Qualcuno volò sul nido del cuculo

di Dale Wasserman | Trad. di Giovanni Lombardo Radice | Regia di Alberto Uez, GAD Città di Trento

Teatro
[ Comunicato stampa Co.F.As.]

Dopo una condanna McMurphy, è ricoverato in una clinica psichiatrica.

Egli è un ribelle anticonformista che comprende immediatamente la condizione alla quale sono sottoposti i suoi compagni di ospedale: creature vulnerabili, passive e inerti. Da quel momento si rende paladino di una battaglia nei confronti della signora Ratched, e sul suo esempio anche gli altri degenti decidono di provare a opporsi alle regole e alla rigida disciplina imposta dalla caporeparto rendendosi conto che, malgrado il proprio malessere mentale, sono comunque persone rispettabili.

Un testo e uno spettacolo che, oscillando tra farsa e tragedia, è una lezione d’impegno civile e uno spietato atto d’accusa contro i metodi adottati all’interno dei manicomi ma anche, e soprattutto, una  metafora sul rapporto tra individuo e potere costituito e sui meccanismi oppressivi della società, sul condizionamento dell’uomo da parte di altri uomini. Un grido di denuncia che emoziona, scuote le coscienze e fa riflettere.