Così tanta bellezza

La bellezza di dire ciò che potrebbe essere meglio per sé e per gli altri, la bellezza di essere se stessi, senza fingersi altri

Teatro

scritto, diretto e interpretato da Corrado Accordino

assistente alla regia Valentina Paiano

 

Uno spettacolo che vuole raccontare la bellezza che non si vede. Non la bellezza delle copertine, dei tacchi o dei trucchi alla moda, non la bellezza di chi vuole essere magro a tutti i costi o di chi vuole sedurre con un taglio di capelli mai visto, non la bellezza di chi indossa quei maglioncini da cui spuntano camicie e sorrisi, non la bellezza di chi sa parlare bene e di chi vuole piacere a tutti i costi, non la bellezza che compiace, non la bellezza che brilla di diamanti, di feste e di brindisi vivaci, non queste forme di bellezza così evidenti, così appariscenti, così deludenti.

Raccontare invece la bellezza accecante e devastatrice che anima la vita. La bellezza che non t’aspettavi. Contraltare all’ovvio e al già visto. Che ispira e confonde gli uomini. Che sposta il tuo punto di vista dagli occhi al fegato. La bellezza che è meglio non incontrare. Perché folgora senza mai averla invocata. La bellezza come atto di resistenza poetica.

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C’è, intorno alle cose e agli uomini, impalpabile eppure viva, una strana luce. E c’è un’ombra avversa, che cancella le sfumature di questa luce, i suoi riverberi, le possibilità e i giochi del colore.

Una pièce che fa riflettere sulle nostre esistenze, su quello che possediamo e su come impieghiamo il nostro tempo. Un'esortazione a non lasciarci sfuggire le occasioni di bellezza che quotidianamente accadono, un'esortazione a vivere il "qui e ora", liberandosi dalle strutture. Un monologo leggero e al tempo stesso potente, in cui il pubblico si riconosce e si immedesima perché riguarda da vicino. La bellezza di dire ciò che potrebbe essere meglio per sé e per gli altri, la bellezza di essere se stessi, senza fingersi altri.

Uno spettacolo che vuole raccontare la bellezza che non si vede. Non la bellezza delle copertine, dei tacchi o dei trucchi alla moda, non la bellezza di chi vuole essere magro a tutti i costi o di chi vuole sedurre con un taglio di capelli mai visto, non la bellezza di chi indossa quei maglioncini da cui spuntano camicie e sorrisi, non la bellezza di chi sa parlare bene e di chi vuole piacere a tutti i costi, non la bellezza che compiace, non la bellezza che brilla di diamanti, di feste e di brindisi vivaci, non queste forme di bellezza così evidenti, così appariscenti, così deludenti.

Raccontare invece la bellezza accecante e devastatrice che anima la vita. La bellezza che non t’aspettavi. Contraltare all’ovvio e al già visto. Che ispira e confonde gli uomini. Che sposta il tuo punto di vista dagli occhi al fegato. La bellezza che è meglio non incontrare. Perché folgora senza mai averla invocata. La bellezza come atto di resistenza poetica. L’ispirazione dell’ultima utopia, che non salverà la forma del mondo ma ne svelerà i suoi segreti.

Il lavoro di Corrado Accordino si inserisce all’interno di un ampio percorso di analisi e ricerca profonda sui grandi temi che ruotano intorno all’Arte, nel suo significato più ampio, e che ha affrontato prima l’amore e la rivoluzione in Mozart (2013), poi il coraggio, la fedeltà e gli ideali in D’Artagnan (2014).

Così tanta bellezza si pone sullo stesso solco, creando un fil rouge che attraversa l’arte in profondità e cerca di indagarne ogni aspetto nascosto.

NOTE DI REGIA

Questo si chiama vivere e altro si chiama morire. Questo si chiama essere a metà, imperfetti e talvolta goffi, e quello si chiama fate silenzio, ho paura, non credo di farcela. Qualcosa si chiama solitudine e si lascia amare. Altro si chiama ancora solitudine ma ti uccide lentamente. Questo si chiama non uscirò da questa stanza perché non sopporto più niente, la faccia della gente, le strade, la televisione. E questo si chiama non uscirò da qui perché non c’è più uscita. Qualcosa si chiama eccomi qui, respiro ed è già molto. Altro si chiama follia. Questo si chiama inferno, puro e semplice, e devi fare di tutto per resistere. Questo si chiama sforzarsi di andare avanti, e questo si chiama desiderio di cancellare tutto, cancellare ogni cosa e ricominciare. Queste si chiamano parole che parlano, quelle si chiamano parole che non dicono.

Corrado Accordino

COMPAGNIA LA DANZA IMMOBILE/TEATRO BINARIO 7

La Danza Immobile/Teatro Binario 7 è una compagnia di produzione e diffusione teatrale nata nel 1992 da un gruppo di giovani artisti durante gli anni di formazione in accademia. Nel 1998 Corrado Accordino diventa il direttore artistico.

Le produzioni della compagnia dedicano un'attenzione particolare alla rielaborazione drammaturgica di testi classici e contemporanei, ma anche a drammaturgie originali che indagano temi sensibili della nostra società. Tra gli autori di riferimento vi sono Fëdor Dostoevskij, Albert Camus, Amélie Nothomb, Ernest Hemingway, Raymond Carver, Gabriel García Márquez. Negli ultimi anni la compagnia ha deciso di intraprendere un percorso di formazione di nuovo pubblico occupandosi anche di teatro ragazzi e aprendosi alla sperimentazione di altri linguaggi.

Accanto all’incessante lavoro di produzione teatrale, dal 2001 La Danza Immobile organizza le sue prime stagioni teatrali e dal 2005 gestisce il Teatro Binario 7 di Monza.

Dal 2008 al 2012 La Danza Immobile ha gestito il Teatro Filodrammatici di Milano, di cui Corrado Accordino è stato co-direttore artistico.

Dal 2012 la compagnia aderisce al progetto TLLT, Teatro Libero-Liberi Teatri, che coinvolge più realtà produttive nella cogestione del Teatro Libero di Milano. Corrado Accordino ricopre il ruolo di co-direttore artistico dal 2013.

Dal 2014 la compagnia cura la stagione teatrale Binario Duse presso il Cineteatro Duse di Agrate Brianza, e dal 2015 si aggiunge la direzione organizzativa della stagione Binario Nova presso il Teatro di Nova Milanese.

ESTRATTI DI RASSEGNA STAMPA

“È stata una gioia per gli occhi (e soprattutto per l'anima) assistere allo spettacolo Così Tanta Bellezza, scritto, diretto ed interpretato da Corrado Accordino. Attore di classe e talento immenso, quello di Accordino […]. Intenso, vigoroso, mattatore sul palco, Corrado Accordino regala anima e forza al personaggio in modo strepitoso, anche quando perde la parola: il linguaggio è importante, è alla base della comunicazione, ma la sua mancanza non crea disagio e frustrazione, bensì pace, silenzio e delizia. […] Una esortazione a vivere hic et nunc, qui e ora. C'è Così Tanta Bellezza in giro. Non sprechiamo un secondo di più, scopriamola con mente, occhi, cuore aperti. Prendiamola e godiamone”.

Veronica De Lorenzo, Paperblog.com

“Un monologo potente, ironico, leggero, divertente quello di Corrado Accordino che si conferma attore, regista e drammaturgo capace di creare forti emozioni con una perfetta pulizia di gesti e voce”.

Alessia Stefanini, Smartinthecity.it

“Il palco è immerso nel buio, Accordino entra lentamente e pone domande in modo sempre più precipitoso, mentre dei fasci di luce illuminano uno per volta i fogli che pendono leggeri dal soffitto raffiguranti figure stilizzate apparentemente prive di collegamento. […] Accordino anima questo personaggio con precisione e trasporto, così che una forte attesa aleggia in platea”.

Sheila Khan, Teatro.it

Costi

Biglietti:

  • Intero: 12 Euro
  • Ridotto Newsletter e Carta in Cooperazione: 10 Euro
  • Soci Spazio14, Estroteatro, 33Trentini, Centro Teatro e Emit Flesti: 9 Euro
  • Ridotto Studenti: 8 Euro
  • Ridotto Soci Portland: 6 Euro

Tutti gli spettacoli saranno accompagnati da una degustazione di vini offerta da Cantina Vivallis durante la quale sarà possibile confrontarsi con i componenti delle compagnie ospitate.

La prenotazione è consigliata: prenotazioni@teatroportland.it

Le prenotazioni fatte via sms, mail e WhatsApp sono valide solo se confermate e si accettano fino ad un’ora prima dello spettacolo.

parte di: TrentOOltre

organizzazione: Teatro Portland