Il ritorno dell’ambulante

Viaggio nella contemporaneità digitale

Mostra
[ Fondazione Trentina Alcide De Gasperi]

Il Museo Per Via inaugura la mostra

“Il ritorno dell’ambulante”

Inizia così la serie di eventi e mostre per i 10 anni del museo

Venerdì 14 giugno apre al pubblico la nuova mostra del Museo Per Via, dal titolo Il ritorno dell’ambulante. Viaggio nella contemporaneità digitale: un’esplorazione sulla figura dell’ambulante reinterpretata e inserita in un mondo iper-contemporaneo, grazie alla sensibilità e alle tecniche digitali dell’artista trentino Cristiano Brunelli.

Uno sguardo inedito e mai percorso a partire dall’epopea dei venditori di stampe tesini e dalla potenza comunicativa delle immagini, che inaugura una rassegna di eventi e mostre per celebrare i primi 10 anni del Museo Per Via,
inaugurato nella primavera del 2014.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 28 luglio.

Per inaugurare gli eventi dedicati alla ricorrenza dei dieci anni dalla nascita, il Museo Per Via propone ai suoi visitatori un’escursione inedita nell’arte contemporanea e nella grafica digitale. Il decennale, infatti, sembra l’occasione giusta per osare uno sguardo altro, in un museo dedicato alla storia delle stampe e dell’ambulantato tesino, proponendo una diversa prospettiva sulla potenza dell’immagine. La mostra “Il ritorno dell’ambulante”, un’esposizione di circa 40 stampe digitali, vuole dare uno sguardo non convenzionale sulla realtà, smascherando le ipocrisie del nostro presente anche attraverso l’aperta provocazione dello spettatore, ribaltando i miti del presente e senza risparmiare tensione e critica sociale.

LA MOSTRA

L’invenzione della stampa nel Rinascimento coincide con un’esplosione nella diffusione delle immagini, nelle piazze delle città e nelle osterie dei paesi, nelle abitazioni private come nei mercati aperti a tutti. È come se in un preciso istante, in concomitanza con la diffusione della stampa e il successo delle incisioni, la comunicazione per immagine sprigionasse tutto il suo potere liberatorio e la forza immaginativa. L’autorità ecclesiastica se ne accorse ben presto e cercò in tutti i modi di arginare le correnti meno allineate di questa vulgata, ma ormai la fantasia mista alla voglia di critica sociale stava percorrendo la sua strada senza possibilità di fermata, tra satira, denuncia delle ineguaglianze e stile graffiante.

Non una moda passeggera, ma un’iconografia che ha continuato a essere presente anche nei cataloghi dei venditori a stampa, tesini compresi, nell’Europa otto-novecentesca.

La mostra, la prima di questo genere allestita nelle sale del Museo, apre le sue porte allo stile pop e surrealista delle grafiche dell’artista trentino Cristiano Brunelli: un’immersione in “quello che gli occhi non si spingono a vedere”, citando le parole del responsabile scientifico del museo Alessandro Paris. Non mondi lontani, ma un ribaltamento delle forme e dei miti a noi più familiari per leggere in maniera più complessa la realtà che abbiamo davanti.

Una poetica non convenzionale del quotidiano che si alimenta delle tecniche più sofisticate della grafica digitale, con riferimenti diretti con il fumetto, l’animazione, i videogiochi e la cartellonistica politica, il tutto condensato con un’attitudine urbana ad andare oltre le risposte certe, in una protesta elegante che non risparmia nessuno.

Oltre a una selezione di opere dell’artista, che riflettono sulla potenza delle immagini, fulcro dell’epopea dell’ambulantato tesino, per l’occasione Cristiano Brunelli ha reinterpretato la figura dell’ambulante, una sorta di avatar dell’artista. Tratteggiato prima in bianco e nero, come nei prototipi incisori d’età moderna, l’ambulante assume i colori vivaci e brillanti della contemporaneità dentro cui si nascondono falsi valori e gusto dell’effimero, per ribaltare tutto
e riprendere il suo cammino critico nel mondo.

Una figura inedita per celebrare un museo che riflette sulla rappresentazione della realtà veicolata dalle immagini, dal passato al presente in confronto e sovrapposizione, grazie a una storia locale che riesce a farci vedere “oltre la realtà”.

Cristiano Brunelli (Trento, 1982) è un artista multidisciplinare concettuale che fonde lo stile moderno con un rimando all’antico per veicolare messaggi sociopolitici. Dall’inizio della sua attività, nel 2001, ha esposto le sue opere in musei, gallerie d’arte contemporanea e circo contemporaneo, oltre a realizzare performance di live painting e progetti di interior e graphic design. Vive e lavora a Trento.

Info

Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 0461 314247 o 347 3692738, oppure consultare il sito del Museo Per Via www.museopervia.it 

Fino al 30 settembre, il museo è aperto con i seguenti orari: da martedì a giovedì 14.30- 18.30, da venerdì a domenica 10-13 e 14.30-18.30. Lunedì giorno di chiusura.

A partire dal 27 giugno, ogni domenica d’estate il Museo offre una visita guidata gratuita alle 17.15 inclusa nel costo del biglietto, che può essere abbinata alla visita al Museo Casa De Gasperi in partenza alle 16.00.