acustica. Hanno 30 minuti per farlo. Ci riusciranno? Lo scopriremo tra giochi scientifici e aneddoti divertenti.
A seguire, Ardan Dal Ri propone una performance generativa ai sintetizzatori. Dal Ri è dottorando all'Università di Trento, dove si occupa di intelligenze artificiali applicate a segnali audio. Oltre all'attività compositiva e di ricerca, si dedica parallelamente ad installazioni multimediali, performance audiovisive e concerti in live coding.
Alle 20.30, il festival si sposta al Teatro Cuminetti per “Alberto Manzi: storia di un maestro”, con Marco Continanza e Massimiliano Di Corato, testo e regia di Daniela Nicosia.
Lo spettacolo ripercorre la biografia di Manzi dal primo dopoguerra, nel carcere minorile Aristide Gabelli di Roma, agli anni Settanta in Sud America con gli Indios, dall’insegnamento per adulti in Tv con la celebre trasmissione degli anni Sessanta, fino a quella più recente per le persone extracomunitarie, tutte esperienze mosse dalla convinzione che alfabetizzare sia aiutare ad evadere dal carcere dell’ignoranza che genera violenza, modelli autoritari ed emarginazione sociale.
Testo e regia Daniela Nicosia.
Con Marco Continanza e Massimiliano Di Corato.
Immagini video Mirto Baliani.
Scene Bruno Soriato.
Disegno luci Paolo Pellicciari.
Luci e suono Francesco Manzoni.
Produzione Tib Teatro.
Lo spettacolo ha ricevuto la Menzione Speciale al Premio Nazionale Teatro per Ragazzi Emanuele Luzzati, edizione 2022.
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Daniela Nicosia
Daniela Nicosia è regista e drammaturga, premio 2004 dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Si occupa di drammaturgia contemporanea e da alcuni anni sviluppa una sua linea di ricerca che mette in relazione architettura e teatro come nello spettacolo “Polvere” (Biennale Teatro di Venezia 2006). La poetica che percorre i differenti testi e spettacoli si nutre di un pensiero che, nel perseguire un teatro dell’emozione, individua in differenti fonti drammaturgiche nuove possibilità di scrittura per la scena. Laureata in Semiologia dello Spettacolo presso il D.A.M.S. dell’Università di Bologna e formatasi artisticamente con Yoshi Oida, ha firmato regie per il Teatro Stabile dell’Aquila, per più Stabili di Innovazione, il Festival Roma Europa, il Festival di Madrid. È direttrice artistica di Tib Teatro.
Intero a partire da Euro 16,50