La Biblioteca comunale di Trento fa capo al Servizio Biblioteca e Archivio storico del Comune di Trento. Cura i servizi bibliotecari e archivistici del Comune, assicurando il servizio al pubblico, l'individuazione, il reperimento, la conservazione e la valorizzazione dei documenti e delle risorse della conoscenza, del pensiero, della cultura e dell'informazione nonché dei documenti archivistici pertinenti alle proprie finalità.
Concorre all'educazione permanente e si propone di soddisfare le più vaste esigenze di lettura, informazione, aggiornamento e studio, realizzando un moderno servizio di informazione e di documentazione anche tramite sezioni specializzate o rivolte a particolari categorie di utenti e ricorrendo ai nuovi mezzi e strumenti tecnologici.
Si configura e si propone, inoltre, come luogo della documentazione e della memoria storica cittadina (assieme con l'Archivio storico) e del territorio trentino e, parzialmente, della storia della cultura scritta, nonché come agenzia bibliografica per la produzione locale. è organizzata in un sistema bibliotecario unitario che, oltre alla sede centrale, si articola in 10 sedi periferiche, 7 punti di prestito (due dei quali estivi) ed effettua un servizio tramite bibliobus a favore di altri 11 quartieri e sobborghi.
Sono centinaia i fondi librari acquisiti per dono o acquisto nel corso dei due secoli di attività della biblioteca. Di carattere e consistenza molto eterogenei costituiscono fonte preziosa per diversi ambiti disciplinari, in particolare dell'area umanistica, letteraria e giuridica e per la storia e la cultura trentina. Tra le raccolte librarie possedute si citano la Biblioteca principesco vescovile e quelle Gentilotti, Mazzetti, Francesco Ambrosi, Giuseppe Turrini, Goldegg, Augusto de Pignier, Marco e Luisa Anzoletti, Giovanni Battisti, Giacomo Roberti, la biblioteca del Presidio militare di Trento, la biblioteca di Giuseppe Ippoliti, di Francesco Menestrina, di Renato e Clemente Lunelli, la biblioteca dell'ex Collegio dei pp. Francescani di Villazzano, le biblioteche di Nilo Piccoli, di Marco Pola, della famiglia Grandi di Tuenno.
Inoltre:
Sezioni trentine
Pubblicazioni di argomento trentino, di autori locali, dell'editoria e della tipografia trentina. Anche con riferimento alla legge sul deposito legale la biblioteca si propone di acquisire e mettere a disposizione del pubblico tutte le pubblicazioni (antiche e nuove) attinenti al Trentino (attualmente 166.000 ca., dal XV sec.) e, in parte significativa, al Tirolo storico (5.000 ca., dal XVI sec.)
Sezione manoscritti, archivi e materiali speciali
manoscritti librari (dal sec. XI ad oggi) e archivistici, carte geografiche, iconografia (disegni e pubblicazioni), fotografie.
Sezione musicale Renato e Clemente Lunelli
22.000 documenti di musica manoscritta e a stampa dal XV secolo
Biblioteca austriaca/Oesterreich Bibliothek
(donata e aggiornata dal Ministero austriaco per gli affari esteri) e Centro LAI (Letteratura austriaca in Italia): ca. 9.000 pubblicazioni.
(circa 20.000 unità inventariali)
Tra questi si segnalano:
BCT1 (1-6361) Fondo miscellaneo
Include numerosi e rilevanti documenti provenienti da archivi di famiglia (Arco, Campi, Cles, Crosina, Ippoliti, Madruzzo, Morenberg, Pietrapiana, Rovereti, Sizzo de Noris), da archivi di Comuni (Piné, Civezzano, Margone, Padergnone), da archivi personali (fra i quali si segnalano gli epistolari Ambrosi, Chiaramonti, Gar, Mazzetti e Pilati), dall'archivio del Principe vescovo di Trento e dall'archivio del Capitolo del Duomo, atti di notai dal sec. XV al XVIII, processi, codici statutari, carte di regola, inventari, libri di conti e investiture. Di particolare interesse la raccolta di documenti relativi al Concilio tridentino, accanto ai lavori di G. C. Tovazzi e alla grande compilazione madruzziana di Carlo Giuliani.
BCT2 Fondo diplomatico
2.603 documenti membranacei dei secoli XVI-XVIII. Includono fra l'altro documenti spettanti alle famiglie Cazzuffi, Ippoliti, Rovereti e Zambaiti, pergamene della comunità di Ledro.
BCT3 Archivio della Congregazione di Carità
l'impropria dicitura copre una varietà di archivi diversi, ancorché correlati, i cui mille documenti cartacei sono distinti e fisicamente separati dalla sezione membranacea. Quest'ultima ammonta a 5.657 pergamene dei sec. XIII-XVIII. Accanto a materiale proveniente dall'archivio Principesco vescovile e da quello capitolare, vi compaiono atti e scritture relativi alle Clarisse di S. Michele e S. Trinità, alla Fratalia dei Battuti, alla Fratalia nova di S. Maria della Misericordia, alla fraternitas degli zappatori alemanni.
BCT4 Archivi musicali
La parte preponderante è occupata dall'archivio del Teatro Sociale di Trento.
BCT5 Archivio della Biblioteca comunale
Protocolli, carteggio, contabilità, inventari e cataloghi, registri.
BCT6 Nuove acquisizioni (1992- )
Documenti di struttura eterogenea: archivi famigliari, carte personali di rilievo, epistolari, studi e appunti, copie, materiale vario di rilevanza minore, lungo un arco cronologico che va dal XV al XX secolo. Da segnalare gli archivi e la documentazione: Pedrotti (BCT9), Menestrina-Gerloni-de Montel (BCT10), Tambosi (BCT11), Desiderio Reich (BCT12), Renato e Clemente Lunelli (BCT13), Celestino Eccher (BCT39), Marco Pola (BCT53), René Preve Ceccon (BCT55), Nicolò Rasmo (BCT56), Franco Sartori (BCT60), Bortolazzi- Fogazzaro-Larcher (BCT66).
Il nucleo originario della Biblioteca comunale di Trento è costituito dai circa diecimila volumi della libreria del vescovo Giovanni Benedetto Gentilotti (morto a Roma nel 1725), raccolti nel corso della lunga attività di studioso, bibliotecario e collezionista svolta fra Salisburgo, Vienna e Roma. Accresciuta dai discendenti nel corso del Settecento, nel 1806 la collezione fu destinata alla pubblica consultazione dall’ultimo erede della famiglia, il canonico Giovanni Battista Gentilotti.
La biblioteca cittadina non poté, però, essere aperta al pubblico prima del 1856, a causa delle tumultuose vicende storiche che seguirono la secolarizzazione, nel 1803, del Principato vescovile tridentino e da cui scaturì la definizione della proprietà comunale dei fondi librari. Al nucleo gentilottiano furono nel frattempo accorpati i resti della biblioteca principesco vescovile, libri provenienti dai fondi delle soppresse congregazioni religiose e, nel 1842, la preziosissima raccolta di libri, stampe e manoscritti donata dal magistrato Antonio Mazzetti, base dell’attuale Sezione trentina, i numerosi lasciti di diversi donatori, oltreché pregevoli oggetti d’arte.
La biblioteca cittadina al suo nascere si ispirò al modello di biblioteca universale di studio, fuso con quello di istituzione deputata alla memoria e alla documentazione della cultura del territorio. L’innovazione dei servizi bibliotecari degli anni ‘60 e ’70 del secolo scorso, con la diffusione del modello di “public library” nella accezione italiana di biblioteca divulgativa, istituto della democrazia e della partecipazione, condusse alla creazione di 12 “sale di lettura” periferiche, indipendenti dalla biblioteca storica.
A partire dagli anni ‘90 è maturato ed è stato progressivamente attuato un progetto di riorganizzazione e di innovazione del servizio bibliotecario e archivistico comunale, che nel 2002 ha condotto alla trasformazione della sede del palazzo già Collegio dei Gesuiti di Trento, con l’annessa sala liberty Manzoni, da contenitore della sola biblioteca di tradizione a contenitore unico dei servizi centrali di biblioteca e archivistici: le sezioni centrali di base e per bambini e ragazzi, le sezioni di studio, di conservazione e di documentazione locale, la Biblioteca austriaca e l’Archivio storico del Comune.
La sede di via Roma costituisce pertanto attualmente il centro unitario del sistema bibliotecario comunale.
Il patrimonio disponibile è costantemente incrementato e aggiornato tramite consistenti acquisti sia sul mercato editoriale corrente sia antiquario, doni, scambi e, sin dal 1922, tramite il deposito legale delle pubblicazioni stampate o (dal 2006) edite nel territorio provinciale (la Biblioteca comunale di Trento svolge anche le funzioni di istituto depositario per la costituzione, gestione e conservazione dell'archivio provinciale della produzione editoriale trentina - Legge 106/2004).
Attualmente la Biblioteca comunale mette a disposizione del pubblico risorse conoscitive di notevole consistenza (oltre 750.000 pubblicazioni) e di particolare valore per la storia della cultura scritta e del territorio (codici, incunaboli, incisioni, pergamene, raccolte di periodici antichi e correnti e decine di migliaia di manoscritti), che si affiancano agli strumenti per l’informazione e la ricerca più attuali (Internet, risorse digitali).
La ricchezza del patrimonio e la qualità e quantità dei servizi offerti al vasto pubblico servito, conferiscono all’istituzione rilievo provinciale.
Con riferimento alle diverse tipologie di documenti si evidenziano alcuni dati: • Codici dei sec. XI-XV: 181 • Incunaboli: 536 • Cinquecentine: 4.200 ca. • Seicentine: 6.000 ca. • Settecentine:12.000 ca. • Fogli volanti/bandi: 3.300 ca (solo interesse locale) • Carte geografiche: 10.000 ca. (di cui 1.300 di interesse locale, dal XVI secolo) • Fotografie: 2.500 ca. dal XIX secolo • Cartoline illustrate di interesse trentino: 5.700 • Incisioni: 10.000 ca (540 di interesse locale) • Periodici (titoli): ca. 8.870, di cui cessati 4.830, correnti 4.040 • DVD fiction e non-fiction: ca. 4.000 • CD musicali: ca. 4.200 • Audiolibri: ca. 380 • Libri a grandi caratteri: 229.
Le pubblicazioni possedute e le risorse informative e conoscitive disponibili sono strutturate in sezioni e servizi specificamente organizzati in relazione alle diverse esigenze degli utenti: Sezioni giovanili (per bambini, ragazzi, adolescenti - 25.000 pubblicazioni); Sezioni di intrattenimento (“il piacere di leggere, ascoltare, vedere, fare”: narrativa in italiano e in lingua originale, film, musica, hobby e fai da te, guide e manuali); Sezioni di informazione (quotidiani, riviste, periodici, Internet); Sezioni generali di studio (saggistica, testi letterari, enciclopedie e repertori, a scaffale aperto e a deposito); libri antichi (ca. 40.000 monografie dal XV al XIX sec.) e moderni e periodici cessati e correnti. Nell'edificio della Biblioteca comunale ha sede anche l'Archivio storico del Comune di Trento, che conserva documentazione dal XIII secolo e include tra l'altro anche gli archivi degli 11 ex-comuni aggregati a Trento (Baselga del Bondone, Cadine, Cognola, Gardolo, Meano, Povo, Ravina, Romagnano, Sardagna, Sopramonte,Vigolo Baselga).
La Biblioteca comunale è sede di un’incessante attività di promozione culturale (attuata anche in collaborazione con la scuola, l'università, i musei, gli enti e le associazioni): incontri, conferenze, seminari, presentazioni di libri, iniziative di promozione della lettura per adulti e ragazzi, gruppi di lettura e di discussione, visite per gruppi scolastici, vetrine tematiche e informative, mostre bibliografiche.
La Biblioteca cura anche un'ampia attività di informazione sui suoi servizi (tramite il sito Internet www.bibcom.trento.it, Facebook, Instagram e Twitter), la valorizzazione del proprio patrimonio (sito Internet www.catinabib.it relativo alle raccolte iconografiche trentine, pubblicazione della collana Quaderni per la storia di Trento, redazione di bibliografie, cataloghi, etc.) e la cura della bibliografia trentina retrospettiva (www.esterbib.it) e corrente (Pubblicazioni trentine e sul sito della biblioteca, nonché tramite la pubblicazione di segnalazioni bibliografiche su Studi trentini). Bibliografie, cataloghi, notiziari e altro materiale informativo sono disponibili in formato digitale nella pagina ISSUU della Biblioteca.