“EMOZIONI SONORE ” per Garda Jazz Festival

Mostra , Mostra fotografica
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Fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore.
– Henri Cartier Bresson –

Il denominatore comune di tutte le foto è sempre il tempo, il tempo che scivola via tra le dita, fra gli occhi, il tempo delle cose, della gente, il tempo delle luci e delle emozioni, un tempo che non sarà mai più lo stesso.
– Jeanloup Sieff –

La fotografia per me non è guardare, è sensazione. Se non riesci a sentire quello che stai guardando, non riuscirai mai a far sentire agli altri qualcosa quando guardano le tue foto.
– Don McCullin –

Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l’arte della fotografia.
– Helmut Newton –

Quando è ben fatta, la fotografia è interessante. Quando è fatta molto bene, diventa irrazionale e persino magica. Non ha nulla a che vedere con la volontà o il desiderio cosciente del fotografo. Quando la fotografia accade, succede senza sforzo, come un dono che non va interrogato né analizzato.
– Elliott Erwitt –

La fotografia è quel plettro che pizzica le corde del cuore e le fa risuonare nell’anima.
– Orazio Minnella –

Attraverso questi aforismi, desidero presentare la mia visione soggettiva della fotografia nel contesto musicale, in particolare come l'opera fotografica può rappresentare un evento musicale. La musica, con le sue onde sonore, è in grado di esprimere l'intera gamma delle emozioni umane, mentre la fotografia può catturare le sfumature della luce e restituire all'osservatore le emozioni generate in un preciso istante. La musica utilizza l'onda sonora come mezzo fisico, vibrazioni armoniche emesse da vari strumenti che colpiscono direttamente lo spettatore, creando un'interazione fisica tra strumento e ascoltatore. D'altra parte, per la fotografia, il mezzo fisico è la luce, con le sue diverse lunghezze d'onda, che colpisce letteralmente il sensore della macchina fotografica, catturando il tempo in un singolo istante, che può essere breve o prolungato. Quando si fotografa il jazz, si cattura spesso un momento emotivo irripetibile, soprattutto durante l'improvvisazione. Da una prospettiva soggettiva del fotografo, che cerca di materializzare il caleidoscopio di sensazioni vissute in quell'effimero istante in cui mente, cuore e occhio vengono
colpiti simultaneamente dall'energia sonoro-luminosa, nasce l'opera fotografica come un'elaborazione successiva dei ricordi emotivi catturati nello scatto. Un musicista, osservando una delle mie foto, una volta ha commentato: "Christian non fotografa, riesce a catturare le emozioni sonore". Questo commento rispecchia il mio
obiettivo durante un evento musicale: essere un osservatore attento delle emozioni sonore che mi circondano, permettendomi di sentirmi coinvolto nella magia dello scatto.

Costi

Ingresso libero