I tre moscatieri
testo di Camillo Caresia che con la nipote Valentina ha curato la regia
La rassegna "Palcoscenico trentino" prosegue sabato 12 novembre con la Filodrammatica “San Martino” di Fornace che porta in scena «I TRE MOSCATIERI», un testo comico di Camillo Caresia che, assieme alla nipote Valentina, ha curato anche la regia dello spettacolo.
Il riferimento al titolo al romanzo di Dumas non deve però ingannare: i duelli dei nostri “moscatieri” si limitano ad affrontare l’avversario con l’arma di un sottile sarcasmo.
Athos, Porthos, Aramis, D’Artagnan, il cardinale Richelieu, la perfida Milady, la dolce signora Bonacieux, Luigi XIII, Anna D’Austria, il Duca di Buckingham, i moschettieri del re, le guardie del cardinale, duelli, inseguimenti, amori, beffe... Tutti per uno, uno per tutti! Ma che, ma che, ma che! Tutto molto più bucolico.
I nostri Moscattieri non hanno più voglia di duellare, di inseguire, di amare. Il loro motto? “El vin bisogneria magnarlo, l’è massa bon per beverlo e basta!” I loro duelli? Stendono l’avversario con il loro sarcasmo sottile. I loro inseguimenti? A passo lento e con molta calma.
I loro amori? È passato troppo tempo, chi se li ricorda! Però riescono ancora a farsi beffe di chiunque provi a mettersi sulla loro strada e se la ridono di gusto. D’altronde, non si smette mai di ridere invecchiando. Si invecchia quando si smette di ridere.