Lady Sings the Blues
Adattamento teatrale: Aida Talliente
Direzione musicale: Simone Serafini
Disegno luci: Luigi Biondi
Tromba: Mirko Cisilino
Sax alto: Simone Bastianutti
Sax tenore e clarinetto: Filippo Orefice
Trombone: Maurizio Cepparo
Chitarra: Luca Dal Sacco
Pianoforte: Francesco De Luisa
Contrabbasso: Alexia Rosso
Batteria: Alessandro Mansutti
Una donna. Un gruppo di musicisti seduti accanto a lei. Vecchi microfoni, vecchi dischi sparsi, sedie accatastate, bicchieri qua e là. Una scritta luminosa che scende dall’alto: “ON AIR”.
Siamo in un luogo intimo: la sala di una vecchia radio anni ‘50. Dalla penombra e dal silenzio si sente suonare un disco: “Strange Fruit” e le prime parole confuse di una voce femminile. Una voce roca, rotta. È lei che parla: la donna.
“Il mio più grande sogno è...”, così la donna inizia il suo racconto, come fosse l’ultima intervista, l’ultimo “canto” della sua vita. E dopo questo breve inizio è la musica della band a strappare il silenzio e ad accompagnarci nei sobborghi di Baltimora, nei jazz club di tutta New York, nelle città da una costa all’altra dell’America e negli anni tormentati delle violenze razziali.
È dentro questo mondo che nasce la voce di Billie Holiday, quella voce che più di ogni altra è riuscita a raccontare con sincerità ogni sorta di esperienza vissuta. Quella voce così meravigliosamente umana e piena di franchezza che diventa l’urlo di un cane randagio, l’urlo dell’amore e della fame, l’urlo di ogni cicatrice che segna il corpo e il cuore, l’urlo delle tante strade percorse. Urlo e Canto divisi da una linea molto sottile, ed è dentro questa linea che nasce fragile e bellissimo il suo blues.
Biglietto 16 €
organizzazione: Aria Teatro