L’estate di Centrale Fies 2025 | LIVE WORKS SUMMIT + Agitu Ideo Gudeta Fellowship 2025

Al via giovedì 17 luglio la stagione estiva 2025 di Centrale Fies con Undomesticated Ground - Group Show e Live Program (18 luglio - 20 settembre) che aprirà al pubblicoe sarà visitabile durante le giornate di programmazione o su appuntamento fino al 20 settembre. Durante il primo weekend di programmazione, dal 18 al 20 luglio, per LIVE WORKS SUMMIT, Centrale Fies presenta le performance finali dell’edizione 2024 di Live Works, uno dei bandi italiani più longevi con un approccio curatoriale decoloniale, e il progetto selezionato nell'ambito di Agitu Ideo Gudeta Fellowship, una borsa di ricerca alla sua IV edizione, pensata per artiste e artisti razzializzati con cittadinanza italiana.
Un’intera serata, quella del 23 luglio, è dedicata al progetto WITCHES / Brand New Self, che torna, dopo il suo consueto appuntamento invernale, in una versione estiva con una collaborazione fruttuosa e attiva con Fandango Libri: qui letteratura, immaginari e riflessioni su tematiche urgenti dialogano per dare voce a nuove soggettività, esplorando pratiche di scrittura, desiderio e autodeterminazione che restano essenziali per immaginare futuri più liberi e plurali.
Il week end di chiusura della programmazione dell’estate di Centrale Fies è dedicato a Radical Love: un momento che restituisce una lunga storia di alleanze, emozioni, sentimenti, relazioni e attrazioni con i lavori di compagnie amate da pubblico e critica e di artisti e artiste che hanno coltivato con Fies relazioni profonde nel corso degli anni.
IL PROGRAMMA
LIVE WORKS SUMMIT:
La programmazione apre giovedì 17 luglio con l’opening di Undomesticated Ground (18 luglio - 20 settembre) Group Show e Live program con Giulia Crispiani e Golrokh Nafisi, Elizabeth A. Povinelli, Théophile Peris, Marcos Kueh, Adam Christensen con Tom Wheatley e David Aird a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna con la curatela esecutiva di Maria Chemello. Il Group Show è accompagnato da un Live program con Giulia Crispiani e Golrokh Nafisi che presenteranno la performance The city we imagine durante l’opening di giovedì 17 luglio, e un workshop di textile art dal titolo green, red and black tenuto dalle artiste il 19 e 20 luglio. Elizabeth A. Povinelli presenta il film The Inheritance, proiettato dal 17 al 20 luglio. Parte del live program sono anche le performance/concerto di Adam Christensen con Tom Wheatley e David Aird. Infine Théophile Peris è presente con un workshop sul “wool waulking” antica lavorazione celtica della lana. All’interno della programmazione di LIVE WORKS SUMMIT (18 - 20 luglio) a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangi (curatore, ricercatore, docente) con la curatela esecutiva di Maria Chemello, per il quarto anno Centrale Fies presenta la AGITU IDEO GUDETA fellowship - pensata come a una affirmative action e realizzata quest’anno in collaborazione con Palazzo Grassi–Pinault Collection Venezia e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La fellowship si fonda sulla convinzione che l'assenza di diversità nel panorama artistico sia legata a barriere materiali e simboliche concrete, spesso nell’ambito della razzializzazione, e vede la sociologa e curatrice Mackda Ghebremariam Tesfaù e il curatore e attivista Justin Randolph Thompson affiancare la board curatoriale di Live Works. Omar Gabriel è l’artista selezionato nel 2024 per l’affirmative action nominata ad Agitu Ideo Gudeta che presenta Nine-Night (domenica 20) opera musicale performativa che nasce dall’incontro di due corpi strumentali: il berimbau e il pianoforte. Questo lavoro esplora l’idea di transcorporalità come possibilità di essere molteplici: una riflessione sull’esperienza del corpo diasporico e sulle pluralità identitarie che lo attraversano. In questa nuova edizione di LIVE WORKS SUMMIT è possibile assistere ai progetti realizzati dai fellow 2024 nel corso di un anno di ricerca. Come ogni anno i Fellow saranno accompagnati da Guest Artist del calibro di Deena Abdelwahed (venerdì 18) DJ, compositrice di musica elettronica e produttrice tunisina, conosciuta per la una distintiva fusione di influenze musicali arabe e un sound design elettronico all’avanguardia; Dengue Dengue Dengue (sabato 19) duo di Tropical Bass formato da Felipe Salmon e Rafael Pereira. Il loro lavoro esplora i ritmi del Perù e di altre parti del mondo, ricreandoli in chiave elettronica attraverso un mix di analogico e digitale, per dare vita a un suono e a un’estetica visiva unici; e Caterina Barbieri & Space Afrika (domenica 20) che presentano Last Track (w/MFO and Ruben Spini). Avvolta in un incontro magico, la trama musicale inquietante di Barbieri si fonde con il dub urbano e spazioso di Space Afrika, generando un terreno sonoro completamente nuovo rispetto ai loro percorsi individuali.
Al centro del programma del Summit i progetti di Adam Seid Tahir che presenta Dawn (venerdì 18), prima performance di una serie che reinterpreta la mitologia norrena e l’alfabeto runico dell’Elder Futhark attraverso una prospettiva queer afro-nordica; Klara Kofen in collaborazione con Cameron Graham (venerdì 18) con fake and extinct un’opera performativa installativa che attraversa luoghi presenti e storici di sovranità infrastrutturale; a seguire il medesimo percorso di residenza Noha Ramadan (venerdì 18), con il progetto And we shimmered as we crossed from one reality to another… selezionato dal Consortium Commission Mophradat assieme alla commissione curatoriale di LIVE WORKS, dando così l’avvio a una collaborazione tra Centrale Fies e la piattaforma Mophradat nata per sostenere il “mondo arabo” negli ambiti delle arti contemporanee. Hot Bodies aka Gérald Arev Kurdian (sabato 19) presenta The Transition Pieces: ciclo di composizioni musicali iniziato nel 2024 da Gérald Arev Kurdian, in arte Hot Bodies. Il progetto nasce come un’esplorazione personale: Kurdian osserva come la propria transizione di genere, da maschile a femminile, abbia trasformato il modo di cantare e di suonare strumenti come basso elettrico, tastiere, pedali e processori vocali; nella performance Yesterday’s Forecasts, Tewa Barnosa in collaborazione con Ghenwa Noiré (sabato 19) esamina lo sfruttamento ecologico e lo sterminio dei popoli e delle loro terre attraverso una narrazione che intreccia storie e linee temporali differenti. Unisce fatti e fiction, memoria e mito, archivi visivi e sonori basati sulla poesia beduina e sui ritmi libici. Attraverso la metafora culinaria, Chōri Collective (domenica 20) esplora “le discipline dei corpi asiatici” in cui ogni artista indaga la propria storia personale e quella dello Stato-nazione di appartenenza scegliendo e incarnando un ingrediente. Durante il weekend si terranno le free school, ossia, incontri e lezioni aperte al pubblico a rinforzare le linee culturali e i processi sommersi che guidano la programmazione di Centrale Fies e che costituiscono parte del suo valore. Un momento di “espansione” attraverso lezioni e talk. Ad attivare spazio e pensiero sono: Fatima Ouassak, saggista e attivista impegnata contro il razzismo, ha fondato il Front de mères e Verdragon, un centro di ecologia popolare, in conversazione con Mackda Ghebremariam Tesfau’ (venerdì 18); Elizabeth A. Povinelli, titolare della cattedra Franz Boas di Antropologia e Studi di Genere alla Columbia University, in conversazione con Simone Frangi (sabato 19); Emma Dabiri FRSL, pluripremiata (Cannes Lion, Medaglia d’Oro del Patronato Onorario della University Philosophical Society e Praeses Elit Award (2023)) conduttrice e autrice, in conversazione con Justin Randolph Thompson (domenica 20). Insieme, affronteranno temi centrali del dibattito contemporaneo come ecologia, antirazzismo, pensiero postcoloniale e immaginazione politica.
17 luglio
Group show opening + performance
18 luglio - 20 settembre
Undomesticated Ground
group show + live performance & workshop
curato da Simone Frangi e Barbara Boninsegna
18, 19, 20 luglio
LIVE WORKS SUMMIT
curato da Barbara Boninsegna e Simone Frangi
+
Agitu Ideo Gudeta fellowship
curato da Barbara Boninsegna e Simone Frangi, Mackda Ghebremariam Tesfaù, Justin Randolph Thompson e con la collaborazione di Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Palazzo Grassi–Pinault Collection Venezia
23 luglio
WITCHES BRAND NEW SELF feat FANDANGO LIBRI
è il terzo appuntamento di "Witches / brand new self" con una nuova collaborazione con Tiziana Triana, direttrice editoriale di Fandango Libri, impegnata nella saggistica e nella fiction narrativa. Nato come un raduno di pratiche, "Witches / brand new self" è un format che intreccia workshop, co-learning e programmi pubblici. Al centro del progetto non c’è la figura della “strega” in senso stretto, quanto piuttosto una linea nera concettuale, un filo che unisce tutte le soggettività coinvolte – artiste, ricercatrici, performer, designer, autrici – chiamate a raccontare il proprio lavoro attraverso uno sguardo transfemminista e processuale, aperto alla contaminazione tra saperi e linguaggi. In questo contesto, “la strega” è un simbolo mobile da decostruire, o al contrario un pretesto attivo per attivare narrazioni, attraversamenti e genealogie critiche contemporanee. Dal peso di un’eterodefinizione negativa della nozione di strega alla forza di un’autodefinizione come atto di riposizionamento: è qui che prende forma “brand new self”. Lo spin-off editoriale "Witches / brand new self FEAT Fandango Libri” vede la partecipazione delle autrici Marina Cuollo e Moshtari Hilal, che dialogheranno con Tiziana Triana, direttrice di Fandango Libri e con la traduttrice di Hilal, Lavinia Azzone. Questo incontro rappresenta un ulteriore passo nella diffusione delle pratiche e delle idee emerse durante "Witches / brand new self", ampliando il dibattito e coinvolgendo nuove voci nel processo di risemantizzazione e trasformazione culturale. La serata proseguirà con una cena a tema e con la musica di ÀO LÌ WǍ, ensemble che unisce voci, lira calabrese, daf, chitarra e mandolino, per creare un suono di stampo avant-folk, alternando momenti di improvvisazione a brani più strutturati per un’esperienza inaspettata.
24, 25, 26, 27 luglio
RADICAL LOVE
L’estate di Centrale Fies prosegue con Radical Love (24 -27 luglio) a cura di Centrale Fies, che vede un amore in perenne evoluzione con realtà della scena performativa contemporanea italiana che hanno con Centrale Fies un rapporto di cura, scambio e percorso comune. Il weekend inizia con Sotterraneo a cui Centrale Fies dedica l’intera giornata di giovedì 24 luglio in occasione dei vent’anni della compagnia che presenta tre lavori di seguito: L’angelo della storia (alle ore 19:00), IL FUOCO ERA LA CURA _ Liberamente ispirato a FAHRENHEIT 451 di Ray Bradbury, Dj show – Twentysomething Edition (alle ore 21:30). Radical Love prosegue con Francesca Pennini/CollettivO CineticO (venerdì 25 ore 17:00/sabato 26 ore 17:00) presenta Look Closer (open studio di Abracadabra) in cui voce e grafia sono sostanza di una parola spogliata dall’informazione e affidata all’incantesimo; GRANDI MAGAZZINI CRIMINALI presenta Ogni creatura è un popolo (venerdì 25 ore 18:30) nasce dall’incontro tra Giorgiomaria Cornelio, Giulia Pigliapoco e Danilo Maglio, artisti provenienti da teatro, poesia, arti visive e curatela. La loro ricerca unisce regia, scrittura, performance e teoria critica, interrogando la scena come eredità e spazio di guerra. Silvia Calderoni/Ilenia Caleo tornano a Centrale Fies con temporale {a lesbian tragedy} (venerdì 25 alle ore 20:30 /sabato 26 alle ore 23:00) toccando l’inquietudine del tempo presente. Uno spazio si carica di angoscia. Malinconia, interni densi di noia, sconforto, la desolazione di ambienti naturali, foreste perdute, una lenta polverizzazione del mondo. Dance Macabre di Jacopo Jenna (venerdì 25 alle ore 22:00) è un invito austero a danzare verso l’ignoto, legando e affermando relazioni con il mondo attuale, ricercando attraverso una commistione visionaria tra corpi danzanti, film, testi, musica elettronica e luce. Asteroide di Marco D’Agostin (sabato 26 alle ore 20:00) è una messa alla prova del principio di irruzione e della capacità di ballare dopo la fine improvvisa delle cose, nel tentativo collettivo di rispondere a una domanda: perché, nei musical, si mettono tutti a danzare e a cantare? Asteroide è uno studio applicato sul genere del musical e al contempo una riflessione performativa sul rapporto tra scienza e amore, divulgazione e intrattenimento; Genny Petrotta con Brinjë më Brinjë (Rib to Rib) (sabato 26 alle ore 22:00) esplora la storia stratificata delle Burrnesha — figure femminili che diventano socialmente riconosciute come di genere terzo, femminile a maschile, nei Balcani, formalizzate soprattutto nel Kanun, il codice consuetudinario dell’Albania. GRANDI MAGAZZINI CRIMINALI e Genny Petrotta sono i selezionati dello scorso anno da FONDO - network per la creatività emergente, coordinato da Santarcangelo dei Teatri, di cui anche Centrale Fies fa parte.
A chiudere la programmazione estiva, domenica 27 luglio la performance Darkness pic-nic (alle ore 17:45) di DOM- , che condurrà il pubblico in una passeggiata fuori e dentro le sale di Centrale Fies e un picnic inedito tra le Marocche, ispirato al film cult di Peter Weir “Picnic ad Hanging Rock”, un pic-nic sul ciglio della notte, nel mezzo del bosco, un bivacco temporaneo per racconti notturni. Intrecciando la ricerca intorno al gesto del camminare e del nomadismo con il tema dell’abitare leggero dello spazio pubblico; e infine il debutto nazionale di Giorgia Ohanesian Nardin con Whatever I am / let it be seen (alle ore 21): un’elegia, una preghiera, porta il tono della tragedia. Un canto liturgico per tutto quello che sta tornando alla terra, per essere trasformato.
FREE ENTRY
Programma integrale >> https://www.centralefies.it/