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Francesca Albanese con Karem Rohana in dialogo con Mackda Ghebremariam Tesfau con intervento performativo di Mohammed El Hajoui, Ardna

Incontri e convegni
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L’incontro vede un dialogo sulla questione palestinese tra Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, e Karem Rohana, attivista, storyteller e divulgatore, moderati da Mackda Ghebremariam Tesfau’. Mentre scriviamo questa presentazione l’esercito israeliano è entrato a Rafah, valico del confine sud di Gaza.

Occupando Rafah da terra e presidiando ormai tutti i confini della striscia, l’ingresso di aiuti umanitari è completamente sotto controllo israeliano.

Sono mesi che la popolazione gazawi, composta quasi interamente di persone rifugiate, viene sistematicamente affamata come tattica di guerra.

Dal 7 ottobre 2023 abbiamo assistito alla radicalizzazione di un processo in atto da decenni, definito da Ilan Pappè come un genocidio incrementale.

Il popolo palestinese è vittima di un colonialismo di insediamento che ha destabilizzato l’area materializzando un conflitto etno-religioso in quella che è chiamata “Terra Santa” dai tre monoteismi.

Attraverso le parole di Albanese e Rohana tenteremo di ricostruire alcuni dei passaggi fondamentali di questa storia, prestando particolare attenzione alle strategie discorsive che l’occidente ha utilizzato e utilizza per disconoscere la portata epocale della tragedia coloniale in corso in Palestina.

Ardna è un termine arabo che significa “la nostra terra”.

L’esecuzione e il processo è parte integrante del risultato finale, assume la stessa importanza, durante il lavoro si entra in uno stato di meditazione e di spiritualità poiché la realizzazione pratica consiste nel riflettersi, quasi come fosse un atto di devozione.

A livello pratico la performance consisterà nel setaccio della cenere con movimenti precisi e sequenziali, con un passino, e uno stencil, andando a “tessere” progressivamente la Keffiyah, realizzando così un tappeto di cenere, effimero, intorno all’ulivo, destinato a scomparire. 

Mohammed El Hajoui è nato nel 1995 in Marocco. Nel 2018 ha conseguito il diploma accademico di Graphic Design & Art Direction alla NABA a Milano. Nel 2022 ha vinto un premio speciale a Venezia che gli ha dato l’opportunità di frequentare la residenza artistica di Fabrica. Nel 2023 con il progetto “Radici” ha esposto all’Arsenale di Venezia, come finalista del concorso di Arte Laguna Prize, e a Milano.

Costi

Gratuito

Il talk sarà tenuto in lingua italiana 

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