Identità tra passato e futuro

Incontro con Marco Aime, antropologo.

Incontri e convegni

“Identità” è una parola rassicurante, quanto ambigua. Il nostro tempo ne fa spesso un certo abuso, invocandola come antidoto alla crisi della comunità, alla paura dell’esclusione e al senso di spaesamento e disordine prodotto dalla globalizzazione.

Spesso l’ansia d’appartenere fa sì che quello che potrebbe essere un moto verso l’altro si traduca con facilità in un moto contro l’altro: l’identità diviene strumento per tracciare linee di inclusione/esclusione che definiscono un “noi” e un “loro” e aprono la strada a pregiudizi vecchi e nuovi.

Ma questa idea di identità ci è davvero utile per affrontare le sfide dell’oggi? L’identità definisce ciò che siamo stati o può essere invece un progetto, una tensione verso ciò che vogliamo essere insieme? Parte da queste domande l’analisi di Marco Aime, uno dei più famosi antropologi italiani, lucido e critico osservatore dei movimenti profondi del nostro tempo.

In caso di maltempo l’evento si terrà negli spazi interni del Castello.

Per questo evento non è prevista la prenotazione


organizzazione: Fondazione trentina Alcide De Gasperi