Castello di San Gottardo

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A circa 18 km a nord di Trento, nella famosa pianura Rotaliana si trova la borgata di Mezzocorona. Nella parete del monte che sovrasta l’abitato è situato, quasi in posizione inaccessibile, il diroccato complesso del castel S.Gottardo. Situato a nord-ovest del paese, annidato nella singolare fenditura della parete rocciosa che si innalza sopra castel Firmian, è uno dei più suggestivi esempi di costruzione medievaleall’interno di una caverna o sottoroccia.

La spaziosa caverna che ospita i ruderi della roccaforte non è purtroppo attualmente raggiungibile.

Per la sua tipologia è considerato tra i più importanti di tutto l’arco alpino ed anticamente era tra le corone quella più vasta ed imponente di tutto il principato di Trento.

Dato il particolare tipo di costruzione all’interno di grotte o caverne situate su rocce strapiombanti, nel Trentino questi castelli vengono chiamati "corone". La corrispondente forma tedesca è invece Lueg e Loch. Il termine crona, forma dialettale di corona, viene tuttora usato per indicare cengie ed incavi posti su pareti rocciose e sembra derivi dal celtico carn.

Corona di Mezo è il più antico nome dato al castello e solo in seguito verrà denominato di S. Gottardo, nome con il quale è conosciuto attualmente.
Mezo era la denominazione generica di tutto il sottostante piano che si estende sia sulla destra che sulla sinistra del torrente Noce.
Si vuol far derivare Mezo o Mez dal latino medium, cioè pianura o da mezes, cioè locus palustris, benché tale termine sia più antico e sicuramente prelatino.

Il maniero è attualmente in rovina, tuttavia sono riconoscibili il portone d’entrata, sopra al quale appaiono ancora le tracce di un doppio stemma affrescato con visibile un drago e le feritoie che difendevano l’entrata alla fortezza.

Del complesso fanno parte le tracce dell’edificio destinato probabilmente ad avamposto di difesa, i resti del palazzetto principale, nel quale un tempo dimoravano i conti Firmian, e della chiesetta dedicata a S.Gottardo, patrono del paese, incavata nella roccia e che fu costruita all’inizio del XIII secolo e che divenne ben presto una specie di santuario dove la gente andava in pellegrinaggio.

E’ presente inoltre una fonte d’acqua che, sgorgando dalla roccia, si raccoglie in una vasca. Sicuramente l’antico castello è stato edificato prima del 1181, anno nel quale vengono scritte le prime notizie. Quando però la nuova concezione di vita dettata dal Rinascimento giunse nelle nostre vallate, le caverne furono abbattute per più comode e signorili dimore.

Così accadde anche per castel S.Gottardo, del quale Nicolò Firmian venne in possesso nel XV secolo assieme alla giurisdizione di Mezzocorona, dopo aver sposato Dorotea, ultima dei Mez. Forse anche convinto dalla sua dama, il conte ricostruì la casa fortificata ai piedi della rupe, trasformandola nell’attuale dimora, detta appunto Castel Firmian: più confortevole, munito di una torre quadrata e di una robusta cinta merlata con profondi fossati.

A castel S.Gottardo è legata l’antica leggenda del basilisco di Mezzocorona .

Bibliografia
L. Melchiori: Il castello e l’eremitaggio di S. Gottardo a Mezzocorona, Mezzocorona 1989