Esodo

pentateuco #2

Teatro

da “Esodo” di Diego Runko,

vincitore del Concorso Nazionale di Drammaturgia Civile “Giuseppe Bertolucci”

 

di Diego Runko, Chiara Boscaro, Marco Di Stefano

regia di Marco Di Stefano

drammaturgia di Chiara Boscaro

con Diego Runko

voce di Ivna Bruck

musiche originali di Lorenzo Brufatto

eseguite e registrate dall’ensemble da camera Il canto sospeso

traduzioni di Craig Allen, Ester Barlessi, Brigita Lorger, Tamara Turšič

assistente alla regia Cristina Campochiaro

progetto grafico e visivo di Mara Boscaro

foto di scena di Federica Lissoni

 

una produzione

Associazione K.

Dramma Italiano di Fiume – Teatro Nazionale Croato Ivan De Zajc (Rijeka/Fiume - Croazia)

in collaborazione con Teatro Verdi – Teatro del Buratto

con il sostegno di Regione Lombardia – NeXT 2015

spettacolo vincitore Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2016

 

 

“Pentateuco” è un progetto con 5 monologhi, 5 attori, 5 partner internazionali (più 1 italiano) e 5 storie di migrazione che prendono spunto dai primi 5 libri della Bibbia.

“ESODO pentateuco #2” è il secondo capitolo, e il suo protagonista è Rudi.

Rudi non è mai emigrato, ma tanti ne ha visti partire, sul Toscana, il piroscafo che portava gli esuli in Italia.

Rudi è un istriano di Pola, come il bambino di dieci anni cui decide di raccontare la sua storia.

Una storia rocambolesca fatta di bombe, di zanzare, di barche e di Alida Valli.

Ma Rudi non è il solo personaggio di “ESODO pentateuco #2”: Diego Runko recita in quattro lingue per dar vita al giornalista croato alle prime armi, al soldato inglese tifoso del Liverpool, al sacerdote partigiano, al ragazzo di Pola che pesca con le bombe per la prima volta in vita sua.

A fare da cornice, due date simbolo: il 25 giugno 1991, giorno dell'Indipendenza della Croazia, e il 18 agosto 1946, giorno in cui un’esplosione sulla spiaggia di Vergarolla segna simbolicamente l'inizio dell'Esodo.

Un’esplosione che uccide più di sessanta persone, ma che non viene rivendicata da nessuno.

Nel 2016 saranno trascorsi settant’anni, e ancora non si conoscono i nomi dei colpevoli.

Diego Runko è istriano.

Di quelli che hanno nel sangue nazionalità diverse, popoli diversi, diverse lingue.

Se va un po’ indietro con la memoria, ne ricorda almeno quattro.

La sua famiglia non ha partecipato all’esodo post-bellico, anzi in Istria è rimasta e, in parte, tuttora vive.

L’Istria è sempre stata una terra di confine, una zona in cui tracciare una separazione netta tra italiani, croati e sloveni è pressoché impossibile.

Gli istriani sono stati, e sono tuttora, abituati ad accogliere piuttosto che a respingere, e gli stati a cui questa terra, negli anni, è appartenuta, hanno sempre cercato di far prevalere la propria nazionalità.

Oggi, se si viaggia dall’Italia verso la Croazia, subito oltre il confine c’è un cartello, un cartello che recita le parole “Istra – zemlja dobrih ljudi. Istria – terra di brava gente”.

Di questa gente, e anche per questa gente, noi vogliamo parlare.

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LA CONFRATERNITA DEL CHIANTI

È una compagnia teatrale fondata nel 2010 da Marco Di Stefano e Chiara Boscaro. La Confraternita del Chianti è una compagnia stabile che lavora alla creazione di un repertorio di drammaturgia contemporanea e allo sviluppo di progetti culturali multidisciplinari e pedagogici dedicati sia al pubblico adulto che ai ragazzi, in Italia e all'estero. Attualmente è impegnata nel progetto internazionale PENTATEUCO, che la porterà a creare 5 diversi spettacoli in 5 diversi Paesi a partire dai primi 5 libri della Bibbia (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio).

La Confraternita fa parte di Associazione K., residenza teatrale che aderisce ad Associazione ÊTRE e che gestisce MANIFATTURA K., spazio teatrale situato nel comune di Pessano Con Bornago (MI) riconosciuto come Residenza dal MIBACT. Marco Di Stefano e Chiara Boscaro ne seguono la Direzione Curatoriale.

I Confratelli sono sette: Chiara Boscaro, Valeria Sara Costantin, Marco Di Stefano, Giovanni Gioia, Marco Pezza, Diego Runko e Giulia Versari.

Il nostro blog si chiama ASPETTA PRIMAVERA, parla di lunghi viaggi in macchina con la scenografia sulle ginocchia, di bettole aperte fino a tardi e dei posti incredibili che abbiamo la fortuna di incontrare quando siamo in tournée.

Nel 2016 abbiamo ricevuto il Premio Pradella dall'Accademia dei Filodrammatici e dal Teatro dei Filodrammatici di Milano.

Costi

Biglietti:

  • Intero: 12 Euro
  • Ridotto Newsletter e Carta in Cooperazione: 10 Euro
  • Soci Spazio14, Estroteatro, 33Trentini, Centro Teatro e Emit Flesti: 9 Euro
  • Ridotto Studenti: 8 Euro
  • Ridotto Soci Portland: 6 Euro

Tutti gli spettacoli saranno accompagnati da una degustazione di vini offerta da Cantina Vivallis durante la quale sarà possibile confrontarsi con i componenti delle compagnie ospitate.

La prenotazione è consigliata: prenotazioni@teatroportland.it

Le prenotazioni fatte via sms, mail e WhatsApp sono valide solo se confermate e si accettano fino ad un’ora prima dello spettacolo.

parte di: TrentOOltre

organizzazione: Teatro Portland