Cinquant’anni di ‘Seconda autonomia’ in Alto Adige-Südtirol

La Biblioteca Archivio del CSSEO, in collaborazione con la Biblioteca comunale di Levico Terme e La piccola libreria, organizza l’incontro-dibattito “Cinquant’anni di ‘Seconda autonomia’ in Alto Adige-Südtirol”. Davide Zaffi discute con Maurizio Ferrandi e Francesco Palermo, autori de “Il faticoso modello (Edizioni Alphabeta Verlag).

Incontri e convegni
[ Biblioteca Archivio del CSSEO]

L’autonomia altoatesina prefigurata nel 1946 a Parigi dall’Accordo Degasperi Gruber, costretta nel 1948 nel quadro della Regione Trentino-Alto Adige e quindi autenticamente instaurata nel 1971-1972 con le leggi sfociate nel così detto secondo Statuto, al termine di un decennio di trattative tra Roma, Bolzano e Vienna, ha da poco celebrato il mezzo secolo di effettivo funzionamento.

L’architettura autonomista dell’Alto Adige per norme e principi è piuttosto complessa e sarà per questo che così spesso è oggetto di sbrigativi giudizi: si va da chi la considera un modello di assoluto valore per la convivenza di lingue diverse, una storia di abbagliante successo socio-economico, a chi rimugina sugli slogan delle ‘gabbie etniche’, dei masi chiusi, e poi su privilegi e opportunismi.

La scadenza del mezzo secolo autonomista ha però offerto anche lo spunto per considerare sine ira et studio alcuni tratti fra i più caratteristici dell’esperienza autonomista altoatesina e che i tempi nuovi mettono davanti a un bivio: sviluppo nella continuità o rinnovazione sistemica? La distinzione ad esempio, statisticamente rilevata, della popolazione altoatesina in tedeschi, italiani e ladini è necessaria oggi come nel 1971? E’ ancora fattibile, dati i flussi demografici? E se non lo fosse, quale sarebbe l’impatto della sua cancellazione o riforma alla luce della questione identitaria che è tutto il fondamento e tutto il fine dell’autonomia?

Su un altro piano: la convivenza, per un periodo, sotto un unico tetto autonomista col Trentino è superata e certo non si riproporrà in futuro. Per arrivare al secondo Statuto era necessario passare dal Los von Trient. Ma la perseguita cessazione di rapporti con quell’anticipo d’Italia e di italianità che è il Trentino non impone oggi all’Alto Adige anche qualche importante rinuncia di sinergia economica e operativa (per esempio nell’ambito della sanità pubblica e dei trasporti)?

A mezzo secolo dal raggiungimento della piena autonomia (de facto) e dall’inizio del periodo, che stiamo ancora vivendo, dell’autonomia dinamica dell’Alto Adige, con sullo sfondo l’attualissimo dibattito sull’imminente (pare) introduzione dell’autonomia regionale differenziata nella Costituzione, offre l’occasione di discutere di questi temi la recente pubblicazione de “Il faticoso modello. Cinquant’anni di ‘Seconda autonomia’ in Alto Adige /Südtirol” di Maurizio Ferrandi e Francesco Palermo (Edizioni Alphabeta Verlag).

L’incontro-dibattito, organizzato dalla Biblioteca Archivio del CSSEO, in collaborazione con la Biblioteca comunale di Levico Terme e La piccola libreria, si terrà a Levico Terme venerdì 10 febbraio 2023, alle ore 20,30, nella Sala consiliare del Comune di Levico (Via G. Marconi 6). Discute con gli autori Davide Zaffi.

Maurizio Ferrandi, giornalista, per venticinque anni ha prestato servizio presso la RAI di Bolzano. Tra le sue ultime pubblicazioni per Edizioni Alphabeta Verlag la cronaca del censimento etnico del 1981 in Alto Adige (I giorni delle gabbie, 2021), la monografia su Ettore Tolomei (Il nazionalista, 2020) e i due volumi dedicati alla storia parlamentare della questione altoatesina (“Al Brennero ci siamo e ci resteremo…” Dibattiti e dinamite, 2016-17). Assieme a Gabriele Di Luca ha curato i due volumi Pensare l’Alto Adige (2017-18).

 

Francesco Palermo, costituzionalista, è professore di Diritto pubblico comparato all’Università di Verona e direttore dell’Istituto di Studi federali comparati di Eurac Research. Senatore dal 2013 al 2018, è stato presidente della Commissione paritetica “dei Sei” per l’attuazione dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige. Tra le sue pubblicazioni di argomento non strettamente giuridico ricordiamo Alto Adige. Il futuro alla luce del decennio passato (Eurac, 2012) e Germania (con Jens Woelk, il Mulino, 2005), una introduzione interdisciplinare al sistema politico-istituzionale tedesco.