Ode

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[ Museo d’arte contemporanea di Cavalese]

Ode in mutamento

All'inizio doveva essere una storia, una storia di quelle con un inizio, una fine e magari anche una morale, l'errore è stato di Antonella che ha chiesto aiuto all'acqua di un torrente. Lo sanno anche i bambini, scorre, cambia, non è mai la stessa. L'hanno capito subito i suoi lavori che, come succede spesso sono molto più astuti dell'autrice (sono ingenui gli artisti) e credo sia così che è nata quest'ode in mutamento, costantemente diversa e apparentemente uguale.

Il suono del torrente e oggetti magici che sanno raccontare, ecco la lirica (le liriche), l'ode (le odi), ma siccome si sa che tutte le odi abbisognano d'essere dedicate, per chi è l'ode di Antonella De Nisco? Forse anche per noi, ma solo se sappiamo ascoltare, un'ode a chi ode perché anche i significati delle parole contano nei canti.

Sergio Camin

Lungo la passeggiata sul rio Gambis a Cavalese, sei grandi opere di Antonella De Nisco raccontano le loro storie e ascoltano quelle del torrente in un intreccio di suoni e silenzi, un’ode alla natura tra muri antichi e nuove speranze.

Antonella De Nisco vive a Reggio Emilia. Laureata in Storia dell'Arte (Università di Parma) e diplomata in Pittura (Accademia di Belle Arti di Bologna), ha seguito corsi nell'ambito dell'Alta Formazione in Didattica Laboratoriale (Università di Bologna).

L'artista affianca alle attività espositive collaborazioni in progetti, installazioni, eventi, lezioni, pubblicazioni e docenza di storia dell'arte.

È autrice di articoli/ricerche sulla didattica dell'arte; con l'architetto Giorgio Teggi, ha teorizzato “Per un'arte clandestina”, continuando a praticarla nell'ideazione di progetti sperimentali e di ricerca artistica; insieme, hanno fondato l'Associazione LAAI (Laboratrio di Arte Ambientale Itinerante) che interviene negli spazi della quotidianità attraverso installazioni territoriali, con lo scopo di produrre “luoghi di sosta” che possano creare riposo, riparo e cura, oltre a condurre a fruizioni simboliche/poetiche.

Collabora con la Scuola di Paesaggio Emilio Sereni (Museo Cervi, Gattatico, Reggio Emilia). Svolge attività creative con scuole, comuni, musei, teatri, intervenendo in mostre e installazioni site-specific in luoghi naturali: giardini, parchi, aree urbane, museali o di margine.


organizzazione: Museo d’arte contemporanea di Cavalese