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Venerdì 21 aprile, ore 18:30

C'era una volta una piccola valle sperduta tra i monti. Una valle di quelle selvagge, con alte montagne e pareti di ghiaccio, dighe imponenti e laghi profondi di acqua cristallina. Ed è proprio qui a Daone, in Trentino, che comincia la nostra storia. La storia delle Funne, del loro viaggio e del loro sogno. Funne in dialetto significa donne, e le nostre Funne, ricche di sogni e di voglia di avventura, sono le irriducibili ottantenni del circolo pensionati Rododendro. Per festeggiare il ventennale del loro circolo decidono di fare una gita molto speciale: andare per la prima volta al mare tutte insieme, perché molte di loro il mare non lo hanno mai visto. Bellissima idea, bellissimo sogno. Ma certi sogni per diventare reali devono fare i conti con la cassa, e la cassa del Rododendro purtroppo piange. Sotto gli auspici della Madonna della Neve, e nutrite dall'immancabile fetta di polenta, le idee si moltiplicano: «E se vendessimo delle torte alla sagra del paese?»; «E se facessimo un calendario da vendere come i pompieri?»; «E se facessimo un "croadfanding" o quella roba lì che non so bene cos'è ma che è dentro l'Internèt?». La loro poetica avventura fatta di successi, insuccessi, inaspettata notorietà, gelosie, lacrime e tante risate è raccontata da Katia Bernardi, che su questa storia ha girato un film documentario. Una storia che ha conquistato le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo, nata in una mattina d'estate, verso la fine di luglio, tra le montagne selvagge. Una favola vera, capace di farci ricordare che i sogni non hanno età e che non è mai, mai, mai troppo tardi.

A raccontare le avventure e le emozioni delle Funne Katia Bernardi che dialoga con Afra Slanzi.

Alle ore 20:30, le Funne presentano il documentario Funne. Le ragazze che sognavano il mare.

Katia Bernardi, al suo esordio nel mondo delle favole scritte, confessa di avere un grosso problema con la realtà. Confonde spesso i piani tra il vero e la fantasia, ma dice di poter risolvere la querelle indossando una protezione magica: un berretto giallo che ha il potere di realizzare piccoli sogni, di quelli che non sai di avere ma che hai sotto gli occhi. Quando toglie il berretto pulisce casa, quando lo indossa è autrice e regista di documentari. Dalle montagne del Trentino avrebbe voluto anche lei andare al mare, ma è finita a Torino. Quel giorno il berretto giallo era in lavatrice.

redazione
parte di: Biblioè 2017

13/04/2017