Sorry, Boys
Altre Tendenze
Sorry, Boys
di e con Marta Cuscunà
progettazione e realizzazione teste mozze: Paola Villani
assistenza alla regia: Marco Rogante
disegno luci: Claudio “Poldo” Parrino
disegno del suono: Alessandro Sdrigotti
coproduzione: Centrale Fies, Operaestate Festival
teste gentilmente concesse da Eva Fontana, Ornela Marcon, Anna Quinz, Monica Akihary, Giacomo Raffaelli, Jacopo Cont, Andrea Pizzalis, Christian Ferlaino, Pierpaolo Ferlaino
con il sostegno di Comune di San Vito al Tagliamento Assessorato ai beni e alle attività culturali, Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia
un ringraziamento alle ragazze e ai ragazzi del Gender and Sexuality Group del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico
Marta Cuscunà prosegue nel suo progetto artistico sulle sulle “resistenze femminili” partendo dal presupposto che i generi sessuali sono in stretta e reciproca interdipendenza. Lo spunto le viene da una “storia disturbante”, quella di diciotto ragazze di una scuola superiore americana, tutte under 16, che nel 2008 rimasero incinte contemporaneamente. E in quell'anno il numero delle ragazze madri della scuola risultò quattro volte superiore alla norma. Sorry, boys punta lo sguardo sul sistema-ospite in cui questa storia è nata e si chiede quale sia il contesto sociale adulto in cui questo progetto virale di maternità abbia potuto attecchire. Chi sono i giovani padri e perché non vengono considerati adatti a prendere parte al patto? E come stanno oggi i giovani maschi? Che uomini adulti si preparano a diventare? Qual'è il modello di mascolinità in cui si riconoscono e a cui aspirano? Perché, se è vero che una società sbilanciata al maschile inevitabilmente li favorisce, non è altrettanto scontato che quello stesso modello permetta loro di essere uomini felici. Uomini felici. Forse è anche di questo che hanno bisogno le donne.
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara