Emigranti
di Sławomir Mroz˙ek
con Andreapietro Anselmi, Chiara Benedetti e Denis Fontanari
luci di Federica Rigon
regia di Giuseppe Amato
assistente Chiara Benedetti
produzione ariaTeatro Produzioni
L’emigrante è un seme gettato lontano dalla semina, un fiore spostato dal vento. L’emigrante è colui che cerca, la mano con la lanterna per far luce in un luogo oscuro. È il tracotante desiderio di vedere oltre le ombre di una caverna, è il rifugio passeggero, prima di tornare a casa. L’emigrante è la casa quando si nasce senza casa, è un nome se nessuno te lo vuole dare. È il passaggio per arrivare in un luogo amico, è l’incerto nella smania di sapere. L’emigrante è lo scomodo, il moto oscuro o divertito, il disagio, la puzza. È la scoperta, il divino, l’oltre, il dovere, il dolore, il rimpianto. L’emigrante è la fuga, la libertà, la liberazione, la caduta, il salto, la vita.
12 € intero / 10 € ridotto