Visite guidate alle chiese del territorio di Arco

Manifestazioni ed eventi

Visite guidate a cura di esperti presso alcune chiese del territorio comunale di particolare valore storico ed artistico.

Notizie certe in merito alla chiesa dedicata a S. Apollinare risalgono al XIV secolo, ma si ritiene che la chiesa possa essere sorta intorno al VII secolo. Collocata fuori delle mura che un tempo cingevano Arco, lontana da abitazioni, aveva probabilmente anche lo scopo di accogliere viandanti e pellegrini. Ciò spiegherebbe la presenza di un ampio pronao, laterale all’ingresso principale, aspetto architettonico singolare fra le chiese dell’archese. Si sa che verso la fine del XIV secolo officiavano nella chiesa di S. Apollinare ben dieci chierici; nel 1473, il papa Sisto V aggregò, con bolla pontificia, la chiesa, quale priorato, alla Collegiata di Arco. A partire dal Settecento, la chiesa conobbe, come altre del luogo, un progressivo abbandono. Solo verso la fine dell’Ottocento ed in questo secolo lavori di salvaguardia e di restauro evitarono la completa distruzione della chiesa di S. Apollinare. Gli ultimi interventi sono stati compiuti nel 1983; essi hanno ridato leggibilità agli affreschi presenti sulle pareti interne e del pronao.

Continuando a percorrere la strada di Prabi, dopo circa due chilometri, si incontra l’eremo di S. Paolo. Un boschetto di lecci lo isola dalla campagna antistante. Appare per prima una casa riservata probabilmente ai pellegrini, interamente ricostruita durante recenti lavori di restauro. Una ripida scalinata in pietra locale porta alla chiesetta abbarbicata alla parete di un maestoso sottoroccia. L'ambiente è decisamente suggestivo e rievoca un passato fatto di meditazione e di mistero. L'origine di questo romitorio è antichissima, come quella degli altri presenti nel Basso Sarca. In questi luoghi vivevano monaci eremiti che conducevano una vita di preghiera e di austerità; la gente li stimava particolarmente e ad essi ricorreva per un buon consiglio o perché intercedessero presso Dio.


organizzazione: Comune di Arco Assessorato alla Cultura - Associazione Il Sommologo - collaborazione Circolo ricreativo di Bolognano