Lipsia 1989

Convegno

Venerdì 23 aprile 2010 ad ore 20,30 presso la Sala Consigliare del Comune di Calliano, in occasione della Giornata Mondiale del Libro, l'Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Biblioteca P. Intercomunale, propone la presentazione dell'ultimo libro della scrittrice PAOLA ROSA':
LIPSIA 1989 Nonviolenti contro il muro

“Lipsia 1989. Nonviolenti contro il muro”, di Paola Rosà, edizioni il Margine, 2009
A 20 anni dalla caduta del muro di Berlino, questo è il primo libro italiano che ricostruisce, con documenti di prima mano e dando voce agli stessi protagonisti, l'appassionante storia dei movimento pacifisti e nonviolenti, cresciuti nelle Chiese evangeliche della Germania comunista, e il cui centro era Lipsia, che furono determinanti con le loro manifestazioni, diventate poi imponenti, nella caduta del Muro senza spargimento di sangue.
Tra repressione e conformismo, ambiguità e solitari atti di coraggio, questo libro accompagna il germogliare e il crescere della rivoluzione anti-regime sin dai primi volantini di protesta contro i sovietici negli anni Cinquanta e lungo una miriade di piccoli grandi gesti che costellano i quarant'anni di esistenza della Germania comunista.
Con una postfazione di Gian Enrico Rusconi.

RECENSIONE
http://www.deutschlektoren.it/Rezensionen/Dokumente/Rosà_Rota.pdf

Paola Rosà. Lipsia 1989. Nonviolenti contro il Muro (postfazione di Gian Enrico Rusconi), Il Margine, Trento 2009, ISBN 978-88-6089-050-4, 265 pp., € 16.
In occasione del ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino le televisioni di tutto il mondo hanno puntato i propri riflettori sulla capitale tedesca e sulla scomparsa di invalicabili confini dei quali, fino al 1989, la città divisa era stata la più nota metonimia geopolitica.
Durante la commemorazione di quel fatidico 9 novembre la caduta di enormi tessere di domino ha simbolicamente inscenato il crollo delle frontiere blindate, il colpo al cuore che i tedeschi dell’Est hanno inferto a una Cortina di Ferro tanto oppressiva quanto incapace di proteggere il socialismo reale dalle proprie contraddizioni. Davanti alla Porta di Brandeburgo, Berlino ha in tal modo rievocato con entusiasmo la rivoluzione pacifica di chi, a est dell’Elba, si era opposto alle derive di una Repubblica Democratica Tedesca oggi ricordata soprattutto per l’irrimediabile distanza dai propri valori fondativi.
In riferimento agli eventi e ai protagonisti dell’autunno del 1989 nei paesi socialisti dell’Europa centrale, i nomi noti di Helmut Kohl, Michael Gorbacev o Lech Walesa non mancano mai di essere rievocati.
Solo di rado, tuttavia, i mass media ricordano oggi all’opinione pubblica volti e nomi di personalità spesso ritenute “minori”, senza le quali tuttavia la cosiddetta friedliche Revolution, la “rivoluzione pacifica”, difficilmente avrebbe avuto luogo. È proprio da tale consapevolezza che muove Lipsia 1989. Nonviolenti contro il Muro, nei cui otto capitoli Paola Rosà raccoglie i percorsi di «singole figure dalla fiumana di attivisti, dissidenti comunisti, giovani idealisti e pastori evangelici che negli anni, non in un giorno, hanno contribuito a disegnare il mosaico della rivoluzione».

Con Lipsia 1989 Paola Rosà rende giustizia alla dissidenza che, formatasi “dal basso” nel corso dell’intero quarantennio politico tedescodemocratico, ha saputo coinvolgere larghissime fasce della popolazione nelle città dell'Est tedesco. Tra le figure ingiustamente dimenticate emblematica è quella del pastore protestante Christoph Wonneberger, coordinatore delle preghiere collettive per la pace tenute il lunedì presso Nikolaikirche di Lispia, colto da ictus proprio nel 1989 e successivamente sottoposto a lunga terapia riabilitativa. Proprio sotto la sua direzione, tra 1986 e 1989 le Friedensgebete raccolsero anime anche molto diverse dell’opposizione politica avversa alla DDR di Erich Honecker. Nate in modo semiclandestino come occasione di riflessione e confronto al di fuori del controllo ideologico delle istituzioni, nel 1989 le preghiere del lunedì assursero a partecipatissime manifestazioni di dissenso contro un sistema politico ormai al collasso.
Lo sguardo dell’autrice non si concentra esclusivamente sui tumultuosi mesi antecedenti la caduta del muro di Berlino (ai quali è espressamente dedicato soltanto l’ultimo capitolo del volume), bensì percorre l’intero quarantennio socialista, di cui - sulla base di interessanti documenti originali e interviste - vengono considerati con dovizia di particolari gli aspetti più controversi. La lettura della storia tedesco-democratica proposta in Lipsia 1989, volume «ispirato dal racconto concesso in esclusiva per l’Italia da Christian Führer, pastore della chiesa evangelico-luterana di San Nicola», risulta nel complesso orientata verso un’interpretazione degli avvenimenti in chiave sostanzialmente cristiana. Se da un lato ciò permette all’autrice di approfondire – a tutto beneficio del volume e del lettore - aspetti meno noti della dissidenza tra Elba e Oder (a partire dal ruolo fondamentale assunto dalla chiesa tedesca nel difficile processo di cambiamento), dall’altro tale prospettiva può risultare eccessivamente parziale per chi è poco propenso a ravvisare nella religione il fondamentale parametro di misura della storia. Soprattutto nei primi capitoli del volume, nei quali Paola Rosà considera gli anni fondativi della Deutsche Demokratische Republik, la critica dell’atea Germania socialista assume in alcuni punti una matrice ideologica dai toni antilaicisti che non tutti i lettori condivideranno (a cominciare probabilmente dagli stessi Tedeschi dell’Est: in occasione del referendum promosso dagli attivisti di “Pro Reli” nell’aprile 2009, la schiacciante maggioranza dei berlinesi orientali ha rifiutato di equiparare l’ora di insegnamento della religione a quella di etica).1
Lipsia 1989 è senza dubbio da consigliare a chi voglia conoscere il policromo mosaico della dissidenza politica tedesco-orientale da una prospettiva - quella religiosa - solitamente poco contemplata dalla letteratura scientifica sull’argomento.
Andrea Rota (Università degli Studi di Bergamo)
Eingereicht und angenommen: März 2010
(Die Redaktion)
1 Emblematici sono i risultati di Berlino. Cfr. http://www.wahlenberlin. de/wahlen/volksentscheid-2009-ProReli/LAL_Bericht.pdf