Festival Strings Lucerne
Festival Strings Lucerne
Daniel Dodds violino e direttore
Bomsori violino
R. Schumann Bilder aus Osten op. 66 (arr. Fr. Hermann)
P.I. Čajkovskij Méditation op. 42/1 & Valse scherzo op. 34 (arr. D. Walter)
J.S. Bach Concerto per due violini e orchestra in re min. BWV 1043
A. Dvořák Serenade for strings in Mi magg. op. 22
______________
Virtuosismo, personalità, lucidità e un timbro caldo e corposo: Bomsori è considerata una delle violiniste più dinamiche del nostro tempo. Vincitrice di numerosi concorsi prestigiosi, la sua ascesa è stata fulminea.
In un programma che spazia da Bach a Cajkovskij e Dvorak si unisce ai leggendari Festival Strings Lucerne, tra le migliori orchestre da camera al mondo, sotto la direzione di Daniel Dodds.
Per Bomsori, il violino è come la voce con cui parla al pubblico e l'artista in esclusiva per Deutsche Grammophon è in grado di esprimere ogni sua sfumatura: che si tratti di un impeto drammatico o di un raffinato momento di lirismo, il suo modo di suonare ha il potere di toccare il pubblico.
Immergiamoci in un mondo pieno di brillantezza musicale e profondità emotiva per cogliere l'armoniosa interazione di questi eccellenti musicisti - puro piacere musicale!
Note al programma
Robert Schumann, con Bilder aus Osten op. 66, ci trasporta in un universo poetico e ricco di suggestioni letterarie, ispirate alle tradizioni orientali reinterpretate da Friedrich Rückert. I sei pezzi mostrano un’ampia gamma di stati d’animo e stili. Lebhaft e Nicht schnell alternano vivacità ritmica e dolcezza melodica, mentre Im Volkston richiama le danze popolari con un carattere fresco e rustico. Il finale, Reuig andächtig, si distingue per il tono intimo e riflessivo, chiudendo il ciclo con un senso di nostalgia e raccoglimento.
Méditation, tratto da Souvenir d’un lieu cher op. 42/1 di Cajkovskij, è un canto intimo e malinconico affidato al violino, che si intreccia con un accompagnamento evocativo, riflettendo un periodo di introspezione personale del compositore. La Valse scherzo op. 34, invece, celebra la vivacità e il virtuosismo, trasformando la forma del valzer in un gioco ritmico brillante e pieno di energia.
Il Concerto per due violini e orchestra in Re minore BWV 1043 di Johann Sebastian Bach rappresenta una delle massime espressioni della polifonia barocca. Il Vivace intreccia dialoghi dinamici tra i due violini, creando un tessuto melodico ricco e coinvolgente. Il Largo ma non tanto si distingue per il lirismo profondo e la calma contemplativa, mentre l’Allegro finale riporta energia e virtuosismo, offrendo un esempio perfetto dell’equilibrio tra complessità formale e bellezza melodica.
La Serenata per archi in Mi maggiore op. 22 di Antonín Dvořák è un inno al calore e alla vitalità della tradizione musicale ceca. Il Moderato apre l’opera con melodie serene e pastorali, seguito da un Menuetto elegante e da uno Scherzo vivace. Il Larghetto, cuore emotivo del lavoro, avvolge l’ascoltatore in un lirismo nostalgico, mentre il Finale: Allegro vivace esplode in un turbinio di danza e gioia, celebrando la musica popolare con grande entusiasmo.
Un viaggio musicale attraverso epoche, stili e paesaggi sonori diversi, accomunati dalla capacità di evocare immagini vivide e sentimenti universali. Ogni compositore, con il proprio linguaggio, mette in luce la ricchezza espressiva della musica, trasformandola in uno strumento di connessione emotiva e spirituale. Un’esperienza che unisce profondità intellettuale e autentica umanità, regalando all’ascoltatore momenti di rara bellezza.
10,00/23,00 Euro (+ diritti prevendita)
Informazioni sulla prevendita