Elena Rivoltini – Nothing deeper
Elena Rivoltini – nothing deeper, Studio visit
Sala Comando – 60′
Elena Rivoltini racconta la sua ricerca attualmente in corso su voce, estasi e percezione sottoforma di studio visit. Partendo da una prospettiva femminista, incarnata e intersezionale, il progetto riflette sulle possibilità di generare nuovi immaginari corporei in una pratica di field recording del paesaggio anatomico interiore e di ascolto collettivo. Un concerto per organi, una glossolalia polmonare, una lezione anatomica sovvertita, una ribellione contro le pratiche di medicalizzazione dei corpi femminili e marginalizzati.
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Elena Rivoltini è performer, sound artist e curatrice. Diplomata all’Accademia del Piccolo Teatro di Milano, studia canto rinascimentale e barocco specializzandosi in polifonia vocale antica e musica elettronica. Indaga la voce, la respirazione e la propriocezione queerizzando visioni e sensi. Debutta come interprete per Bob Wilson e lavora con teatri, musei e istituzioni artistiche tra cui Biennale Musica e Biennale Teatro di Venezia, Piccolo Teatro di Milano, ERT, Teatro India e Argentina di Roma, Triennale Milano, Teatro Franco Parenti, LAC Lugano, Festival Catalysi – Societas Raffaello Sanzio e Théâtre National Wallonie-Bruxelles. Parla cinque lingue e cura un archivio di voci in via d’estinzione e glossolalie.
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Ricerca sostenuta da FONDO con il sostegno di Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Triennale Milano Teatro in dialogo con Michelle Moura, Ntando Cele, Julian Hetzel, Alex Baczynski-Jenkins, Ayesha Hameed
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