Dormono tutti sulla collina

Teatro

Ottavo appuntamento di St'Art itinerari Artistici nei Borghi... aspettando il Festival: piazze e contrade dei nostri antichi borghi saranno palcoscenico privilegiato di performance musicali, teatrali e di arte di strada.

In onore di Fabrizio de Andrè, a dieci anni dalla scomparsa, uno spettacolo dedicato al grande contautore italiano e alla sua trasposizione musicale dell’Antologia di Spoon River. In “Non al denaro, non all’amore né al cielo” un matto, un medico, un chimico, un blasfemo, un ottico, un giudice, un malato di cuore e infine il suonatore Jones riprendono vita nelle opere di de Andrè. Degna colonna sonora a questa storia che parla di sogni, di meraviglie, di sofferenze, di coraggio.

Trento Spettacoli
Dormono tutti sulla collina
di Maura Pettorruso
testi tratti da Fernanda Pivano, Cesare Pavese, Edgar Lee Masters, Ernest Hemingway, Allen Ginsberg
con Maura Pettorruso e con Daniele Filosi (chitarre), Mattia Pelli (voce, chitarra, armonica), Ulrich Sandner (chitarra, mandolino, violino)

Nel 1930 Cesare Pavese, assetato di conoscenza e sempre alla ricerca di nuove realtà, si fa mandare dagli Stati Uniti la “Spoon River Anthology” di Edgar Lee Masters. Qualche anno dopo Fernanda Pivano, la ragazza allora allieva di Pavese, che avrebbe poi portato in Italia e tradotto i più grandi autori della nuova cultura americana, riceve il libro. Inizia a tradurlo, quasi per sfida. Quasi per gioco. E se ne innamora perdutamente. Si innamora di “quel ragazzo a cui l'anima volò via” e, all'insaputa del suo maestro, lo traduce.
È l'inizio folgorante di una storia che sembrerebbe un meraviglioso romanzo, ma è storia vera, vissuta da una grande protagonista, “Nanda”, e dai suoi straordinari compagni di viaggio: lo stesso Pavese, Ernest Hemingway, conosciuto a Cortina e mai più dimenticato, Allen Ginsberg. Una storia che non può che avere come trama musicale la trasposizione della stessa Antologia di Spoon River ad opera di Fabrizio De Andrè, “Non al denaro, non all'amore, né al cielo”. Un matto, un medico, un chimico, un blasfemo, un ottico, un giudice, un malato di cuore, e infine il suonatore Jones riprendono vita nell'opera di De André. Degna colonna sonora di questa storia che parla di sogni, di meraviglie, di sofferenze e di coraggio.