Notte degli archivi alla Majon di Fascegn

L’11 giugno una nuova e entusiasmante iniziativa per far conoscere e apprezzare i ricchi archivi della Biblioteca dell’Istituto Culturale Ladino e per far vivere ai ragazzi una notte alternativa e diversa, ricordando Franz Dantone Pascalin, il primo fotografo ladino delle Dolomiti.

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[ Istitut Cultural Ladin | Museo Ladin]

Due anni fa la Majon di Fascegn promise di voler diventare casa della comunità, luogo di ricerca e cultura che coinvolge con lungimiranza la sua gente: così è stato. Questa volta l’Istituto ladino si apre alla comunità e soprattutto ai giovani con una proposta davvero curiosa: una notte nei suoi archivi, fra proposte culturali, musica, giochi, storia e la presentazione di un nuovo progetto dedicato a tutta la Val di Fassa.

L’iniziativa, ideata e organizzata in collaborazione con Associazione Antermoia, si inserisce nel festival nazionale “Archivissima” di Torino, il primo festival dedicato alla promozione e alla valorizzazione dei patrimoni archivistici. L’iniziativa è giunta alla sua sesta edizione, avrà luogo dall’8 all’11 giugno del 2023 e prevede anche La Notte degli Archivi.

Ebbene anche gli Archivi dell’Istituto ladino saranno annoverati fra quelli che contribuiscono a questa valorizzazione, nella convinzione che pure una piccola realtà come quella fassana ha una storia archivistica preziosissima da mostrare:
manoscritti, registrazioni, ricordi di familia e fotografie conservati nel Tobià de la Pieif come in uno scrigno di memorie e testimonianze da far vedere e apprezzare.

L’11 giugno dunque, a partire dalle 18.00, presso l’Istituto ladino di San Giovanni di Fassa, gli Archivi saranno aperti al
pubblico attraverso un percorso con diverse attività che metteranno in luce un tesoro prezioso e poco conosciuto. In quest’ambito sarà anche dato spazio alla narrazione della vita, della storia e dell’attività del fotografo delle Dolomiti Franz Dantone Pascalin (1839-1909) di Canazei e del suo Archivio fotografico, ora in gran parte di proprietà della famiglia del compianto Franco Dezulian.

Durante la stessa serata sarà lanciato anche il progetto dell’Istituto ladino, in collaborazione con il fotografo Davide Baldrati, di valorizzazione del proprio Archivio fotografico di ieri e di oggi, finanziato dalla Regione Trentino-Alto Adige e che prevede un’attività alquanto originale di realizzazione di cartes de visite, ovvero le fotografie nate a metà dell’Ottocento per condividere e conservare immagini di persone e famiglie.

Partendo dalle cartes de visite tanto amate da Pascalin, nel corso del 2023, verranno allestiti set fotografici e convocate famiglie, persone e gruppi per farsi fotografare, in modo che anche la gente della Val di Fassa dei nostri giorni venga ricordata e conservata negli Archivi della Majon di Fascegn, culla della memoria di ieri e, appunto, di oggi.

L’11 giugno, dopo l’evento con il pubblico, i ragazzi del laboratorio fotografico “Retrat sa mont”, organizzato da Associazione Antermoia col finanziamento del Piano giovani “La Risola”, trascorreranno la notte negli Archivi.

La serata sarà animata da musica e voce della cantante fiemmese Damiana Dellantonio, affinché questo viaggio fra passato e presente sia ancora più piacevole e meraviglioso.

La cooperativa Fassa Coop Center parteciperà alla serata offrendo ai presenti un piccolo ristoro e dando ulteriore valore alla collaborazione sul territorio.

In questo modo la cultura ladina giocherà il suo ruolo nel contesto internazionale del fine settimana dedicato agli Archivi.

Per partecipare all’iniziativa è richiesta prenotazione chiamando l’Istituto ladino al numero 0462/764267 o scrivendo un messaggio whatsapp allo stesso contatto.