Mein Kampf

Teatro

Stefano Massini inaugura la Stagione del Teatro Sociale con il “Mein Kampf” da Adolf Hitler

A 100 anni da Mein Kampf, Massini, unico drammaturgo italiano ad aver vinto un Tony Award, porta in scena un’indagine lucidissima e spietata sul potere delle parole e le loro conseguenze

Mercoledì 6 novembre, ore 20.30 – Teatro Sociale

Venerdì 8 novembre, ore 20.30 – Teatro Sociale

Sabato 9 novembre, ore 18.00 – Teatro Sociale

Domenica 10 novembre, ore 16.00 – Teatro Sociale

Prende finalmente il via la Stagione del Teatro Sociale programmata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, che mercoledì 6 novembre (ore 20.30) avrà il piacere di ospitare uno tra gli scrittori italiani più famosi nel mondo: Stefano Massini. Il grande drammaturgo fiorentino sarà a Trento con Mein Kampf da Adolf Hitler, uno spettacolo prodotto da Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana. Mein Kampf verrà replicato nelle giornate di venerdì 8 (ore 20.30), sabato 9 (ore 18) e domenica 10 novembre (ore 16).

Un secolo ci separa dalla nascita di un libro. Era il 1924, anno di nascita di “Mein Kampf” dettato dal giovane Hitler nella cella del carcere di Landsberg. Otto anni ci separano invece dal 2016, quando la Germania ne consentì la diffusione dopo anni di divieto, ritenendo che solo la conoscenza potesse evitare il ripetersi della catastrofe. A 100 anni da “Mein Kampf” di Adolf Hitler, Stefano Massini, unico italiano vincitore di un Tony Award, legato a Bolzano e al suo Stabile e artista associato al Piccolo Teatro di Milano, porta in scena un’indagine lucidissima e spietata sul potere delle parole e le loro conseguenze.

Le scene sono di Paolo Di Benedetto, le luci di Manuel Frenda, i costumi Micol Joanka Medda e gli ambienti sonori di Andrea Baggio.

Per anni Massini ha lavorato incrociando la prima stesura del libro-manifesto con i testi e i comizi del Führer oltre che con gli immensi materiali delle Conversazioni con Hitler a tavola raccolte da Picker, Heim e Bormann. Oggi Massini consegna al palcoscenico uno spettacolo duro ma necessario, in cui “Mein Kampf” emerge in tutta la sua sconcertante portata. Perché queste parole hanno ipnotizzato le masse? Perché la Storia ha mutato direzione su queste pagine? E noi, spettatori del 2024, saremmo davvero impermeabili all’ascesa dal basso di questo profeta della rabbia?

“Mein Kampf” è l’agghiacciante Verbo del Novecento più distruttivo, camuffato dentro la paranoica autobiografia di un invasato. Dal primato della razza all’apoteosi del condottiero, dalla smania per il riscatto alla febbre per la propaganda, va in scena l’impalcatura del nazionalsocialismo, offerto senza filtri da Massini con lo stile ossessivo, barocco ed enfatico del testo originario, in un millimetrico studio teatrale di ritmi, toni e affondi verbali del dittatore: perché la comprensione del meccanismo è l’unico antidoto al suo replicarsi.

Stefano Massini

È artista associato al Piccolo Teatro di Milano, di cui è stato Consulente Artistico dal 2015 al 2020, dopo il grande successo del suo Lehman Trilogy, diretto da Luca Ronconi nell’edizione italiana, precedente a quella angloamericana firmata dal premio Oscar Sam Mendes. Proprio al Piccolo iniziò la sua carriera teatrale come assistente ospite di Luca Ronconi nel 2001, quattro anni prima di aggiudicarsi il Premio Tondelli a Riccione Teatro. Ha vinto due Premi Ubu (2013 e 2015) e il Premio della Critica nel 2007, anche per gli spettacoli realizzati nel sodalizio artistico tuttora in corso con Ottavia Piccolo.

Teatrante a 360°, scrittore, drammaturgo, narratore, è l’unico italiano ad aver vinto, nel 2022, un Tony Award, premio Oscar del teatro americano, oltre a rientrare nelle terne finaliste del Premio Laurence Olivier e del Premio Molière.

I suoi testi sono attualmente tradotti, pubblicati e rappresentati in 40 lingue sui palcoscenici di tutto il mondo, da Broadway alla Comédie-Française, da Berlino a Madrid, dalla Cina alla Corea, dal Sud Africa a Cile, Iran, Canada, Australia.

Il grande pubblico italiano lo ha scoperto grazie ai suoi interventi in televisione per Piazzapulita, e per altri programmi televisivi, come Ricomincio da Rai 3 (che portò il teatro sul piccolo schermo nei mesi drammatici del Covid) e per il recente e seguitissimo Riserva Indiana su Rai 3. Ha ricevuto alcuni dei massimi premi in Europa (Prix Médicis Essai, Prix Meilleur Livre Étranger, premio Selezione Campiello, premio SuperMondello, premio De Sica, Prix Meilleur Auteur Vivant Les Cyranos 2023). Dal 2016 collabora con il quotidiano la Repubblica come editorialista e critico letterario, oltre che con la rubrica settimanale Manuale di Sopravvivenza. Il Financial Times gli ha recentemente dedicato un’ampia intervista-ritratto diffusa nei 5 continenti. La sua partecipazione al Festival di Sanremo 2024, assieme a Jannacci, con la canzone L’uomo nel lampo, sulle morti sul lavoro ha segnato uno dei picchi di ascolto della kermesse. Fra le ultime opere teatrali: L’interpretazione dei sogni, Manhattan Project, Ladies Football Club, Cosa nostra spiegata ai bambini, Matteotti (Anatomia di un fascismo).

Costi

Informazioni

Biglietti acquistabili online su ticket.centrosantachiara.it/content  e presso le Casse del Teatro Sociale e dell’Auditorium S. Chiara.

In occasione di questo spettacolo non è previsto l’appuntamento con i Foyer del Teatro.

Per maggiori informazioni chiamare il numero verde 800013952 o visitare il sito www.centrosantachiara.it

Per tutti gli aggiornamenti e/o eventuali modifiche al programma, consultare il sito ufficiale: www.centrosantachiara.it