"I have a dream"

La mostra di Flavio Marzadro conclude il progetto performativo MeLa dici la tua idea di Trentino

Mostra - adatto a famiglie

A cura di Sarah Palermo con la collaborazione di Gaia Tonani

Per comprendere poeticamente la dimensione soggettiva nei processi di formazione identitaria dei territori e della sua gente, Flavio Marzadro con i tre fine settimana trascorsi nella lobby del MUSE ha invitato i suoi visitatori a rispondere alla domanda: “Qual è il tuo Trentino?”. Con tale quesito l’artista trentino ha incoraggiato il pubblico, non solo a riportare alla realtà un proprio ricordo fatto di frammenti di narrativa identitaria, ma ha dato loro voci differenti, sviluppando le sensazioni evocate dal simbolo madre del Trentino, dono per eccellenza. La mela.Chi si è avvicinato per curiosità o per conoscenza è da subito rimasto coinvolto dall’incredibile spirito con cui si è svolta l’azione dell’artista. Il progetto ha portato Marzadro a circondarsi di attenzioni, interviste audio, video e di oltre tremila fra disegni e frasi collezionate durante la performance. La forza dell’interazione ha richiamato adulti e bambini invitati non solo a raccontarsi, ma anche a scambiare con l’artista un grande abbraccio, segno di vicinanza e promessa di un nuovo incontro. Quest’ultimo avverrà attraverso una nuova esposizione che avrà come sede Palazzo delle Albere, e che sarà figlia della primaria azione pubblica, ed ideata dall’artista stesso.

“I have A Dream” la celeberrima frase ricca di speranza, pronunciata da Martin Luther King davanti al Lincoln Memorial di Washington nel 1963, diventa il punto di partenza della ricerca di Flavio Marzadro, artista e sociologo affascinato dal concetto di arte pubblica contemporanea, rivolta al dialogo e all’interazione con e tra le persone. L’operazione dell’artista non si pone come un’unione di pensieri e di desideri intrinseci, ma come una sorta di reinterpretazione artistica dell’insieme di narrative identitarie che sono state con lui scambiate.Il progetto propone al pubblico di condividere queste narrative identitarie offrendo un po’ di tempo per scrivere, pensare, comunicare un desiderio su ciò che donne, uomini, bambini provenienti dal Trentino o in semplice visita, percepiscono, sentono, sognano o aspirano vivere e trovare nel proprio Trentino, in quel ricordo del passato o di una vacanza dedicata a questi luoghi. Terminata la fase dello scambio e raccolte le memorie, le testimonianze, i video e gli oggetti cari ad ognuno dei protagonisti, Marzadro, attraverso una profonda immersione creativa su questi insiemi, ha sviluppato questa istallazione, una rappresentazione poetica in forma di un puzzle di oggetti e narrative


organizzazione: Muse di Trento