Le statue bugiarde

Incontri e convegni , Presentazione libro

La storica Alessandra Lorini presenta il suo libro ‘Le statue bugiarde’, in dialogo con Fabrizio Rasera.

Estate del 2020, durante le proteste di Black Lives Matter: due giovanissime ballerine afroamericane danzano a Richmond, Virginia, sulla base del grande monumento del generale confederato Robert E. Lee, completamente ricoperta da graffiti di diversi colori; in un parco del Connecticut ignoti, di notte, decapitano una statua di Colombo e un’altra, nel Minnesota, viene abbattuta, in pieno giorno, da attivisti nativi americani con una cerimonia rituale; un importante museo newyorkese decide di rimuovere la statua equestre del presidente Theodore Roosevelt che troneggia da più di ottant’anni davanti all’entrata su Central Park. Che cosa ci dicono questi gesti iconoclasti della società americana odierna? Il volume ricostruisce la storia di alcuni monumenti pubblici altamente controversi nel contesto statunitense, svelando le narrazioni che li sostengono, mai neutrali e decisamente conflittuali. Chi ha voluto quelle statue? Quali storie bugiarde raccontano? Quali sono i gruppi sociali cancellati dalla rappresentazione monumentale? Si può creare una memoria pubblica più inclusiva?

Alessandra Lorini ha insegnato Storia delle Americhe all’Università degli Studi di Firenze e studia, da molti anni, la storia delle rappresentazioni razziali e coloniali nella cultura pubblica. Tra le sue pubblicazioni: Rituals of Race. American Public Culture and the Search for Racial Democracy (Virginia Uni- versity Press, 1999), L’impero della libertà e l’isola strategica. Gli Stati Uniti e Cuba tra Otto e Novecento (Liguori, 2008) e C’era una volta l’America. Saggi sul disincanto della Modernità (Morlacchi, 2018).

Costi

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