Torno indietro e uccido il nonno
La Compagnia Arditodesìo in un nuovo progetto di teatro che incontra la scienza che segue "Il principio dell'Incertezza"
La Bella Stagione al Portland
Compagnia Arditodesìo | Teatro Portland
Torno indietro e uccido il nonno
Uno spettacolo di e con Roberto Abbiati e Andrea Brunello
Testo di Andrea Brunello con il contributo di Stefano Oss
Scene e drammaturgia scenica di Roberto Abbiati
Regia di Leonardo Capuano
Costumi di Patrizia Caggiati
Luci di Paolo Dorigatti
Con il supporto di Armunia - Castiglioncello
In collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche del Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Trento.
Un progetto reso possibile dal contributo della Fondazione Caritro, dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Regione Trentino Alto Adige
Un uomo la cui vita è agli sgoccioli cerca suo nonno per trovare conforto. Ma il nonno è morto da tempo e solo il suo spirito può dargli aiuto. Inizia così una illuminante e pazza conversazione sul tempo
Il premio nobel Steven Weinberg scrisse Più l'universo sembra comprensibile e più sembra senza senso. Nulla di più vero quando pensiamo al Tempo.
Dove va il Tempo che passa? E' la domanda che Albert Einstein si pose quando, ragionando sul concetto di spazio-tempo, volle cercare una simmetria fra il moto spaziale e quello temporale. Crediamo che questa domanda racchiuda in sé tutta la poesia e allo stesso tempo la profondità di un pensiero geniale che ha saputo generare così tante trasformazioni nel nostro modo di vivere e di percepire il mondo.
Dove va il tempo che passa? Non è quindi solo una domanda esistenziale e filosofica, ma è di fondamentale importanza per la scienza. I fisici proprio non sanno dove vada il tempo! E da dove viene! Di cosa è fatto? Finirà? Se il tempo è come lo spazio, allora possiamo viaggiare nel tempo? Con che paradossi ci confrontiamo? Che cosa è la Freccia del Tempo?
Torno indietro e uccido il nonno ha a che fare proprio con queste domande. Lo fa in un modo umano, tenero, delicato, emozionale. Lo spettacolo è la storia di un uomo anziano che capisce che ormai la sua vita è agli sgoccioli e cerca suo nonno per trovare conforto. Ma suo nonno è morto da tempo solo il suo spirito sopravvive. E un fantasma, un sogno, una visione.
La scena è totalmente nera. Un letto di ospedale un po' storto e forse troppo piccolo. Una sedia di metallo parecchio strana. L'anziano signore seduto sul letto è un clown (l'Augusto) e suo nonno, più giovane, è il clown Bianco. I due hanno una conversazione surreale sul Tempo, fatta di gesti, azioni, movimenti, parole, concetti. Ne risulta uno spettacolo illuminante e toccante allo stesso tempo: la scienza incontra Aspettando Godot incontra Sant'Agostino incontra Einstein al ritmo della musica dei Radiohead!
Intero 12 €, Ridotto Newsletter e Carta in Cooperazione 10 €, Ridotto Studenti 8 €, Ridotto soci Portland 6 €. La stagione è resa possibile da un finanziamento della Fondazione Caritro e dalla Provincia di Trento
organizzazione: Portland nuovi orizzonti teatrali