Glory Wall

Danza

Glory Wall di Leonardo Manzan affronta il tema della censura: un argomento delicato, affascinante e attuale, soprattutto se lo si accosta al concetto di Teatro. L’arte vive di costrizioni e muore di libertà: la censura è quindi vitale per l’arte, l’arte è scandalo e lo scandalo a sua volta implica la censura. Un vero e proprio corto circuito di idee e spunti di riflessione.

Romano di origine, milanese di formazione, classe 1992, Manzan si è rivelato tra i giovani talenti alla Biennale Teatro di Venezia: dopo il successo di Cirano deve morire nell’edizione 2018 del Progetto Biennale College Teatro – Registi Under 30, Glory Wall è stato premiato nel 2020 come Miglior Spettacolo.

«Cos’è la censura? Cosa si censura? Ci sono dei campi più soggetti alla censura? E se sì perché? Qual è il limite da superare oggi, in Italia, per essere censurati?» si interroga Manzan. «L’arte che disturba, scandalizza, crea disordine; la censura che si preoccupa dell’ordine sociale mantenendo l’ordine dell’immaginazione e di conseguenza l’ordinarietà dell’immaginazione.

Il gioco è questo. Eppure non è ridicolo scandalizzarsi, spaventarsi e infine censurare qualcosa che non è reale? Perché ci si indigna di più a teatro?

Il palco sembra amplificare significati e effetti di cose che nel mondo ci lasciano indifferenti. In effetti la cosa non è per niente ridicola, perché è nell’immaginazione che siamo più vulnerabili e£continuamente soggetti alla più sottile e perfetta forma di censura, che è quella che sembra venire da noi stessi. De Sade dice che un£limite c’è, tra ciò che è possibile immaginare e ciò che è possibile realizzare. Ma è un limite che alla censura non interessa. La censura colpisce la realtà ma il suo obiettivo è l’immaginazione».

 

GLORY WALL
di Leonardo Manzan e Rocco Placidi
con Paola Giannini, Giulia Mancini, Leonardo Manzan, Rocco Placidi, Alessandro Bay Rossi
scenografie Giuseppe Stellato
light designer Paride Donatelli
sound designer Filippo Lilli
regia Leonardo Manzan
produzione La Fabbrica dell’Attore -TeatroVascello