La leadership degli intellettuali. Accademia e opinione pubblica

Venerdì 8 maggio il seminario con Francesco Profumo e Angelo Panebianco, organizzato a Trento dall’Istituto storico italo-germanico della FBK.

Convegno
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Intervengono
Angelo PANEBIANCO | Università di Bologna, editorialista del “Corriere della Sera”
Francesco PROFUMO | Presidente FBK

Dopo l’incontro sulla leadership politica di Angela Merkel e quello sulla leadership religiosa di papa Bergoglio, sarà dedicato alla figura dell’intellettuale il prossimo appuntamento del ciclo di seminari “Nuove forme di leadership? Una discussione a più voci”, proposto a Trento dall’Istituto storico italo-germanico (FBK-Isig) della Fondazione Bruno Kessler.
Inseguiti dai media e protagonisti di talk show o lontani dai riflettori, nei laboratori di ricerca o nelle scuole, quanto incidono sull’opinione pubblica i “lavoratori della mente”? E si può dire che gli intellettuali esercitino una vera e propria funzione di leadership nella società del nostro tempo?
Ne parleranno venerdì 8 maggio Francesco Profumo, presidente della Fondazione Bruno Kessler, già presidente del CNR e Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca nel Governo Monti, e il politologo ed editorialista del Corriere della Sera Angelo Panebianco.
L’appuntamento è in programma alle 17.00 nella sede FBK di via S. Croce e la partecipazione sarà aperta al pubblico.
 “Si tratta”, spiega il direttore dell’Istituto storico italo-germanico FBK Paolo Pombeni, “di una iniziativa ambiziosa, ma che continua la tradizione introdotta da qualche anno all'FBK-Isig: offrire al Trentino occasioni di incontro e riflessione ad alto livello anche a coloro che non sono studiosi professionali sui grandi temi che affaticano la vita di questo nostro travagliato tempo. A dimostrazione che anche nei laboratori di coloro che si occupano di scienze umane e sociali è presente l'attenzione per il servizio da prestare alla propria comunità”.

Abstract
Gli intellettuali esercitano oggi una funzione di leadership? A guardare a come vengono inseguiti dai media sembrerebbe di sì; a considerare la capacità di incidere realmente sui moti della pubblica opinione verrebbe da dubitarne. E poi: chi sono gli intellettuali oggi? I cosiddetti "opinion leader" che agiscono in pubblico o anche tutto l'arco delle professioni di quelli che un tempo si chiamavano i "lavoratori della mente"? Gli scienziati hanno un peso anche se la loro attività si svolge meno sotto i riflettori della sfera pubblica? E quale è il ruolo dell'ampio tessuto della "formazione delle idee" che va dagli insegnanti nelle scuole di ogni ordine a grado sino agli un tempo "chiarissimi" professori degli Atenei, per non dire di tutta quella parte della classe dirigente (avvocati, magistrati, manager, uomini politici, ecc.) che contribuiscono anche loro a "fabbricare idee"? A queste domande intriganti rispondono due protagonisti della vita intellettuale del paese, due uomini che hanno operato su sponde diverse: Angelo Panebianco noto politologo ed editorialista del Corriere della Sera che ha operato sul fronte di chi "ragiona in pubblico" e Francesco Profumo, scienziato, presidente del CNR ed ex Ministro dell'Università, ora al vertice di FBK che ha lavorato sia sul fronte delle "scienze dure" che su quello del governo della ricerca
 
Angelo Panebianco dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche presso l'Università di Bologna nel 1971 ha ottenuto, l'anno seguente, un degree in International Affairs presso la Johns Hopkins University.
Ha svolto attività di ricerca presso la Harvard University, la University of California, Berkeley, e la London School of Economics and Political Science.
Dal 1989 è docente alla facoltà di Scienze politiche dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
Negli anni novanta è stato tra i fondatori della facoltà di Scienze Politiche "Roberto Ruffilli" dell'Università di Bologna, sede di Forlì, e direttore dell'omonima biblioteca. Dal 1991 al 1995 è stato presidente dell'indirizzo politico-internazionale della medesima facoltà dove ha insegnato Scienza politica e Politica internazionale.
È professore all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, dove insegna Sistemi internazionali comparati presso la Facoltà di Scienze politiche. Ha insegnato Teoria politica e Geopolitica presso la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
 
Francesco Profumo Francesco Profumo è Professore Ordinario di Macchine ed Azionamenti Elettrici al Politecnico di Torino e Professore incaricato all’Università di Bologna. E’ stato Visiting Professor presso l’Università del Wisconsin – Madison (1986-1989), l’Università di Nagasaki (1996-1997), la Czech Technical University (1999) e l’Università di Cordoba (2004 and 2005).
Nel 2003 è diventato Preside della Facoltà di Ingegneria e nel 2005 Rettore del Politecnico di Torino (2005-2011).
E’ stato nominato Presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) nel luglio del 2011 ed è stato Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca nel Governo Monti.
Attualmente è Presidente della Fondazione Bruno Kessler di Trento e di IREN S.p.a.
Nella sua attività di ricerca ha pubblicato oltre 250 lavori su Riviste scientifiche e sugli atti di Conferenze internazionali di settore. Ha svolto la propria attività didattica e di ricerca in diverse Università nel mondo (in Argentina, Cina, Ungheria, Albania, Romania, Lettonia, U.S.A., Giappone, Repubblica Ceca), ricevendo Lauree e Dottorati Honoris Causa.
Francesco Profumo ha presieduto il G8 University Summit (Torino, 2009) e la Columbus Association (2006-2011), che comprende 55 Università europee e del Sud America, ed è stato membro del Consiglio di Amministrazione di Unicredit Private Bank (2008-2010), Il Sole 24 Ore (2007-2009), Fidia S.p.a. (2007-2011), Telecom (2011) e Pirelli (2011). Ha fatto inoltre parte del Consiglio dell’Agenzia Spaziale Europea (2011). Nel 2011 è stato nominato membro del Comitato Consultivo di Innogest Fund e di Reply s.p.a.
Attualmente fa parte del Board of Trustees dell’American University of Rome (AUR), del Consiglio dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), del Consiglio fiduciario della Fondazione Agnelli, del Consiglio di Amministrazione di Fidia (2014), del Comitato Scientifico di ENI Awards e del Boards of the Friends dell’Agenzia Spaziale Europea. E’ presidente dell’Osservatorio nazionale ANCI sulle Smart Cities e del Comitato Consultivo per il Piano strategico di “Metropolitan Turin 2025”, presidente della Business School ESCP, del Collège des Ingénieurs di Torino e membro dell’Accademia delle Scienze e dell’Academia Europaea – Sezione Fisica ed Ingegneria.


organizzazione: FBK-Istituto storico italo germanico