Macbeth
Il Macbeth del PortlandLab sbarca allo Smart-Lab di Rovereto
Giovedì 2 aprile alle ore 21.00 presso lo Smart-Lab, in viale Trento 47/49 a Rovereto, andrà in scena il Macbeth del PortlandLab, il laboratorio di produzione teatrale della Scuola di Teatro Portland. Lo spettacolo che vede la regia di Gianpaolo Corti è debuttato il 7 e l'8 marzo 2015 al Teatro Portland a Trento e ora è pronto per la tournée. In scena gli allievi-attori veterani del Portland: Manuela Broseghini, Patrizia Canazza, Andrea Delai, Francesco Laich, Claudia Lodi, Romano Oss, Giada Penasa, Alessandra Saletti, Licia Scantamburlo, Sara Slomp, Stefano Usmari.
“Venite, spiriti che agitate pensieri di morte, snaturate in me il sesso, riempitemi tutta da capo a piedi della più crudele ferocia. Condensate il mio sangue… Vieni Densa notte, avvolgiti nei più foschi fumi d’inferno affinché il mio pugnale non veda la ferita che apre” (Atto I, scena V)
Questa battuta di Lady Macbeth è uno dei punti di partenza che abbiamo utilizzato per la lettura scenica di questo dramma di Shakespeare, il binomio “Sangue” e “Notte” è quello su cui si sviluppa tutta la tragedia di Macbeth, nella sua disperata ascesa da nobile virtuoso e fedele che si trasforma, a causa dell’ambizione, in un mostro crudele che non si ferma difronte a nessun ostacolo, prima per raggiungere il potere e, una volta raggiunto, per mantenerlo.
Dramma denso come la notte invocata da Lady Macbeth, una notte che tutto avvolge, una notte sempre presente, continuamente e insistentemente ricordata, una notte contro natura che ha preso il posto del giorno, una notte senza riposo da cui è stato scacciato il sonno.
Dramma denso come il sangue che scorre lungo tutto il racconto, che scorre dalle mani, sui volti, dai pugnali e che tutto invischia.
E Macbeth è il più invischiato da quando il veleno dell’ambizione è entrato nel suo cuore e nella sua mente e, commesso il primo delitto con l’uccisione del Re Duncan, si vede costretto dal senso di colpa e dalla paura di essere scoperto ad andare avanti.
“Dicono che vi sarà sangue; e il sangue vuole sangue… Tutto deve ritirarsi dinanzi al mio interesse: sono entrato nel sangue fino a tal punto che, se non proseguissi, il tornare indietro sarebbe pericoloso come l’avanzare” (Atto III, Scena IV)
Per informazioni info.evoeteatro@gmail.com / tel 333 2686144 – 328 9344205
Ingresso libero