Bianco su bianco
Apre il nuovo anno al Teatro di Pergine lo spettacolo Bianco su Bianco, scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca della Compagnia Finzi Pasca. Mercoledì 8 gennaio 2025 alle 20.45 sul palco ci saranno Helena Bittencourt e Goos Meeuwsen nei panni di Elena e Ruggero per raccontare la storia della difficile infanzia del ragazzo, della forza dell’amicizia che gli consente di attraversare la tempesta, e di quel legame tanto magico quanto misterioso che è l’amore, che li sosterrà entrambi nella scalata di una vetta tra le più alte.
Uno spettacolo delicato e intenso, nato nel 2014 dal desiderio dei creatori principali delle due cerimonie olimpiche di Sochi – Daniele Finzi Pasca, Julie Hamelin Finzi, Hugo Gargiulo, Maria Bonzanigo – di tornare a una dimensione artisticamente intima e raccolta. Bianco su Bianco narra la storia di Ruggero e di Elena, della difficile infanzia del ragazzo – un padre violento, strane macchie sulla pelle e niente sorrisi –, della forza dell’amicizia che gli consente di attraversare la tempesta, e di quel legame tanto magico quanto misterioso che è l’amore, che li sosterrà entrambi nella scalata di una vetta tra le più alte.
Uno spettacolo dove i due interpreti-attori-acrobati-clown Helena Bittencourt e Goos Meeuwsen (conosciuti durante la collaborazione di Daniele con il Cirque du Soleil, da molti anni membri della Compagnia Finzi Pasca,) dialogano con un sofisticato e suggestivo universo fatto di luci e di suoni: una tecnologia sviluppata per la grande foresta di luci che sormontava lo stadio olimpico a Sochi e che, ridimensionata ad uso teatrale, diventa un ulteriore, impalpabile interprete dello spettacolo. Ognuna delle più di trecento lampadine è dotata di vita propria ed insieme possono respirare, danzare e palpitare, amplificando le emozioni degli interpreti, immergendo il pubblico in luoghi dell’immaginario che suscitano
stupore. Una musica delicata e cristallina accompagna la storia di vita e di speranza di questa coppia
divertente, fiabesca e un po’ surreale.
NOTE DI REGIA
“Dei pezzi di porcellana sul pavimento, i letti degli ospedali, le piastrelle del bagno in casa della nonna, il tavolo di marmo nella macelleria, il fazzoletto che agitava papà quando partivamo, il tuo sorriso, il giardino sommerso dopo una tempesta di neve, certi silenzi. Il gesso e le bende attorno alla mia gamba rotta, nuvole, il nome della maestra scritto sulla lavagna, il vestito di mia cugina che si sposa, un bicchiere di latte, le pagine del quaderno il primo giorno di scuola. Il camice dell’infermiera, un fiore, una conchiglia, un cavallo, la schiuma che riempie la vasca da bagno, le pillole per dormire, la cipria che copre il viso di noi clown, le storie che fanno passare la paura del buio.
Molto spesso è come se i nostri spettacoli si fossero alimentati con il linguaggio dei sogni. Questa volta, invece, non chiuderemo gli occhi per trasportarci in possibili viaggi interiori, questa volta resteremo senza dormire per un’intera notte: una notte a occhi aperti. Non saranno sogni, ma piccole allucinazioni a far emergere il Rosso e il Nero che si nascondono dietro il Bianco dell’immaginario di noi clown.
Helena e Goos si muovono sulla scena con leggerezza ed estrema destrezza. Usano con eleganza minuti dettagli per costruire situazioni tragicomiche. Insieme a loro costruiamo uno spettacolo che, malgrado la semplicità e l’essenzialità della macchina scenica, ripropone il nostro modo di raccontare storie: sempre in equilibrio tra una dolce e nostalgica assurdità. Un mondo surreale, ferocemente sereno, un teatro che riflette su se stesso, dove gli attori usano il proscenio per dialogare con il pubblico, dove l’illusione e gli artifici vengono alla fine sempre svelati, dove si ride e ci si commuove, dove i clown non incarnano la stupidità, ma la fragilità degli eroi perdenti.
La nostra clowneria è bianca come la farina per fare il pane, bianca come il carbone che resta quando la brace si spegne, bianca come le ginocchia sbucciate quando si cade dalla bicicletta.
La nostra clowneria è bianco su bianco come lo sono gli angeli di Corteo, come il lampadario di ghiaccio che si frantuma in Donka, come l’armadio dal quale si scappa in Icaro, come il pallone che sotto la pioggia tutti rincorrevano nel finale di Rain, come i controluce in Nebbia, come le caramelle alla menta ne La Verità.
Da bambino mio zio mi ha insegnato la passione per la montagna e la montagna mi ha insegnato poi la passione per le sfide, le sfide piccole, quelle che si affrontano passo a passo, appoggiandosi e forzando i propri muscoli, forzando la leggerezza del respirare. Lo zio che mi ha portato la prima volta in vetta a una montagna si chiama Bianco ed era Pulcinella, Pierrot e mio papà allo stesso tempo. Bianco mi ha portato a toccare le nuvole scalando il mio primo ghiaccio…
Si pensava che il bianco fosse un colore speciale, poi si è capito che il bianco è la somma di tutto: purezza per alcuni, lutto per altri, insopportabile ordine per altri ancora, bandiera che si alza proponendo una tregua per quasi tutti.
Bianco è quello che vedo quando guardo fuori dai miei occhi in questa notte dove non si riesce a dormire, bianco è il profumo di chi mi ha preceduto, bianco sono i pensieri che occupano gli spazi tra parola e parola.
In quegli spazi noi clown andiamo a caccia di funghi; unendo questi spazi noi clown costruiamo il prossimo
spettacolo.” - Daniele Finzi Pasca, luglio 2014
___________________________________________________________________________
Bianco su Bianco | Mercoledì 8 gennaio 2025 ore 20.45, Teatro di Pergine
autore, regista, co-design luci, coreografie e Firefly Forest Daniele Finzi Pasca
direttrice di creazione e produzione Julie Hamelin Finzi
musica, sound design e co-design delle coreografie Maria Bonzanigo
scenografia, accessori e co-design Firefly Forest Hugo Gargiulo
produttore esecutivo e membro del team creativo Antonio Vergamini
costumi Giovanna Buzzi
co-design luci e FireFly Forest Alexis Bowles
FireFly Forest Roberto Vitalini – bashiba.com
interpreti Helena Bittencourt e Goos Meeuwsen
direttore tecnico Pietro Maspero
Prevendita biglietti singoli spettacoli dal 30 ottobre 2024.
ACQUISTO BIGLIETTI
Tutti i biglietti e gli abbonamenti sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Comunale di Pergine Valsugana.
Orario biglietteria dal 10 settembre 2024 Dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20 e il sabato mattina dalle 10 alle 12.30, salvo festività.
Inoltre, la biglietteria apre sempre a partire da un’ora prima dell’inizio degli eventi.
I biglietti sono disponibili online sul sito www.teatrodipergine.it
I biglietti della “Stagione Teatro di Pergine”, di “Fuoristagione”, “Musica” e “Teatro Ragazzi” sono disponibili anche presso il Teatro di Meano, il Teatro di Villazzano e a Trento presso il Teatro Portland.
___________________
INGRESSO SINGOLO GRANDE STAGIONE
valido per Grande Stagione, Fuoristagione, Prestagione, Musica, Festival Bellandi
Intero € 17
Ridotto (carta “In Cooperazione”, soci Cassa Rurale Alta Valsugana, € 16
EuregioFamilyPass)
Ridotto (>65, <26) € 15
Ridotto speciale carta “Amici dei Teatri” € 13
Posti buca d’orchestra € 13
CARD AMICI DEI TEATRI
Partecipare agli spettacoli proposti dai 5 teatri facenti parte della rete VIVO - Teatri Abitati Trentini usufruendo sempre degli sconti massimi?
Si può con la Card Amici dei Teatri! La Card è valida per gli eventi di: Teatro Comunale di Pergine Valsugana Teatro di Meano Teatro di Villazzano Teatro Portland di Trento Teatro San Marco di Trento
E per le seguenti rassegne: Teatro della Meraviglia Festival Divergenze. Rassegna di drammaturgia contemporanea | Teatro di Mori
CARD AMICI DEI TEATRI 15€
Card e biglietti acquistabili presso le biglietterie dei teatri
Abbonamenti
Per tutti gli aggiornamenti e/o eventuali modifiche al programma, consultare il sito ufficiale https://www.teatrodipergine.it/
INFORMAZIONI
info@teatrodipergine.it | www.teatrodipergine.it | T. 0461 511332 (mar-ven 17-20, sab 10-12.30)