Ecomuseo della Judicaria "Dalle Dolomiti al Garda"

L’Ecomuseo si estende sul territorio dei 6 comuni delle Giudicarie Esteriori e su quello di Tenno, tra le Dolomiti di Brenta e il Lago di Garda, nel Trentino sud-occidentale. Nell’arco di 30 km in linea d’aria, passa dai 70 m slm dei paesaggi mediterranei di Tenno ai 3.173 m slm della Cima Tosa.

[ Ecomuseo della Judicaria]

L’ecomuseo è un progetto culturale, un processo che pone al centro delle sue attività il patrimonio territoriale da salvaguardare e valorizzare tramite il coinvolgimento attivo della comunità che lo abita.

Si distingue da un museo tradizionale in quanto lo spazio di riferimento non è un edificio, bensì un intero territorio. Territorio inteso come sistema di valori e legami prodotti da una specifica e irripetibile storia, come insieme di beni ambientali e culturali, materiali e immateriali.

L’ecomuseo è dunque l’espressione della cultura di un territorio: un laboratorio di sostenibilità ambientale e culturale. L’ecomuseo della Judicaria si estende dalle Dolomiti di Brenta (precisamente dai 3173 m slm della Cima Tosa) nel Parco Naturale Adamello Brenta, fino alla Cascata del Varone (a 70 m slm) a due passi dal Lago di Garda.

Si estende quindi su di una terra ricca di storia, cultura e tradizioni, dove presente e passato si incontrano e convivono armoniosamente nei numerosi antichi borghi contadini che da sempre la abitano e la modellano, terra ricca di coltivazioni tipiche (dalle noci... alle olive) che l'Ecomuseo con la “Strada del vino e dei sapori dal Garda alle Dolomiti” valorizza.

La sua istituzione è avvenuta grazie all'azione dell'Associazione ProEcomuseo "dalle Dolomiti al Garda", fondata nel 1999 da un gruppo di persone sensibili alla tutela e alla valorizzazione del proprio patrimonio territoriale. Dal 2002 l'Ecomuseo è gestito tramite un Servizio Intercomunale dai sei Comuni delle Giudicarie Esteriori (Comano Terme, Bleggio Superiore, Fiavé, Stenico, Dorsino e San Lorenzo in Banale (ora San Lorenzo Dorsino) e dal Comune di Tenno.

Tale servizio ha poi stipulato una serie di convenzioni e di accordi con diversi soggetti che vanno dall’Azienda per il Turismo, all'Associazione ProEcomuseo stessa, alle scuole, al Parco Naturale Adamello Brenta, sino alle varie associazioni del territorio, permettendo così la creazione di importanti reti locali e una maggiore circolarità delle iniziative.

L’ecomuseo della Judicaria fa parte della Rete degli Ecomusei Trentini, come pure della Rete nazionale MONDI LOCALI  

PERCORSI:

Sul territorio dell'Ecomuseo esistono e operano due realtà importanti quali il  Parco Naturale Adamello Brenta e le Terme di Comano che, in sinergia con la locale Azienda per il Turismo, offrono a residenti e ospiti varie attività di visite, animazione e intrattenimenti. A queste iniziative, alcune già supportate  dall'Ecomuseo, lo stesso ha affiancato da qualche anno la particolare proposta culturale del Parco del Poeta e una serie di percorsi tematici, semplici suggerimenti di itinerari che permettono di scoprire il patrimonio territoriale in modo autonomo, in base a propri gusti e aspettative.

Per facilitare residenti e ospiti in questa scoperta è stata inoltre realizzata un' originale cartina escursionistica.

La cartina escursionistica è disponibile presso APT Terme di Comano-Dolomiti di Brenta nr verde 800 11 11 71 Tel: +39 0465 702626

Parco e Fonte delle Terme di Comano

L'antica Fonte, dalla quale ancor oggi sgorga alla temperatura costante di 27° la terapeutica acqua delle Terme di Comano, sorge al limite di un verdissimo parco urbano: una superficie di ben quattordici ettari dove dolci colline si alternano a macchie di bosco con abeti, pini e numerose altre specie vegetali, che si presentano ai visitatori accuratamente identificate da appositi pannelli.

All’interno del parco si snodano passeggiate, percorsi vita, tracciati per jogging, aree attrezzate per bambini e due piccoli laghetti che rendono ancora più piacevole l’atmosfera. Nel periodo estivo varie attività d’animazione, come ginnastica, giochi per bambini, concerti e spettacoli, vivacizzano questa grande oasi verde, che rimane comunque visitabile e fruibile per tutto l’arco dell’anno.

Poco distante dall'antica Fonte, lo stabilimento termale accoglie i numerosissimi ospiti che, da aprile a novembre, beneficiano dell'acqua per curare varie patologie della pelle.

Percorso del Gusto

I prodotti tipici del territorio dell’Ecomuseo, per la valorizzazione dei quali è nata anche la Strada del Vino e dei Sapori dal Garda alle Dolomiti, sono davvero molti. È possibile gustarli in vari ristoranti, trattorie ed agritur locali, come pure acquistarli in numerosi negozi o direttamente dai produttori. Lasciando al visitatore la scelta di dove e cosa gustare, l'Ecomuseo si limita a valorizzarli tramite varie manifestazioni ed eventi che spesso hanno il prodotto gastronomico come gustosa cornice, se non come assoluto protagonista come accade nelle feste dedicate al grano, alla patata, alla castagna o alla ciuiga. Elencandoli troviamo:

le noci del Bleggio
le patate del Lomaso
la carne salada del Tennese
l’olio dell'alto Garda
i marroni di Pranzo
la ciuìga di San Lorenzo in Banale
i formaggi di montagna
i salumi
i vini
il miele
le mele

Percorso Antichi Borghi

I numerosi antichi borghi nel territorio dell'Ecomuseo sono caratterizzati da una struttura architettonica tipicamente contadina, con le grandi case dei centri storici addossate le une alle altre. Altro elemento caratteristico è il pont de l’era ossia la grande rampa addossata alla casa che consentiva ai carri agricoli di salire sino al fienile, il vano più alto e ampio della casa rurale giudicariese. In questa singolare cornice, a Balbido, il “paese dipinto”, i murales colorano le facciate delle case evocando i vecchi mestieri e gli aspetti della vita del passato, come le sagre con la corsa dei cavalli e le leggende delle streghe.

Maggiori informazioni sul sito Paesi Dipinti

L’ecomuseo della Judicaria può inoltre vantare sul suo territorio ben 3 dei "Borghi più belli d’Italia":

 

Canale di Tenno è un caratteristico paese medioevale, del quale si ha notizia dal 1211: un autentico pezzo di medioevo sopravvissuto quasi intatto fino ai giorni nostri. All’interno del borgo è presente il Museo degli Attrezzi Agricoli, utilizzati un tempo per la viticoltura, l’allevamento, la coltivazione dei campi e la vita domestica. Un altro centro di interesse culturale è la Casa degli Artisti, dedicata al pittore Giacomo Vittone, che ne fu anche il propugnatore

Il borgo di Rango, con le sue antiche dimore addossate le une alle altre, sembra un abitato fortificato, perfettamente conservato nella sua architettura rustica di montagna che ha pochi eguali in Trentino: dalla splendida bifora rinascimentale che accoglie all’entrata, all’intreccio di edifici rurali, ai tipici  androni, al fitto sistema di cunicoli, corti interne e passaggi. Nella piazza del borgo si trova la grande fontana quadrata in granito, un tempo abbeveratoio delle greggi.

San Lorenzo in Banale. Le bellezze delle "7 ville" (ossia i 7 paesi che nel dopoguerra si sono uniti fondando San Lorenzo) erano sicuramente note, ma l'inserimento ufficiale nel club dei Borghi più belli d'Italia rappresenta un plauso all’intera comunità del Banale che ha saputo nel tempo preservare il proprio territorio e conservarlo integro fino ad oggi. All’interno del borgo è presente la Casa del Parco “C’era una volta”, museo etnografico di questo mondo contadino.

Percorso Artistico: i pittori Baschenis

I pittori Baschenis, originari di Averara sui monti bergamaschi della Val Brembana, operano nelle valli del Trentino occidentale, e in particolare nelle Valli Giudicarie, dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento, dove dipingono soprattutto soggetti religiosi in numerose chiesette. Si tratta di una stirpe di pittori itineranti, inquadrabili entro la struttura di un'impresa familiare di artisti.
Dieci sono i Baschenis riconoscibili in modo diversamente approfondito, che hanno operato in Trentino e, più nello specifico, nelle Valli Giudicarie, Rendena, di Sole e di Non.
È in particolare Cristoforo II, figlio di Simone I, che è legato ai dipinti della nostra valle: appare per la prima volta negli affreschi che ricoprono l'interno, e un tempo anche le facciate esterne, della Chiesa cimiteriale di S. Felice a Bono nel Bleggio (1496).  Gli affreschi del presbiterio nella Chiesa di S. Giorgio a Dorsino permettono di conoscere anche la data di nascita di Cristoforo II e di conseguenza l'età dello stesso al momento dell'esecuzione dell'opera (28 anni nel 1500). 

Gli affreschi dei pittori Baschenis si trovano anche nelle Chiese di:
San Rocco a Pergnano di S.Lorenzo in Banale
San Giorgio a Dorsino
San Michele a Seo
SS. Pietro e Paolo a Sclemo
San Giuliano a Villa di Bleggio
San Silvestro a monte di Vigo Lomaso
nel Santuario di Maria Assunta a Dasindo

Percorso Religioso: le chiese

Nel territorio dell’ Ecomuseo si può percorrere un vero e proprio itinerario religioso attraverso Santuari diocesani, importanti Pievi, piccole chiesette di montagna e suggestive cappelle.
I Santuari mariani sono rappresentati dalla Chiesa di Santa Maria Assunta di Dasindo e dalla Chiesa della Madonna di Caravaggio a Deggia.
Le antiche tre Pievi, che per lungo tempo hanno identificato le Giudicarie Esteriori, sono:

    • la Chiesa di San Lorenzo a Vigo Lomaso
    • la Chiesa dei SS. Dionisio, Rustico ed Eleuterio a Santa Croce (santuario diocesano)
    • la Chiesa di Santa Maria Assunta a Tavodo

A Tenno si trova una delle Chiese più importanti dal punto di vista storico e architettonico, ossia quella dedicata a San Lorenzo.
Altri importanti luoghi di fede sono poi il Convento dei Padri Francescani di Campo Lomaso con lo splendido chiostro, la Casa della preghiera di Tavodo e il Romitorio del Monte Casale.
Molte anche le chiesette di montagna come quella di San Pietro nel Tennese o le cappelle sparse per il territorio, in ognuna delle quali si può trovare l’atmosfera raccolta dei luoghi sacri e si può scoprire la lunga storia che le contraddistingue.

Percorso Storico: i castelli

 Il territorio dell’Ecomuseo ha sempre costituito un’area strategica per i Signori che nell’arco dei secoli hanno governato in Trentino. Prova ne è la presenza massiccia di ben sei castelli nel raggio di pochi chilometri. Partendo da sud, dall'area dell'alto Garda, il primo di questi che si incontra è Castel Tenno:

Castel Tenno risale al XII sec. e da allora, sino alla fine del Principato vescovile d Trento, è sempre rimasto un diretto possesso vescovile e mai ceduto in feudo a famiglie. La sua maestosa e ben conservata struttura è ben visibile dalla strada statale, ma non visitabile al suo interno in quanto residenza privata.
Si devono poi raggiungere le Giudicarie Esteriori per trovare gli altri cinque castelli:
Castel Stenico. Dapprima ceduto in feudo nel 1163 alla locale famiglia dei Bozone, anche questo castello torna sotto il diretto controllo del Principe Vescovo, espandendosi sempre più nel corso dei secoli, sino a raggiungere il possente aspetto attuale. Attualmente, di proprietà della Provincia Autonoma di Trento, costituisce una prestigiosa sede museale aperta tutto l'anno. La sua visita è caldamente raccomandata dall'Ecomuseo!
Castel Campo. Deve il suo nome all'omonima potente famiglia locale che lo ha posseduto sino alla metà del '400. Pur passando poi in varie mani, è giunto ad oggi con tutto il suo fascino inalterato di vera e propria dimora gentilizia. Di proprietà della famiglia Rasini, è visitabile solo in determinate date.

Castel Restor. Fu la potente famiglia dei Conti d'Arco a far erigere questa fortezza nella zona del Bleggio, nella seconda metà del 1200. Di essa rimangono oggi ben conservati solo il mastio euna parte delle mura perimetrali. Di proprità del Comune di Comano Terme, il rudere è visitabile tramite una piacevole passeggiata che sale a monte dell'abitato di Vergonzo.

Castel Spine. Costruito nei primi decenni del '200, a monte dell'abitato di Vigo Loamso, anche Castel Spine era di proprietà dei Conti d'Arco. Oggi residenza privata, non è pertanto visitabile.

Castel Mani. Situato su di uno sperone roccioso a monte di San Lorenzo in Banale, di questo antico castello vescovile rimangono solo dei ruderi appartenenti alla cinta muraria.

Maggiori informazioni: APT Terme di Comano-Dolomiti di Brenta nr verde 800 11 11 71 Tel: +39 0465 702626 APT Terme di Comano – Dolomiti di Brenta

Percorso Archeologico

Nel Sito Archeologico di Fiavé si trova l’insediamento palafitticolo più importante del versante meridionale delle Alpi che è stato oggetto di sistematiche ricerche promosse dal Museo Tridentino di Scienze Naturali e successivamente dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento. La sezione più antica dell’insediamento preistorico è databile al IV millennio a.C., ma le testimonianze più significative, sia per la ricchezza sia per le sorprendenti condizioni di conservazione dei materiali organici, oltre che per la varietà e la spettacolarità delle strutture abitative, sono quelle relative all’età del Bronzo (fine III - II millennio a.C.).

Il sito archeologico è ubicato in un vasto biotopo ricco di elementi naturalistici, nel quale vengono organizzate interessanti visite guidate; è frequentabile tutto l’anno e nel periodo estivo vengono programmati vari laboratori di archeologia sperimentale. Nell'abitato di Fiavè si trova poi il nuovissimo Museo delle Palafitte, che, utilizzando efficaci strumenti e metodologie didattiche, permette di conoscere la storia della palafitta stessa e i metodi di scavo utilizzati. Nel Museo sono esposti alcuni dei reperti più interessanti emersi durante le diverse campagne di scavo e un plastico che raffigura in maniera suggestiva qual era la struttura del villaggio e la vita che in esso si svolgeva.

 

Oltre a Fiavè, l'Ecomuseo vanta al suo interno ben 4 siti dedicati a San Martino, il Santo di Tours, contando anche l'antico sito di San Martino di Stenico, oggi cappella interna alle mura del Castello:

Il Sito Archeologico di San Martino nel Comune di Tenno, appena sopra l’abitato di Campi, è la testimonianza di un imponente insediamento delle antiche popolazioni retiche abitato successivamente anche da popolazioni romane. Un vero e proprio paese con vari fabbricati che, digradando su una serie di terrazzamenti, mettono in risalto vari agglomerati abitativi nei quali sono venuti alla luce numerosi reperti. Il sito è visitabile tutto l’anno ed è supportato da un piccolo centro visitatori.

Il Sito Archeologico di San Martino nel Comune di Comano Terme. Parte della dorsale del monte Casale, il monte San Martino si trova nel Lomaso a nord del paese di Vigo Lomaso e a sud-est di Lundo. È sulla sua sommità che si trova l'omonimo sito archeologico indagato ormai da oltre un decennio. Si tratta di un' importante fortezza costruita a partire dal v sec. sui tracciati della viabilità antica, percorsa da chi, attraverso le Alpi centrali, voleva raggiungere la regione gardesana e la Pianura Padana.

Il Sito Archeologico di San Martino nel Comune di Bleggio Superiore. Non ancora interessato da apposite campagne di scavi, anche il sito su questa sommità presenta ben evidenti i resti di un antica fortezza, posta ad un' altitudine ancora maggiore degli altri sin qui menzionati.

Parco del Poeta

Il “Parco del Poeta” si estende sull’intera zona di Lomaso senza avere confini reali, essendo questo lo spazio fisico e mentale dal quale il poeta Giovanni Prati ha tratto grande ispirazione per scrivere alcune sue opere.

All’interno del parco si trovano inalterati molti dei luoghi a lui cari quali il Convento francescano di Campo Lomaso, la casa paterna e la Chiesa dell’Assunta a Dasindo, la Pieve di Vigo Lomaso, l’allora vivace salotto letterario di Villa de Lutti e l’imponente Castel Campo.

Proprio tra questi luoghi vengono proposti suggestivi itinerari denominati “I Viaggi dell’Emozione”, con il poeta quale filo conduttore. Si tratta di piacevoli percorsi da effettuarsi in compagnia di un cantastorie, con un intreccio di racconti, momenti teatrali, poesie, melodie e sapori di altre epoche.

Il calendario del Parco del Poeta propone appuntamenti periodici, principalmente in estate, ma per gruppi su prenotazione è possibile la visita dell'itinerario prescelto in qualsiasi momento dell'anno. Alcuni esempi:

  • Il poeta Giovanni Prati - per conoscere più a fondo il poeta ottocentesco e il territorio dal quale ha tratto ispirazione per molte sue opere
  • La Sibilla di Comano raccontava - il percorso che racconta la storia delle Terme di Comano, le leggende e i miti ad essa legati
  • Correva l'anno 1520 - alla scoperta di un'intrigante vicenda storica legata all'imponente maniero di Stenico, oggi visitabile quale sede museale
  • Prati e le chiese dipinte - l'itinerario che, dall'Ottocento di Prati porta a conoscere, a ritroso nel tempo, i Baschenis, pittori cinquecenteschi
  • Alle radici della cooperazione - per conoscere il padre della cooperazione trentina, don Lorenzo Guetti, e il contesto sociale ed economico di fine Ottocento nel quale ha operato

Iniziative a pagamento. Informazioni e prenotazioni: APT Terme di Comano-Dolomiti di Brenta nr verde 800 11 11 71 Tel: +39 0465 702626 APT Terme di Comano – Dolomiti di Brenta

 

Parco Naturale Adamello Brenta

Il Parco Naturale Adamello - Brenta è la più estesa area protetta del Trentino, con una superficie totale di 618 km quadrati.
Ricco di fauna, ospita tra l’altro alcuni esemplari di orso bruno, e flora tipiche dell’ambiente alpino.
È caratterizzato da splendidi boschi che, oltre i 1800 m, lasciano il posto a praterie alpine e alla vegetazione rupestre che si spinge fin oltre i 2500 m, per finire con le imponenti guglie delle Dolomiti di Brenta.
La parte di Parco che rientra nell’ Ecomuseo della Judicaria è caratterizzata da quattro splendide valli:

  • la Val Algone con le sue malghe
  • la Val Ambiez con le tipiche guglie dolomitiche
  • la Val Agola con l’incantevole lago alpino
  • la Val di Jon, nota come “il regno del silenzio” a causa delle difficoltà che si incontrano per raggiungerla.

Nei pressi dell’abitato di Stenico, a fianco delle cascate del Rio Bianco, è situato il Giardino Botanico del Parco Naturale Adamello Brenta che, attraverso un piacevole e semplice percorso naturalistico, offre ai visitatori l’occasione di conoscere più a fondo la flora di questo mondo alpino. Il Percorso è visitabile tutto l’anno.

 

Maggiori informazioni: Parco Naturale Adamello Brenta tel. 0465 806666 www.pnab.it

visitabile: sì

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