Concerning Violence

«Concerning Violence» chiude al Teatro Cuminetti la rassegna "Social Film"

Cinema

Svezia/Finlandia/Danimarca/Usa, 2014
Genere: documentario
Durata: 85’'
Regia: Göran Hugo Olsson

I dannati della terra di Frantz Fanon è un testo fondamentale della lotta anticoloniale. Il documentario di Göran Hugo Olsson ne propone una rilettura attraverso il montaggio di filmati d’archivio sui movimenti di liberazione africani. Scandito dalla voce della cantante e attivista Lauryn Hill, e con una prefazione della studiosa postcoloniale Gayatri Chakravorty Spivak, il film solleva questioni scottanti sulla violenza e l’oppressione nei rapporti tra Europa e Africa, di grande attualità anche a cinquant’anni dalla pubblicazione del testo di Fanon.

 

L'undicesima edizione della Rassegna «Social Film», promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, si concluderà giovedì 26 marzo con la proiezione di  «Concerning Violence», un documentario realizzato dal regista svedese Göran Olsson. L'appuntamento è fissato per le ore 21.00.  

Il quinto e ultimo appuntamento settimanale con l'edizione 2015 della rassegna «Social Film», promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, è in calendario per giovedì 26 marzo al Teatro “Cuminetti” di Trento. Sarà proiettato il film «Concerning Violence», realizzato nel 2014 dal regista svedese Göran Olsson che non solo documenta le rivolte e i processi di decolonizzazione africana negli anni Sessanta e Settanta, ma denuncia anche le attuali forme di neocolonialismo.

Il film prende lo spunto da un testo dello psichiatra, scrittore e filosofo francese nativo della Martinica Frantz Fanon, pubblicato nel volume I dannati della terra. Si tratta di un'opera del 1961 pubblicata con la prefazione di Jean-Paul Sartre che analizza il fenomeno delle lotte di liberazione nazionale e auspica l'avvento di un nuovo ordine mondiale, totalmente svincolato dai modelli politico-sociali precedenti.

«Concerning Violence» recupera e riassembla materiali d'archivio inediti girati dalla televisione pubblica svedese tra gli anni Sessanta e Settanta in Angola, Rhodesia/Zimbabwe, Liberia, Tanzania, Mozambico e Guinea-Bissau (con un breve inserto del 1987 in Burkina Faso), approfondendo la ricerca sull'apartheid e i processi di emancipazione politica nera. Le immagini di repertorio documentano un testo narrato dall’attrice e cantante americana Lauryn Hill (già leader del gruppo hip-hop The  Fugees).

«Il linguaggio – scrive Raffaella Giancristofaro su Mymovies.it – è preciso, attualissimo, e si attaglia in modo sorprendente, mutatis mutandis, al contesto neo-imperialista dei giorni nostri. L'epilogo è un deciso appello alla consapevolezza dei compagni neri, a che si adoperino per formare “un nuovo essere umano” e un'aperta accusa all'ipocrisia europea nel nascondere i crimini perpetrati. Un ragionamento storico e psicologico coerente interagisce in modo dialettico, mai didascalico, con un 16mm denso e introvabile, disintegrando in 85 secchissimi minuti ogni futura applicazione del "politicamente corretto". La narrazione ferma e rabbiosa della Hill e un dissonante tema sonoro contemporaneo danno il tocco decisivo, in questo lucidissimo invito all'autodeterminazione e liberazione di sé. Cinema politico, radicale, al massimo grado di purezza.»

Un'opera non solo politicamente ed emotivamente sconvolgente, ma anche rivelatrice di una profonda verità, trasversale a tutte le nostre esperienze di violenza e liberazione. Giovedì 26 marzo la proiezione avrà inizio alle ore 21.00 e il pubblico potrà accedere al Teatro con un biglietto posto in vendita al costo di due euro.  

Costi

Ingresso € 2,00

parte di: Social Film

organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara