Una serata con Guido Moncher

Cinema , Incontri e convegni

Nell’occasione verrà proiettata La docufiction “Il Volo di una Vita”

con la partecipazione straordinaria del regista Mauro Vittorio Quattrina.

Inoltre verrà presentato un filmato inedito del circuito di Brescia del 1909.

Ospite d’onore della Famiglia Moncher: Christine Moncherio.  

L'iniziativa rientra nel progetto di valorizzazione della figura di Guido Moncher, inventore nei primi del ‘900 del primo elicoplano italiano e nato a Coredo in Val di Non, ed è promossa dalla neocostituita Associazione culturale Guido Moncher Pioniere.

“Guido Moncher -afferma la presidente dell’associazione Barbara Widdman- prese parte, insieme ai più celebri aviatori dell'epoca, al Circuito Aereo di Brescia, una delle prime competizioni aeree internazionali al mondo, che si tenne nel settembre 1909 a Montichiari.

La collaborazione con Gianni Caproni, all'epoca ancora un giovane e sconosciuto ingegnere, iniziò nel novembre 1909 e fu proprio grazie alle modifiche che gli suggerì questo se, il 10 gennaio 1910, l'apparecchio "Elodie" di Moncher riuscì a compiere finalmente il suo primo "lusinghiero volo".

Oggi rimane traccia del sodalizio tra i due trentini pionieri dell'aviazione presso il Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni, dove è possibile riconoscere nel motore Rebus installato sul Caproni Ca.6  (il più antico aeroplano tra quelli esposti) il motore originariamente montato sull'Elodie di Moncher.

Con questo passaggio di consegne, Moncher concluse definitivamente la sua esperienza aeronautica.

Ma l’associazione nasce per valorizzare la figura di Guido Moncher a 360 gradi, poiché egli non fu soltanto attivo nel campo dell’aviazione, ma anche nel sociale, nella cultura, nell’innovazione del commercio in un’epoca di grandi cambiamenti.

 La serata di venerdì ma soprattutto le iniziative che andremo via via ad organizzare servono proprio per raccontare la vita e le opere di questo nostro illustre conterraneo”. 

L’associazione si prefigge di realizzare un Museo presso il Parco “Alla Torre” di Coredo, luogo simbolico poiché proprio lì Guido Moncher costruì una torre e sviluppò i suoi progetti nel campo dell’aviazione. “Ma il museo -specifica la Widmann- è soltanto uno dei tanti obiettivi.

 Attraverso iniziative che coinvolgano la comunità, le scuole, i turisti, le istituzioni, vogliamo sostenere e promuovere attività di ricerca scientifica, didattico-educative e di promozione culturale partendo dalla figura di Guido Moncher e da tutti gli ambiti culturali in cui il suo apporto è stato pionieristico promuovere, valorizzare e tutelare il patrimonio culturale, storico e artistico, con particolare attenzione alle opere, ai monumenti e alle testimonianze di vita di Guido Moncher.

Sarà importante proseguire nella ricerca storica, nel periodo compreso tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, partendo dalla figura di Guido Moncher per ampliare le conoscenze storiche della Val di Non, del Trentino e del territorio dell’Euregio.

Vogliamo coinvolgere le comunità locali in un processo di riscoperta della memoria collettiva e delle peculiarità delle nostre radici, di cui la figura di Guido Monche è tassello da valorizzare e consegnare alle generazioni future”.

Costi

Ingresso gratuito