Un borghese piccolo piccolo

Teatro , Teatro di Prosa
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Di Vincenzo Cerami / Con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Matteo Francomano e Federico Rubino / Regia di Fabrizio Conigli / Produzione Teatro e Società.
Perché riprendere un capolavoro del passato e riprodurlo oggi? Una semplice spinta commerciale o forse una storia tremendamente attuale?

Un Borghese piccolo piccolo è un romanzo straordinario di Vincenzo Cerami da cui è stato tratto il capolavoro cinematografico di Monicelli. Il romanzo è un ritratto di agghiacciante attualità. La sua peculiarità è la tinta grottesca con cui Cerami descrive le umili aspirazioni del protagonista Giovanni, il borghese piccolo piccolo. Quella in scena sarà una tragicommedia che nella prima parte regalerà momenti di comicità a tratti esilarante. Il borghese piccolo piccolo è Giovanni Vivaldi, un uomo di provincia che lavora al ministero, il cui più grande desiderio è quello di “sistemare” suo figlio Mario, proprio in quel ministero in cui Giovanni lavora da oltre trent’anni

Come ottenere una raccomandazione per il figlio? Ecco l’inizio della sua ricerca disperata di una “scorciatoia” , in questo caso rappresentata dalla Massoneria, per garantire un futuro al figlio. Le aspirazioni, il desiderio di raggirare le regole che una società democratica e civile impone, sembrano quasi connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano. La Scorciatoiao la raccomandazione è avvertita dalla nostra società come qualcosa di necessario per sopravvivere: forse, in fondo, non crediamo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica. Questo è lo snodo più fortemente attuale della storia che metteremo in scena. Massimo Dapporto, un grande interprete del nostro teatro, è capace di rendere il ridicolo e il tragico nello stesso tempo, regalando grande umanità e semplicità alla famiglia Vivaldi.
TRAMA: Giovanni e Amalia discutono di come il figlio Mario, neoragioniere, potrà trovare un lavoro. Giovanni apprende che si terrà un concorso per 1200 nuovi posti al ministero in cui lavora, decide di iscrivere Mario e va a chiedere al capufficio se può favorirlo. Il dirigente gli spiega che alla prova orale può favorire Mario, ma in quella scritta no. Vedendo Giovanni abbattuto, gli chiede se è disposto di entrare nella Massoneria, per conoscere anche lui il contenuto del test, usufruendo dei “vantaggi” che godono i membri della loggia. Giovanni accetta e, qualche settimana prima del concorso, ottiene dal capufficio le risposte dell’esame, che fa imparare a memoria a Mario.

Il giorno del concorso Giovanni e Mario si stanno recando al ministero, ma dei rapinatori in fuga sparano accidentalmente a Mario che muore. Amalia, per il dolore, rimane vittima di una trombosi. Giovanni si abitua al nuovo modo di vivere, ma un giorno, quando si reca in questura per vedere i sospettati, riconosce l’assassino e non dice niente. Questi viene rilasciato e viene seguito da Giovanni che lo cattura e lo porta nella sua baracca vicino al lago dove con del fil di ferro lo lega, lo imbavaglia e lo tortura per diversi giorni. Poi l’assassino muore, Giovanni va in pensione, ma proprio lo stesso giorno dell’agognato traguardo Amalia muore. Dopo i funerali Giovanni ritorna a seppellire l’assassino e poi ritorna alla sua vita di prima.

Costi

Biglietti

  • Intero € 15
  • Ridotto € 13

Acquisto biglietti presso il Teatro il giorno dello spettacolo dalle ore 19.45 alle 20.45.

Informazioni presso la Biblioteca comunale (tel.0461-754052)

Informazioni sulla prevendita

Presso gli sportelli della Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine fino alle ore 15.30 del giorno della rappresentazione o online


organizzazione: Sistema culturale della Valsugana