Dodder

di Francesca Bertolini

con Francesca Bertolini e Martina Delprete

musiche di Sebastiano Geronimo

‘Dodder’ è un’opera che sperimenta il tentativo di ragionare su una danza ecologica ovvero che si mette in relazione con il circostante in cui si inserisce.

 'Dodder' è un lavoro site specific pensato per ambienti prettamente vegetali.

Può essere definito come un paesaggio performativo; un' immersione totale dove lo spettatore assiste all'intreccio vivente tra l'umano e il mondo.

La visione si disperde nell'orizzonte da dove affiorano, come piante, due corpi umani.

Questi manifestano gradualmente le loro vere sembianze con un incessante avanzata verso il punto di osservazione.

La danza prende ispirazione dal movimento funzionale, adattivo ed evolutivo di tutto ciò che è non-umano.Le performer sperimentano il tentativo di una danza ecologica domandandosi però se dietro sé continuino a lasciare le proprie tracce invasive, proprio come dodder - la pianta infestante.

Il paesaggio diventa un campo sensibile e così lo spettacolo si fa esperienza emotiva e soggettiva del territorio. “Bisogna metterselo ben in testa, il futuro non sta in nessun luogo preciso. Sta nel mezzo.

Tra i punti apparentemente fissi che delimitano il nostro cammino. Il paesaggio in costruzione accetterà sempre più vagabonde che esseri radicati a una dimora. Esseri mobili, a nostra immagine, le vagabonde inventano soluzioni di esistenza. Loro ci accompagnano. Accompagniamole”. (G. Clément)