Ludovico Technique: Paranoia e solitudine negli U.S.A dei 70s

Cinema
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Gli anni ‘70 americani furono una tra le più interessanti e contraddittorie stagioni nella storia della settima arte. L’influenza di un ambiente politico, sociale ed economico in piena tempesta associata ad un inedito interesse per la cinematografia d’autore europea, favorirono la creazione di opere che, in diversi casi, riflessero lo smarrimento della stessa società della quale erano espressione lasciando trasparire, col senno di poi, la crisi della modernità. 

All’alba dell’era della tecnica alcuni tra i più autorevoli esponenti di quella che è stata definita la Hollywood Renaissance opposero la loro visione umanista  ̶  tanto più significativa in quanto espressa dall’interno del circuito mainstream  ̶  alla logica della produzione omologante, prima dell’inevitabile resurrezione del moloch Hollywoodiano. 

Questo breve ciclo di film prova ad fornire un punto di vista, fra i tanti possibili, focalizzato su un aspetto peculiare di questa crisi: la solitudine dell’individuo colta all’interno di uno dei totem della modernità, la metropoli.

Ce ne parla Stefano Carbutti, curatore di questo ciclo di aprile della "Ludovico Technique" - la rassegna dedicata alla storia del cinema.