Il lago dei cigni

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Balletto del Sud
Il lago dei cigni
Balletto in due atti
Musiche di Piotr Il’in Cajkovskij
coreografie di Fredy Frantuzzi

Il capolavoro di Cajkovskij trova l’intuizione di Fredy Frantuzzi, di ambientarlo nella Baviera “fin de siècle” di Ludovico II, che proprio negli anni della composizione fu dichiarato pazzo e deposto.
Il clima romantico che si respira dall’inizio alla fine dell’accattivante balletto proviene da tutto un filone della letteratura mitteleuropea che Franzutti fa propria con citazioni qua e là disseminate nella drammaturgia del balletto.
Frantuzzi riesce a rendere più esplicite, e senza forzature, alcune prospettive già presenti nella concezione musicale – e vita personale – di Cajkovskij nelle quali anche l’uomo di oggi, può ritrovare suggerimenti o spunti per una riflessione attuale che risolva la sua eterna crisi d’identità.

Nella stagione di danza del Teatro Valle dei Laghi, organizzata in collaborazione con il Centro Servizi Culturali S. Chiara, arriva giovedì 18 dicembre il Il Lago dei Cigni, balletto in due atti con le coreografie di Fredy Franzutti su musiche di Piotr Il'ič Čaikovskij.

Il Balletto del Sud presenterà a Vezzano, in una speciale ambientazione fin de siècle il “classico” più amato dal pubblico di tutto il mondo: «Il Lago dei Cigni» con le coreografie di Fredy Franzutti su musiche di Piotr Il'ič Čaikovskij.

Franzutti, oggi uno dei coreografi più apprezzati nel panorama internazionale, ambienta la vicenda nella Baviera "fin de siècle" di Ludovico II, che proprio negli anni della composizione fu dichiarato pazzo e deposto. Ci sarà una citazione diretta nella scenografia (di Francesco Palma) che rappresenta il favoloso castello di Neuschwanstein - dimora privata di Ludvig.

Lo spettacolo, che è stato replicato con successo in diversi Teatri e Festival italiani, è una riuscita rielaborazione di un classico – Vittoria Ottoleghi la definisce "con esito trionfale" – realizzato con un nutrito numero di ballerini di qualità, eccezionali solisti e sfarzo di costumi e scene “a trasformazione” che ricordano il cinema di Visconti.

Danzano, nei ruoli principali, Nuria Salado Fustè (Odette/Odile), Francesco Cafforio (il principe Sigfried) e Alessandro De Ceglia (il mago Rotbarth). Al loro fianco i solisti e il corpo di ballo del Balletto del Sud.