Francesco Pernigo in Aster Usher

Nelle case di Michele Mari: a cura di Mario Cossali e Remo Forchini

Mostra , Mostra fotografica

La casa è un luogo che ha ispirato autori di tutte le epoche, uno spazio che è stato declinato in molti modi diversi all’interno della storia della letteratura: casa come luogo fisico o immaginario, spazio chiuso del ricordo familiare o ambiente prescelto per le manifestazioni del subconscio. Lasciamo le nostre tracce sulle case che abbiamo abitato, così come loro le hanno lasciate su di noi.

Michele Mari parla delle proprie case, quelle dove ha trascorso lunghi periodi durante l’infanzia, e lo fa per immagini, “per feticci” come recita il sottotitolo del volume. In un racconto che si intreccia con le fotografie di Francesco Pernigo, Mari ci invita all’interno delle sue dimore, ci mostra gli angoli nascosti raccontando, attraverso aneddoti e citazioni, la storia indissolubilmente legata agli oggetti che la popolano. Ne emerge un’identità letteraria evocata attraverso le tracce fisiche di una storia personale e famigliare, un’identità ambigua come quelle, alluse nel titolo, dell’Asterione di Borges e degli Usher di Poe.

Michele Mari vive a Milano, dove insegna Letteratura italiana all’Università Statale, e a Roma. Oltre a diversi saggi ed edizioni di testi, ha pubblicato quattordici titoli di narrativa per alcune delle più importanti case editrici italiane, tra cui Di bestia in bestia, Tu, sanguinosa infanzia, Tutto il ferro della torre Eiffel, Verderame, Rosso Floyd e Roderick Duddle. È autore inoltre di fumetti e della raccolta di poesie Cento poesie d’amore a Ladyhawke. Traduce per diverse case editrici.

Francesco Pernigo nasce a Rovereto nel 1978. Vive e lavora fra il Trentino e la Sardegna, dedicandosi a progetti legati al territorio e alla relazione tra gli oggetti ed il loro contesto culturale. Riguardo alla sua ricerca fotografica ama citare una frase di Robert Walser, che ritiene riassumere perfettamente il senso del suo lavoro: «Non occorre vedere nulla di straordinario. Quel che si vede, è già tanto».

Alla mostra ci sarà un installazione sonora in omaggio a Gaston Bachelard di Federico Robol e Massimo Valentinotti.

Incontro con Michele Mari: venerdì 23 marzo ore 19.00 a Palazzo De Probizer


organizzazione: Comune di Isera - Libreria Arcadia