Sanbàpolis: accoppiata musicale film + concerto

Giovedì 25 febbraio al Teatro Sanbàpolis la proiezione del film «UPM – Unità di produzione musicale». A seguire, il concerto degli OoopopoiooO.

Cinema , Musica
Unità di produzione musicale [ facebook]

E' in calendario giovedì 25 febbraio al Teatro Sanbàpolis la seconda proiezione della rassegna cinematografica «Volume!», un'iniziativa del Centro Servizi Culturali S. Chiara che intende guardare al rapporto tra musica e cinema attraverso la proposta di documentari che arrivano a Trento direttamente dai migliori Festival. La serata si preannuncia di forte richiamo in quanto alla proiezione del film farà seguito l'esibizione dal vivo del duo “OoopopoiooO”.

 «UPM – UNITÀ DI PRODUZIONE MUSICALE», è un progetto del musicista Enrico Gabrielli (Der Maurer)e dello studioso di fotografia e arte contemporanea Sergio Giusti, realizzato dai registi Elvio Manuzzi, Pietro De Tilla e Tommaso Perfetti con il montaggio di Guglielmo Trupia.

Il documentario racconta di quando, una mattina, in uno spazio industriale, settantadue musicisti di estrazione varia per esperienza, formazione, etàe nazionalità, furono assunti da una fabbrica chiamata “Unità di produzione musicale”. In uno spogliatoio sono loro fornite tute da lavoro e un numero di matricola. Vengono quindi radunati per conoscere le regole della giornata lavorativa che dura otto ore: divisi in squadre e su turni da catena di montaggio, devono produrre musica su scala industriale. A ciclo continuo, in un reparto scrittura, hanno il compito di produrre spartiti mentre, in un reparto esecuzione, devono suonare ciò che è stato scritto in una sorta di interplay estemporaneo. La turnazione delle squadre è complessa, in modo che queste si possano scambiare di volta in volta i ruoli fra la scrittura e l’esecuzione. I tempi sono rigidamente stabiliti, comprese le pause caffè e la pausa pranzo.

Tutta la giornata viene documentata da 11 macchine da presa: non solo la produzione, ma anche ciò che succede nelle pause, le conversazioni di servizio, i commenti, i dubbi, la stanchezza. Per tutta la giornata i musicisti-operai si adoperano fra tentativi di stare al gioco, di scardinarlo o anche di deriderlo: divisi fra l’impressione che sia impossibile concepire, con le condizioni date, una buona produzione musicale e lo sforzo ostinato di farlo. Il contrasto fra la libertà creativa e la costrizione della catena di montaggio innesca un’operazione ibrida fra esperimento psicologico, performance e improvvisazione. I musicisti, calati in questo ruolo per loro inusuale, reagiscono alcuni con risposte e altri con domande. Musicali ed extramusicali, critiche o divertite, analitiche o istintive. Nessuno però arriva a licenziarsi.

Il film intreccia diversi linguaggi: il documentario d’osservazione, con immagini e suono in presa diretta, e il cinema di finzione al fine di seguire al meglio i musicisti nelle diverse dinamiche performative.

Fra i settantadue musicisti coinvolti nel progetto figurano Davide Arneodo dei Marlene Kuntz, Cesare Basile, Francesco Bianconi dei Baustelle, Gianluigi Carlone della Banda Osiris, Gianluca De Rubertis de Il Genio, Dente, Niccolò Fabi, Xabier Iriondo degli Afterhours, Ghemon, Enrico Molteni dei Tre allegri ragazzi morti, Marco Parente, Fabio Rondanini dei Calibro 35, Valeria Sturba, Roberta Sammarelli dei Verdena e Vincenzo Vasi. Hanno partecipato, in occasione delle simulazioni aperte al pubblico e del teaser promozionale per il finanziamento del progetto, Eugenio Finardi eSteve Piccolo.

Al termine della proiezione di «UPM – Unità di produzione musicale», si esibiranno dal vivo due dei protagonisti del film, Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, musicisti tra i più interessanti nel panorama italiano attuale. Insieme, compongono il duo OoopopoiooO e il loro lavoro vede come protagonista il theremin (strumento del quale sono entrambi virtuosi e massimi esponenti), e si pone a cavallo tra pop e sperimentazione sonora, incrociando spesso universi artistici "lontani".

Il theremin è uno strumento musicale elettronico, nel quale il suono è determinato dallo spostamento delle mani dell'esecutore rispetto a due antenne che regolano le variazioni di altezza e di intensità. Fu inventato nel 1919 dal fisico sovietico Lev Sergeevič Termen (noto in Occidente come Léon Theremin o Theremine) e si basa su oscillatori che, lavorando in iso-frequenza al di fuori dello spettro udibile, producono, per alterazioni delle loro caratteristiche a seguito della presenza delle mani del musicista nel campo d'onda, dei suoni sul principio fisico del battimento, questa volta nel campo delle frequenze udibili.

OoopopoiooO è un progetto trasversale di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, non inquadrabile in alcun genere, e si intreccia con quello di scrittori come Ermanno Cavazzoni e Stefano Benni, ma anche di artisti visivi, con il mondo dei film muti e con le opere di giovani autori di talento. Negli undici brani del loro recente album omonimo, si compie un viaggio dedicato ai suoni e alle visioni, in cui è facile perdersi in atmosfere oniriche o lasciarsi cullare dal suono impalpabile dei theremin, ma anche farsi trasportare dal ritmo e dalla leggerezza delle canzoni. I due theremin, violino e basso, le due voci, l'elettronica, i giocattoli e le piccole percussioni di ogni tipo distribuiti su due set quasi speculari, l'ampio uso dei loop e di musica elettronica "suonata", portano la massa sonora di questo insolito duo ai livelli di una piccola orchestra, capace di ospitare tutti i loro mondi paralleli in una sorta di multiverso fluttuante. 

Giovedì 25 febbraio al Teatro Sanbàpolis la proiezione del film «UPM – Unità di produzione musicale», della durata di 77 minuti, avrà inizio alle ore 21,00. A seguire, il concerto degli OoopopoiooO. (F. L.)

Costi

Il costo del biglietto d'ingresso, che darà la possibilità di fruire di entrambe le proposte musicali, è di 5 euro.

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